E se esistesse una soluzione per non assumere pillole per l'asma ogni giorno?
Uno studio internazionale presentato nei giorni scorsi mostra che un farmaco biologico (già approvato in molti Paesi) è in grado di eliminare la necessità delle pillole quotidiane, riducendo così il rischio di effetti collaterali seri e migliorando la qualità di vita dei pazienti.
Il progetto si chiama WAYFINDER, uno studio di fase 3b, presentato nel 2025 da un team guidato dal prof. David J. Jackson del King's College London (in collaborazione con diversi centri specialistici)
Ma per quale motivo questa ricerca é tanto importante? Potrebbe davvero cambiare - o meglio, migliorare - la qualità di vita di coloro i quali soffrono di asma grave? Facciamo chiarezza.
Nuova terapia per l'asma grave: i dettagli della scoperta
Per chi convive con un’asma grave non controllata dagli inalatori, il cortisone orale rappresenta spesso l’unica ancora di salvezza.
Ma si tratta di una cura oltremodo “pesante”, che nel tempo espone a diabete, osteoporosi, infezioni ricorrenti e ipertensione. Proprio per questo, la possibilità di abbandonare le compresse quotidiane in favore di un’iniezione mensile accende l’attenzione di medici e pazienti in tutto il mondo.
La ricerca, condotta su 298 pazienti adulti con asma grave provenienti da 11 Paesi, ha valutato l’effetto del farmaco biologico tezepelumab, un anticorpo monoclonale somministrato una volta al mese tramite iniezione sottocutanea.
Tutti i partecipanti erano già in trattamento con inalatori e corticosteroidi orali. Per un anno hanno ricevuto anche tezepelumab, mentre i medici riducevano gradualmente le dosi di cortisone, verificando se fosse possibile sospenderlo in modo sicuro.
Il risultato è stato sorprendente:
- circa il 50% dei pazienti ha potuto abbandonare completamente il cortisone orale;
- il 40% ha ridotto le dosi a livelli talmente bassi da rendere trascurabili gli effetti collaterali;
- solo una minoranza ha dovuto ripristinare la terapia precedente per un peggioramento dei sintomi.
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Non è stato previsto un gruppo placebo, perché studi precedenti avevano già dimostrato con chiarezza l’efficacia del farmaco rispetto a trattamenti simulati. In questo caso, l’obiettivo era capire se il beneficio si estendesse alla possibilità concreta di interrompere una terapia cronica ad alto impatto.
Dalle pillole all'iniezione per l'asma: perché è così importante
L’asma grave non è solo una forma “più intensa” di asma, si tratta di una patologia che altera profondamente la vita quotidiana.
Attacchi frequenti, affanno a riposo, insonnia, visite ospedaliere ripetute e farmaci assunti per anni minano la qualità della vita e la salute generale.
Il cortisone orale, pur essendo efficace nel ridurre l’infiammazione delle vie aeree, è uno dei farmaci più temuti proprio per i suoi effetti sistemici.
Liberarsene significa ridurre la potenzialità di alcuni notevoli rischi.
Vediamo quali:
- diabete e squilibri metabolici;
- fragilità ossea e fratture;
- abbassamento delle difese immunitarie;
- aumento della pressione arteriosa;
- problemi cutanei e muscolari.
Tezepelumab agisce in modo diverso: blocca una molecola chiave nell’attivazione dell’infiammazione allergica e asmatica, intervenendo “a monte” del processo patologico. Questo consente di controllare i sintomi senza colpire indiscriminatamente l’intero sistema immunitario, come avviene con il cortisone.
È una cura per tutti?
No. Non si tratta di una soluzione universale né di una terapia di prima linea. Tezepelumab è destinato a pazienti con forme gravi e non controllate, già seguiti da centri specialistici. La risposta al trattamento varia da persona a persona e richiede una valutazione personalizzata.
Durante lo studio, circa il 9% dei partecipanti ha riportato un peggioramento dei sintomi. Non è chiaro se l’effetto fosse direttamente legato al farmaco o all’andamento naturale della malattia. In ogni caso, il dato viene considerato accettabile rispetto ai benefici potenziali della sospensione del cortisone.
Nuova terapia per l'asma grave: cosa cambia davvero
Questa ricerca non promette una “cura”, ma una svolta concreta nella gestione dell’asma severa. Sposta il baricentro della terapia da un farmaco indispensabile ma dannoso, a un trattamento mirato e più sostenibile nel lungo periodo.
Per i pazienti significa meno pillole, meno complicazioni, meno paura per il futuro. Per la medicina, è un passo deciso verso terapie personalizzate, capaci di colpire la malattia senza compromettere il resto del corpo.
Se i risultati verranno confermati su larga scala, l’asma grave potrebbe presto smettere di essere una condanna quotidiana fatta di compresse e diventare una patologia cronica finalmente più governabile.
New Scientist - Monthly injection could replace daily steroid pills for severe asthma