Morbillo: quasi raddoppiati i casi in Italia

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano
A cura di Mattia Zamboni
Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Ultimo aggiornamento – 13 Giugno, 2025

Una bambina con il morbillo

Secondo gli ultimi dati condivisi dall’Istituto superiore di sanità (Iss), nel mese di maggio i casi di morbillo nel nostro paese sono quasi raddoppiati rispetto ad aprile.

Cerchiamo di fare una panoramica dei numeri e delle cause di questo aumento.

I numeri

A maggio sono stati segnalati 65 casi di morbillo, mentre nel mese di aprile erano stati 37 – quindi poco meno del doppio.

Se, invece, si inizia il conteggio da inizio anno, i contagi sono stati 334 in tutto (di cui il 92,8% è stato confermato in laboratorio): un quinto degli episodi sono relativi al periodo tra gennaio e maggio e sono associati a viaggi internazionali (un dato in crescita rispetto al 18% del periodo precedente).

Un terzo dei casi, 108 soggetti per la precisione, ha avuto almeno una complicanza, di cui le più frequenti sono:

Quasi l’80% delle complicazioni si sono verificate in persone non immunizzate – o coperte da una sola dose di vaccino.

Cause dell’aumento e regioni più colpite

Secondo le autorità sanitarie, l’aumento dei contagi è dovuto ai maggiori spostamenti legati alle recenti festività – e il calo del numero di vaccinazioni ha non ha aiutato.

Le regioni e province autonome che hanno segnalato casi sono 19, ma più della metà (58,7%) arriva da quattro regioni:

  • Lazio;
  • Sicilia;
  • Emilia-Romagna;
  • Lombardia.

L'incidenza più elevata è stata osservata in Sicilia, seguita dalle Marche, dalla Liguria e dalla provincia autonoma di Bolzano. L'età mediana dei casi è pari a 32 anni – anche se il 48,8% dei casi ha un'età maggiore o uguale a 15 anni.

Ciononostante, l'incidenza più elevata è stata registrata nei bambini sotto i 5 anni (con 18 casi in bambini con meno di un anno di età).

Lo stato vaccinale è noto per il 93,7% dei casi e l'87,9% non erano vaccinati al momento del contagio.

Il contagio è avvenuto principalmente in ambito famigliare, ma sono stati segnalati anche casi acquisiti in ambito sanitario (nosocomiale o ambulatorio medico), durante viaggi internazionali e 30 casi in operatori sanitari.

Tra il 1 gennaio 2025 e il 31 maggio 2025, inoltre, è stato segnalato un caso possibile di rosolia. È quanto emerge dal report di giugno 2025 del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News, curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia.

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