Quando si discute di zuccheri e benessere, il primo impulso è spesso limitarne il consumo: tuttavia, ridurlo non equivale automaticamente a mangiare in modo più salutare.
Anche per chi ha prediabete o diabete, l’idea che tutti gli alimenti dolci debbano essere evitati non corrisponde del tutto alla realtà; a confermarlo è uno studio della George Mason University in Virginia, che ha esaminato un frutto tropicale noto per la sua naturale dolcezza: il mango.
Scopriamo di più.
Mango Vs barrette
La ricerca in questione, guidata dalla professoressa Raedeh Basiri – specialista in Clinica della nutrizione alla George Mason University – è partita da un assunto: negli Stati Uniti, quasi cento milioni di adulti vivono una condizione di prediabete, una fase intermedia in cui i livelli di glucosio nel sangue sono più alti del normale ma non ancora tali da diagnosticare un diabete di tipo 2; si tratta di una condizione reversibile, a patto di intervenire su alimentazione e stile di vita.
L’obiettivo della ricerca, dunque, era capire se un alimento naturalmente dolce (come il mango) potesse contribuire a migliorare la regolazione del glucosio nel sangue nei soggetti con prediabete.
Il team di ricerca ha arruolato 23 partecipanti con prediabete, suddivisi in due gruppi:
- un gruppo che consumava un mango fresco al giorno (circa 300 grammi, per 24 settimane);
- un gruppo di controllo che riceveva una barretta di granola isocalorica e povera di zucchero.
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Nel corso di sei mesi i ricercatori hanno monitorato parametri chiave come:
- glicemia a digiuno;
- sensibilità all’insulina;
- percentuale di grasso corporeo;
- massa magra.
I risultati hanno mostrato che chi consumava quotidianamente mango fresco presentava, al termine dello studio, livelli di glucosio più bassi, una migliorata sensibilità insulinica e un aumento della massa magra, con una tendenza alla riduzione del grasso corporeo.
Inoltre, l’emoglobina glicata – un indicatore che riflette la glicemia media negli ultimi mesi – è rimasta stabile nel gruppo del mango, mentre è aumentata nel gruppo della barretta.
I risultati suggeriscono, dunque, che un consumo regolare di mango può avere effetti positivi sul metabolismo e sulla composizione corporea, persino rispetto a snack industriali a basso contenuto di zuccheri.
Mango e prediabete: benefici sul metabolismo
Ma perché questo accade? Va detto che il mango si colloca nella fascia più alta tra i frutti tropicali con il più alto contenuto di zuccheri per porzione (mediamente questa gamma di alimenti ne contengono tra i 10 e i 50 grammi): a prima vista, quindi, sembrerebbe un alimento da limitare.
Eppure, secondo la Dr.ssa Basiri, non è solo il contenuto di zucchero che conta, ma il contesto alimentare complessivo: il mango, come molti altri frutti, fornisce fibre, vitamine e antiossidanti che modulano l’assorbimento degli zuccheri e migliorano la sensibilità insulinica.
In altre parole, il corpo non reagisce allo zucchero del mango nello stesso modo in cui reagisce a quello contenuto in una barretta o in un biscotto industriale.
Questo studio ha confermato che non è la quantità di zucchero a determinare da sola l’impatto di un alimento, bensì come quello zucchero è inserito nella matrice alimentare.
Nel mango, lo zucchero è “intrappolato” dalle fibre e accompagnato da polifenoli e micronutrienti che rallentano l’assorbimento e attenuano il picco glicemico. È lo stesso principio che distingue un frutto intero da un succo di frutta industriale.
Un punto che la stessa professoressa Basiri sottolinea spesso riguarda la visione d’insieme: “Le persone ad alto rischio di diabete non dovrebbero concentrarsi solo sul contenuto di zucchero degli alimenti, ma sul modo in cui questi zuccheri vengono rilasciati nel sangue”.
Ciò significa che il mango da solo non è una cura, ma può essere parte di un modello alimentare equilibrato, insieme ad altri frutti, verdure, cereali integrali e attività fisica regolare. Il prediabete, infatti, è una condizione che può regredire se affrontata con una strategia che unisce nutrizione, movimento e controllo del peso corporeo.
Si ricorda, ovviamente, che prima di variare la propria dieta, va sempre chiesto il parere di un esperto della nutrizione o del proprio medico di fiducia.
Fonti:
- PubMed – Daily Mango Intake Improves Glycemic and Body Composition Outcomes in Adults with Prediabetes: A Randomized Controlled Study
- George Mason University – Can a mango a day keep diabetes away: A pioneering study shows the benefits of foods with natural sugars versus added sugars