Paralisi di Bell: cos’è la malattia che ha colpito Simone Cristicchi

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Ultimo aggiornamento – 11 Luglio, 2025

Medico che offre supporto a un paziente, tenendogli la mano durante una visita. Concetto di empatia, cura e assistenza sanitaria.

Il cantante Simone Cristicchi ha appena annullato un concerto a causa della paralisi di Bell – come annunciato da lui stesso in una storia Instagram.

Per fortuna, si tratta di una condizione temporanea. Scopriamo, però, nel dettaglio di cosa si tratta.

Paralisi di Bell: cos’è e come si manifesta

La paralisi di Bell si manifesta con una debolezza improvvisa dei muscoli di un lato del viso che colpisce il nervo facciale; si tratta di una condizione non rara e che, nella maggior parte dei casi, si risolve da sola.

Solitamente, la sintomatologia si manifesta in pochissimo tempo – in genere una mezz’ora – e viene spesso confusa con l’ictus.

La patologia va a colpire quel nervo che interessa i muscoli del volto e che permette il movimento di bocca, fronte, orecchie e palpebra – oltre a controllare salivazione e lacrimazione.

I sintomi della paralisi di Bell possono includere:

  • fronte distesa;
  • impossibilità a chiudere l’occhio del lato interessato;
  • dolore dietro all’orecchio;
  • bocca che scende verso il basso;
  • non sentire i gusti con la parte anteriore della lingua;
  • sentire i suoni più forti del normale;
  • avere la bocca secca e sbavare.

Occorre sottolineare anche che non sempre questa condizione si manifesta come una vera e propria paralisi: a volte può essere anche solo una debolezza più o meno grave.

Nei casi più gravi, poi, il soggetto colpito da paralisi di Bell non riesce a fare alcun tipo di movimento nella parte del viso colpita.

Quando si notano segnali che possono far pensare alla paralisi di Bell, è sempre buona cosa consultare un medico – il quale sarà in grado di visitare il soggetto per diagnosticare correttamente il disturbo.

Dal momento che non esistono esami specifici per questa condizione, per confermare che i sintomi non abbiano una causa diversa, il medico può prescrivere:

  • radiografie;
  • esami del sangue;
  • risonanza magnetica per immagini o tomografia computerizzata del cervello.

Cause e trattamento per la paralisi di Bell

Le cause della paralisi di Bell non sono sempre note, infatti si possono annoverare diverse motivazioni:

  • infezioni;
  • virus (come quello responsabile della mononucleosi o dell'influenza);
  • riattivazione dell'infezione latente da herpes simplex virus (lo stesso che provoca l'herpes labiale e il fuoco di Sant'Antonio).

In questo caso, infatti, si tratta di un virus che può rimanere in forma latente nell’organismo per risvegliarsi in qualsiasi momento – ad esempio in situazioni di stress o a causa di sbalzi termici.

La paralisi di Bell, solitamente, guarisce spontaneamente nel giro di qualche mese – spesso senza ricorrere a nessun trattamento particolare.

Se diagnosticata nelle prime 48 ore in cui sorge, il medico può prescrivere un corticosteroide per aiutare la ripresa.

Quando sorgono problemi agli occhi dovuti all'impossibilità di aprirlo e chiuderlo correttamente, si può ricorrere a colliri e bende.

Solo raramente la guarigione non è totale e può lasciare segni nella persona colpita, come movimenti facciali strani o lacrimazione eccessiva.

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano
Scritto da Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Mattia Zamboni è un professionista della comunicazione con una solida esperienza nella divulgazione di temi legati alla salute e al benessere. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione con focus sullo storytelling, ha oltre dieci anni di esperienza nel giornalismo e nella produzione di contenuti editoriali.

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