Gastrite nel cane: come riconoscerla e affrontarla

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 09 Giugno, 2025

Un cane

Quando un cane manifesta disturbi gastrointestinali, il primo pensiero è relativo a qualcosa che si è mangiato. Quando, invece, i sintomi si ripresentano – o diventano ricorrenti – potrebbe trattarsi di gastrite.

Cerchiamo di capire cos’è la gastrite nel cane, come si manifesta, quali sono le cause più frequenti e in che modo è possibile intervenire.

Gastrite nel cane: cos’è e come si manifesta

La gastrite nei cani è un’infiammazione della parete interna dello stomaco (solitamente la mucosa) che può manifestarsi in due forme principali:

  • acuta: si presenta in maniera improvvisa, con sintomi intensi ma generalmente temporanei;
  • cronica: caratterizzata dalla persistenza o dalla ricorrenza dei sintomi nel tempo, spesso innescata da fattori ambientali o da patologie sistemiche.

Questo disturbo può riguardare cani di tutte le età e non solo esemplari “dallo stomaco delicato”; appare fondamentale attuare un’ulteriore distinzione:

  • gastrite primaria, legata a irritazioni dirette (alimentari, farmacologiche, infettive);
  • gastrite secondaria, che è il risultato di altre patologie sistemiche.

Riconoscere i segnali alla loro insorgenza è fondamentale per salvaguardare la salute del cane, consentendo interventi tempestivi e mirati.

La gastrite nel cane si manifesta quando si infiamma la  la mucosa dello stomaco – fondamentale per proteggere i tessuti interni dagli effetti corrosivi dei succhi gastrici.


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Quando viene danneggiata, l’animale può manifestare una serie di sintomi della gastrite canina che, se ben interpretati, permettono al proprietario di prendere prontamente i giusti provvedimenti.

I segnali della gastrite nel cane possono variare notevolmente, rendendo difficile la diagnosi solo sulla base di un singolo episodio.

Essi sono:

  • vomito ricorrente: schiumoso o giallastro, a stomaco vuoto e al mattino;
  • inappetenza e letargia: riduzione del desiderio di mangiare e comportamento apatico o segni di non-comfort generale;
  • segni di dolore addominale: ad esempio, leccarsi ripetutamente il ventre, assumere posizioni accovacciate o irrequietezza;
  • alterazioni intestinali: diarrea, a volte con tracce di sangue o muco nelle feci;
  • modifiche comportamentali: aumento dell’irritabilità, comportamenti più introversi , stendersi a terra più volte senza riposo.

Oltre ai sintomi sopra elencati, è importante osservare anche piccoli segnali che, seppur poco evidenti, possono indicare un malessere gastrico:

  • comportamenti alimentari atipici: ad esempio, rifiuto di determinati alimenti, ricerca compulsiva di erba, come se il cane tentasse di “ripulire” il proprio stomaco;
  • cambiamenti nell’aspetto generale: alito insolito, spesso più acre o metallico rispetto al normale.

L’interpretazione di questi segnali deve essere contestualizzata all’interno del comportamento abituale dell’animale: un cane che improvvisamente mostra una serie di questi comportamenti, specialmente se combinati, necessita di un consulto veterinario tempestivo per escludere condizioni più gravi o per impostare un trattamento corretto.

Cane con gastrite: quali cause?

Le cause che portano allo sviluppo della gastrite nei cani sono molteplici e spesso interconnesse tra loro.

Conoscere questi fattori è essenziale per prevenire l’insorgenza della patologia o per identificarne le cause quando si presenta. Ecco le principali:

Cause alimentari

Possono essere:

  • ingestione di cibo avariato o contaminato;
  • cambio brusco di dieta o alimentazione non equilibrata;
  • presenza di alimenti tossici o irritanti, come cioccolato, spezie.

Effetti collaterali farmacologici

Includono:

  • uso prolungato di antinfiammatori non steroidei (fans);
  • assunzione di antibiotici o cortisonici senza protezione gastrica.

Fattori infettivi

Ad esempio:

  • infezioni batteriche (ad esempio da helicobacter spp.);
  • infezioni virali o parassitarie che attaccano l’apparato digerente.

