Le cattive abitudini rovinano la salute già a 36 anni: lo studio

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 28 Aprile, 2025

Una coppia che fa jogging

Secondo un’indagine scientifica pubblicata sulla rivista Annals of Medicine il corpo inizia a pagare il conto delle cattive abitudini – come alcol, fumo, poco sonno e sedentarietà – molto prima di quanto si immagini.

Scopriamo di più.

Lo studio: come è stato effettuato

La ricerca in questione, per arrivare a questa conclusione, ha preso in esame centinaia di bambini nati nella città di Jyvaskyla (in Finlandia) nel 1959, valutando nel tempo le conseguenze sulla salute fisica e mentale dei fattori sopracitati – scarso esercizio fisico (meno di una volta a settimana), fumo e consumo eccessivo di alcol.

Quest’ultimo è stato calcolato basandosi su 875 unità di alcol all'anno per le donne (corrispondente ad una lattina di birra, un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore) e 1.250 unità all'anno per gli uomini.

I dati sono stati raccolti tramite sondaggi e visite mediche periodiche a partire dai 27 anni (poi a 36, 42, 50 e 61 anni).


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I sintomi depressivi e il benessere psicologico sono stati misurati su una scala da 1 a 4, l'autovalutazione della salute è stata misurata su una scala da 1 a 5 e il rischio metabolico è stato valutato da 0 a 5.

Gli autori tengono comunque a sottolineare che lo studio è osservazionale, quindi non è stato possibile stabilire se i comportamenti rischiosi favorissero la cattiva salute e non viceversa.

Cosa è emerso?

Attraverso la raccolta di questi dati è stato possibile scoprire che tutti questi comportamenti poco salutari portano ad un declino della salute già visibile a 36 anni – ma l’impatto è ancora maggiore se le abitudini negative vengono mantenute per un lungo periodo di tempo.

In particolare, il fumo è stato associato ad un calo della salute mentale, la sedentarietà ad una regressione di quella fisica e l’uso eccessivo di alcol ad un declino di entrambe.

Lo studio, però, non è esente da limiti: i ricercatori affermano che questi risultati sono applicabili alle persone nate in Finlandia e in altri Paesi occidentali tra la fine degli anni 50 e gli anni 60 – quindi potrebbero non essere altrettanto rilevanti per le generazioni più giovani.

Inoltre, ciascuna delle tre abitudini è stata classificata come ugualmente dannosa per la salute senza distinzioni e altri fattori (come la dieta) non sono stati inclusi.

I risultati – dice il team di ricerca – evidenziano l'importanza di affrontare il prima possibile i comportamenti rischiosi per la salute, per evitare che i danni che causano si accumulino nel corso degli anni, culminando in una cattiva salute fisica e mentale in età avanzata.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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