Negli ultimi vent’anni, l’umanità ha compiuto enormi passi avanti contro uno dei suoi più silenziosi nemici: il tabacco. Eppure, nonostante i progressi, la battaglia è tutt’altro che vinta.
Un nuovo rapporto globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fotografa una realtà complessa: il numero di consumatori di tabacco nel mondo è sceso da 1,38 miliardi nel 2000 a 1,2 miliardi nel 2024, ma un adulto su cinque continua a essere dipendente da prodotti a base di nicotina.
La diminuzione è evidente – 120 milioni di persone in meno dal 2010, pari a un calo del 27% – eppure il fumo resta una delle principali cause di morte prevenibile, con oltre 8 milioni di decessi ogni anno (OMS, 2023).
“Milioni di persone stanno smettendo di fumare, o non stanno iniziando a farlo, grazie agli sforzi di controllo del tabacco – ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS – ma l’industria del tabacco reagisce con nuovi prodotti a base di nicotina, puntando in modo aggressivo ai giovani”.
Il progresso vulnerabile (ma le donne sono in testa)
Il nuovo “Rapporto globale sulle tendenze della prevalenza del consumo di tabacco 2000-2024” dell’OMS si basa su 2034 indagini nazionali, coprendo il 97% della popolazione mondiale.
Il documento mostra un progresso concreto, ma insufficiente a raggiungere pienamente l’obiettivo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (OSS 3.a): ridurre del 30% l’uso di tabacco entro il 2025. Al momento, la riduzione globale è del 27%, con un “gap” di circa 50 milioni di fumatori.
L’epidemia di tabacco, insomma, sta cambiando volto: diminuisce il numero di fumatori tradizionali, ma si diffonde la nicotina in forme nuove e subdole.
Tra le buone notizie del rapporto OMS, spicca il comportamento delle donne, le quali stanno smettendo di fumare più rapidamente degli uomini: nel 2010, fumava l’11% delle donne; nel 2024 la percentuale è scesa al 6,6%, con una riduzione di oltre 70 milioni di fumatrici (da 277 a 206 milioni).
Potrebbe interessarti anche:
- Recidiva del cancro, l’impatto sorprendente dell’attività fisica
- Stufe a legna: il rischio per la salute che non conosci
- I funghi potrebbero prevenire infiammazioni polmonari causati da infezioni virale
Gli individui di sesso femminile hanno così raggiunto, in anticipo di cinque anni, l’obiettivo globale di ridurre del 30% il consumo entro il 2025.
Gli uomini, dal canto loro, rallentano: la prevalenza è passata dal 41,4% al 32,5%, ma si prevede che il target non sarà raggiunto prima del 2031. Attualmente, oltre l’80% dei fumatori nel mondo è uomo, pari a circa un miliardo di persone.
La mappa del fumo nel mondo
Il rapporto OMS offre anche un quadro dettagliato della diffusione del tabacco nelle diverse aree geografiche:
- Sud-est asiatico: il calo più significativo. Tra gli uomini la prevalenza è crollata dal 70% al 37%. La regione da sola rappresenta oltre la metà del declino globale;
- Africa: con una prevalenza media del 9,5%, è la regione meno colpita. Tuttavia, l’aumento della popolazione fa sì che il numero assoluto di fumatori cresca comunque;
- Americhe: riduzione relativa del 36%, con un tasso del 14% nel 2024;
- Europa: resta l’area con la più alta prevalenza mondiale (24,1% degli adulti). Le donne europee registrano il tasso più elevato a livello globale (17,4%);
- Mediterraneo orientale: prevalenza intorno al 18%, ma in alcuni Paesi il consumo è in aumento;
- Pacifico occidentale: progressi più lenti, con il 22,9% degli adulti fumatori; gli uomini detengono il primato mondiale con il 43,3%.
Queste differenze regionali riflettono, secondo l’OMS, il livello di attuazione delle politiche di controllo del tabacco: dove i governi hanno introdotto leggi restrittive su pubblicità, tassazione e fumo nei luoghi pubblici, i risultati sono più evidenti.
La nuova frontiera della dipendenza: lo svapo
Per la prima volta, l’OMS ha stimato l’uso globale di sigarette elettroniche, e i numeri sono preoccupanti: oltre 100 milioni di persone nel mondo svapano.
- 86 milioni di utenti sono adulti, concentrati soprattutto nei Paesi ad alto reddito.
- 15 milioni sono adolescenti tra i 13 e i 15 anni.
Nei Paesi dove esistono dati affidabili, i bambini hanno nove volte più probabilità degli adulti di utilizzare e-cigarette. Una tendenza che, secondo l’OMS, rischia di annullare decenni di progresso.
In Italia, infatti, secondo questo report dell’Istat, nel 2021 le persone di 14 anni e più che utilizzano la sigaretta elettronica sono quasi un milione e mezzo.
“Le sigarette elettroniche stanno alimentando una nuova ondata di dipendenza – avverte Etienne Krug, Direttore del Dipartimento per i Determinanti della Salute dell’OMS – e sono pubblicizzate come alternative meno dannose, ma stanno rendendo i ragazzi dipendenti dalla nicotina prima del previsto”.
Ad esempio, di recente, un nuovo studio pubblicato su AJPM Focus ha rilevato un'associazione tra l'uso delle sigarette elettroniche e una maggiore probabilità di sviluppare il prediabete, una condizione di glicemia alta che in genere precede lo sviluppo del diabete di tipo 2 vero e proprio.
Ma cosa serve per sconfiggere l’epidemia di tabacco? L’OMS chiede ai governi di intensificare le azioni di contrasto, adottando pienamente il pacchetto MPOWER – sei misure comprovate di prevenzione e controllo che mirano a monitorare il consumo di tabacco, proteggere le persone dal fumo passivo e offrire aiuto per smettere.
Serve, inoltre, regolamentare i nuovi dispositivi a base di nicotina, vietarne la pubblicità ai minori e colmare le scappatoie legali che l’industria sfrutta per introdurre prodotti “ibridi”.
Secondo il Global Burden of Disease Study 2020, infatti, il tabacco resta la seconda principale causa di mortalità evitabile nel mondo, dopo l’ipertensione, con un impatto diretto su malattie cardiovascolari, tumori e patologie respiratorie croniche.
Fonti:
- World Health Organization – WHO tobacco trends report: 1 in 5 adults still addicted to tobacco
- World Health Organization – WHO global report on trends in prevalence of tobacco use 2000–2030
- World Health Organization – WHO report on the global tobacco epidemic, 2025: warning about the dangers of tobacco
- World Conference on Tobacco Control 2025 – FOP007 Morbidity and mortality attributable to tobacco exposure: an analysis from the Global Burden of Disease Study 2023
- The Lancet – Trends in smoking prevalence among 14–15-year-old adolescents before and after the emergence of vaping in New Zealand; an interrupted time series analysis of repeated cross-sectional data, 1999–2023
- Istat – Sigaretta elettronica e prodotti a tabacco riscaldato, un consumo in lento aumento