Stress e fattori ambientali (raro, più nel gatto)

Si parla di eventi stressanti o cambiamenti nell’ambiente domestico, come:

  • traslochi;
  • presenza di nuovi animali. 

Patologie sistemiche

Tra le più comuni:

  • disturbi renali o epatici;
  • pancreatite e altre condizioni infiammatorie.

Un cane abbracciato dalla padrona

Ogni causa elencata può innescare una reazione a catena: ad esempio, l’uso ripetuto di farmaci può compromettere la barriera mucosa, mentre lo stress cronico può alterare le normali funzioni digestive.

Riconoscere in maniera precoce i fattori scatenanti la gastrite nel cane è fondamentale per intervenire in modo mirato, adattando sia la dieta che lo stile di vita del cane.

Gastrite del cane: le cure

Il trattamento della gastrite canina dipende dalla gravità della condizione e dalla causa sottostante. Esistono diverse strategie, che vanno da interventi temporanei fino a cambiamenti più strutturali nella routine quotidiana.

Ecco un elenco dei principali approcci terapeutici e preventivi, previo consulto veterinario:

  • gestione alimentare: si possono provare periodi di digiuno controllato (non superiore alle 24h) per dare riposo allo stomaco o introdurre una dieta blanda, in maniera graduale, a base di cibi facilmente digeribili. Bisognerebbe anche stare attenti alle porzioni e agli orari dei pasti;
  • terapie farmacologiche: si può ricorrere all’utilizzo di antiemetici per ridurre il vomito, gastroprotettori per ripristinare la mucosa gastrica e antibiotici in caso di infezioni batteriche confermate;
  • intervento sullo stress: se la causa è lo stress, si può creare una routine quotidiana stabile e rassicurante, arricchire l’ambiente con attività stimolanti, giochi e momenti di coccole e richiedere eventuale supporto (per cani particolarmente ansiosi).

La collaborazione continua con il veterinario è fondamentale per monitorare il decorso della malattia, adeguare il trattamento in base agli sviluppi e, soprattutto, individuare tempestivamente eventuali complicazioni.

L’alimentazione nel processo di guarigione è fondamentale: una dieta bilanciata e la scelta di alimenti di alta qualità rappresentano il primo scudo contro la gastrite.

Infine, è utile evidenziare come il supporto emotivo non debba essere trascurato: un cane sereno e felice è più resiliente di fronte alle difficoltà.

Offrire attenzione, affetto e sicurezza, insieme a una gestione attenta dell’alimentazione e delle terapie, costituisce il pilastro fondamentale per aiutare il nostro animale a superare le difficoltà legate alla gastrite.

Gastrite nel cane: rimedi naturali

Oltre ai trattamenti farmacologici prescritti dal veterinario, esistono diversi rimedi naturali che possono supportare la salute gastrica del proprio cane.

È fondamentale, però, consultare sempre un veterinario prima di somministrare qualsiasi rimedio, anche se naturale, per assicurarsi che sia adatto all'animale e non interferisca con eventuali terapie in corso.

Infuso di camomilla

La camomilla è nota per le sue proprietà calmanti e antinfiammatorie: un infuso leggero può aiutare a lenire l'infiammazione gastrica.

Somministrare a cucchiaini, in piccole quantità, evitando di forzare il cane a bere.

Olmo rosso (Ulmus rubra)

L'olmo rosso è un rimedio erboristico tradizionale noto per le sue proprietà emollienti.

Preparare un decotto con un cucchiaino di corteccia essiccata in acqua calda, filtrare e lasciare raffreddare prima di somministrare al cane. Questo può aiutare a proteggere la mucosa gastrica irritata.

Liquirizia (Glycyrrhiza glabra)

La liquirizia è conosciuta per le sue proprietà antinfiammatorie e protettive della mucosa gastrica. Tuttavia, può influenzare la pressione sanguigna, quindi è essenziale utilizzarla sotto stretta supervisione veterinaria.

Integratori a base di funghi medicinali

Alcuni integratori contenenti funghi come lo shiitake possono supportare la salute digestiva. Ad esempio, prodotti come Shiimun Gastro contengono ingredienti naturali che possono aiutare la digestione e contrastare il bruciore di stomaco.

Come sempre, è fondamentale consultare il veterinario prima di introdurre nuovi integratori nella dieta del cane. 

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Luca Buosi
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