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La genitorialità dalla A alla Z, dal concepimento all’essere genitori

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La perdita di un genitore può essere paragonata a un terremoto nella propria vita perché provoca un cambiamento improvviso e profondo che scuote ogni certezza. A volte, però, il dolore che ne consegue resta a lungo silente, nascosto dietro il supporto e la forza che si vuole trasmettere agli altri. È ciò che è accaduto a Tess Masazza quando, nel 2022, ha perso la madre all’improvviso e ha dovuto affrontare un doppio shock: il lutto e la fragilità del padre, che non aveva mai visto così provato. Un uomo che per lei era sempre stato un “supereroe”, capace di risolvere ogni problema e di trovare sempre la parola giusta. Per proteggerlo, Tess ha scelto la strada dell’apparente leggerezza: «Se lo vedevo piangere, cambiavo argomento, mettevo un film divertente, cercavo di sviare», ricorda. Uno scudo che, però, le ha lasciato poco spazio per l’elaborazione del proprio dolore: «La sensazione era quella di essere in mezzo a un oceano buio, profondo, nero e faticavo a stare a galla». I sentimenti repressi a lungo – la rabbia, il nervosismo, la solitudine derivante dalla consapevolezza di essere sola in quel dolore, che nessuno poteva alleviare e da cui doveva tirarsi fuori da sola – hanno finito per sfociare in crisi fisiche. Da qui la necessità di un aiuto ulteriore: oltre alla psicoterapia, l’intervento di uno psichiatra che, insieme alla terapeuta, l’ha aiutata ad affrontare la perdita. Alla domanda “Come stai oggi?” ha risposto di sentirsi in un limbo: «Di tutto quello che mi è successo, forse la cosa positiva è la consapevolezza che ho maturato e che prima non avevo». Tuttavia ammette di non aver ancora elaborato del tutto il dolore. Oggi, però, sente il bisogno di scrivere, di raccontare storie in cui altri possano riconoscersi: «A me ha fatto bene leggere le storie di altri. Nella mia solitudine mi ha fatto sentire meno sola», e conclude: «Sto cercando di essere felice». Foto: @tessmasazza . #TessMasazza #Lutto #Dolore #Benessere #BenessereMentale
Molti genitori aspettano il momento giusto per affrontare certi temi, ma spesso quel momento... è già passato. Parlare di sesso ai bambini, fin da piccoli, non è precoce: è educazione, è prevenzione, è rispetto. Ne abbiamo parlato con Veronica Aureli - @pedagogistaveronica, per capire come accompagnare i bambini a riconoscere il proprio corpo, esprimere i propri limiti ed educarli al consenso in modo semplice, chiaro e adatto alla loro età. Se vuoi approfondire il tema, trovi l’intervista completa alla dottoressa Veronica Aureli al link in bio 🔗 #EducazioneSessuale #Consenso #Sessualità #GenitoriConsapevoli #Educazione
L’ansia arriva all’improvviso. E a volte sembra impossibile fermarla. Questa tecnica può aiutarti a tornare al presente in pochi secondi. Segui @p.by.pazienti.it per strumenti semplici, accessibili e concreti per ritrovare equilibrio, ogni giorno.
Hai mai sentito parlare di meal prep? È una pratica che consiste nell’organizzare e preparare in anticipo i pasti della settimana, così da ottimizzare tempi e risorse, evitando di dover stare ai fornelli ogni giorno. Questo metodo, oggi molto in voga per motivi di organizzazione domestica, trova sostegno anche nella ricerca scientifica. Uno studio francese condotto su oltre 40.000 adulti ha infatti osservato che chi prepara in anticipo ciò che porterà in tavola tende a seguire un’alimentazione più varia e in linea con le principali linee guida nutrizionali. Gli esperti spiegano che quest’abitudine consente di scegliere con maggiore attenzione gli ingredienti, dosare meglio le quantità e ridurre gli sprechi. Preparare i pasti in anticipo aiuta anche a limitare il ricorso a piatti pronti o fast food, spesso ricchi di zuccheri, grassi e additivi, con vantaggi anche per il portafoglio. Ma non è tutto: un ulteriore beneficio è la possibilità di suddividere le porzioni in contenitori ermetici, etichettati con la data di preparazione. Un accorgimento che rende più semplice mantenere un’alimentazione equilibrata e vicina ai principi della dieta mediterranea, nota per i benefici sulla salute cardiovascolare e metabolica. ⚠️ Attenzione, però: la sicurezza alimentare resta fondamentale ed è per questo che è importante conoscere i tempi corretti di conservazione per evitare rischi per la salute. Ne parliamo nel nostro ultimo articolo: trovi il link in BIO. E ora raccontaci: anche tu prepari i pasti in anticipo? #Alimentazione #Nutrizione #MealPrep #Benessere #Salute
Capirsi con un semplice sguardo, completare le frasi dell’altro e intuire un bisogno prima ancora che venga espresso: la sintonia che si crea tra migliori amici può essere talmente forte da sembrare quasi magica. Non si tratta però solo di empatia o di una forte affinità: è anche una questione di cervello, e a rivelarlo è un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università Internazionale di Studi di Shanghai e pubblicato sul “Journal of Neuroscience”. I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver sottoposto 175 partecipanti a test comportamentali e a tecniche di neuroimaging. Dai risultati è emerso che, quando due amici guardano insieme lo stesso stimolo, ad esempio una pubblicità, le aree del cervello legate alla percezione visiva, alla memoria, all'attenzione, al giudizio sociale e alla gratificazione tendono ad attivarsi in modo simile e coordinato, come se si muovessero in parallelo. Ma la ricerca ha evidenziato anche un altro aspetto interessante: più un’amicizia si consolida nel tempo, più aumentano le somiglianze nei comportamenti e nelle preferenze, creando una sorta di “pensiero condiviso” che può influenzare le scelte reciproche. Secondo gli autori, questi risultati non soltanto suggeriscono che le relazioni strette incidono sul piano emotivo, ma contribuiscono anche a modellare il modo in cui percepiamo e affrontiamo il mondo che ci circonda. 📲 E tu, cosa ne pensi? Condividi questo post con la persona con cui ti capisci sempre al volo. #Amicizia #MiglioriAmici #Comprensione #Relazioni #Cervello