OMS: "Un miliardo di persone soffre di disturbi mentali". I dati choc su ansia, depressione e i pochi investimenti globali

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 03 Settembre, 2025

Una donna seduta su un divano, con le ginocchia al petto e il viso nascosto tra le braccia, in una posizione che suggerisce tristezza o disperazione.

Sono appena usciti i nuovi rapporti dell’Organizzazione mondiale della Sanità, il World mental health today e il Mental health atlas 2024, secondo i quali più di un miliardo di persone in tutto il mondo vive con un disturbo mentale.

Si tratta di numeri che analizzano l'impatto delle malattie mentali e i progressi compiuti nell'implementazione di servizi dedicati a tali condizioni.

Scopriamo di più.

L'impatto dei disturbi mentali: investimenti insufficienti e disuguaglianze globali

Secondo i dati raccolti, i disturbi più diffusi sono quelli dell’ansia (che colpisce il 4,4% della popolazione), la depressione (il 4%) la disabilità intellettuale (l’1,2%) e l’Adhd (l’1%). Ansia e depressione, secondo l’Oms, da sole costerebbero all’economia mondiale 1.000 miliardi di dollari all’anno. 

Il disagio mentale colpisce più frequentemente le donne (il 14% della popolazione totale), rispetto ai maschi (il 13%). Queste condizioni, inoltre, sono responsabile di oltre 720 mila suicidi ogni anno (una delle principali cause di morte tra i giovani, in alcuni casi la prima).

Nonostante i dati, però, la spesa pubblica per la salute mentale a livello globale continua ad essere stabile da anni – risultando essere appena il 2% dei bilanci sanitari totali. 

L’Oms avverte: con l’attuale andamento non sarà possibile raggiungere l’obiettivo dell’Agenda Onu 2030 di ridurre di un terzo i tassi di suicidio.


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Il Mental health atlas 2024 sottolinea che la spesa pubblica per la salute mentale resta invariata dal 2017 e le disuguaglianze sono evidenti: i Paesi ad alto reddito investono fino a 65 dollari pro capite, quelli a basso reddito appena 0,04.

Anche la forza lavoro resta insufficiente: la media globale è di 13 operatori ogni 100 mila abitanti, con diverse carenze nelle zone più fragili. Meno del 10% dei Paesi ha compiuto una transizione completa verso modelli di assistenza comunitaria e gran parte dei ricoveri psichiatrici continua a essere involontaria e di lunga durata.

Salute mentale globale: tra disuguaglianze, progressi e sfide legislative

La disparità tra Paesi è spaventosa: quelli ad alto reddito spendono fino a 65 dollari a persona per la salute mentale, invece in quelli più poveri la spesa è di 0,04 dollari.

Meno del 10% di chi soffre di disturbi mentali riceve assistenza, rispetto a più della metà nei Paesi benestanti.

Bisogna, però, parlare anche degli effetti positivi dell’estendersi della consapevolezza sui disturbi psichici: l’integrazione della salute mentale nell’assistenza primaria sta, infatti, crescendo.Una donna seduta a terra con la schiena appoggiata a un muro, con un'espressione pensierosa o triste.

Oltre l’80% dei Paesi, infatti, ora offre supporto psicosociale per la salute mentale nell’ambito delle risposte di emergenza, rispetto al 39% del 2020 – e i  servizi ambulatoriali di salute mentale e la telemedicina stanno diventando sempre più disponibili, ma l’accesso rimane disomogeneo.

Le politiche e la pianificazione sul tema, dal 2020 a oggi, sono state aggiornate in molti Paesi, però non ci sono state riforme legislative: sono pochissimi i di paesi che hanno adottato o applicato una legislazione sulla salute mentale basata sui diritti e solo il 45% degli stati ha valutato leggi in piena conformità con gli standard internazionali sui diritti umani.

Fonti:

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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