La varietà a tavola può ridurre il rischio di malattie croniche

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 09 Giugno, 2025

Dei mirtilli

Una recente ricerca pubblicata su Nature Food suggerisce che la biodiversità all’interno della propria dieta può essere un’ottima strategia per restare in salute e vivere più a lungo.

Scopriamo su cosa di basa lo studio.

L’importanza dei flavonoidi

I ricercatori hanno basato la loro indagine scientifica osservando oltre 124 mila soggetti partecipanti della UK Biobank – scoprendo che chi assumeva flavonoidi provenienti da fonti eterogenee, come ad esempio frutti rossi, tè, agrumi, mele e cioccolato fondente, mostrava un rischio più basso nell’andare incontro a malattie croniche come:

  • diabete tipo 2;
  • problemi cardiovascolari;
  • tumori;
  • patologie neurodegenerative.

Tutto questo si traduce in una riduzione del rischio di morte per tutte le cause compresa tra il 6% e il 20%, a seconda della condizione.

I flavonoidi sono elementi importanti: si tratta di una famiglia di molecole bioattive, presenti nei vegetali, con importanti proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e vasoprotettive.

Un’alimentazione che include diversi tipi di flavonoidi, dunque, può agire su più fronti, rafforzando le difese cellulari e riducendo infiammazione e stress ossidativo.

Scelte quotidiane impattanti

Il team di ricerca fa sapere che i risultati evidenziano l'importanza di consumare una vasta gamma di flavonoidi per la gestione del rischio di malattie croniche – supportando l’assunzione di una varietà di alimenti ricchi di tale elementi, come: 

  • tè verde e/o nero;
  • bacche;
  • mele;
  • mirtilli;
  • arance;
  • uva.

Complessivamente, i dati emersi dallo studio suggeriscono che cambiamenti dietetici semplici e realizzabili, come l'inclusione di diverse porzioni giornaliere di alimenti o bevande ricchi di flavonoidi, potrebbero avere un impatto significativo sulla salute della popolazione, riducendo il rischio di mortalità per tutte le cause e di gravi malattie croniche.

L’importante è la varietà e la costanza: bere solo tè verde o mangiare una vaschetta di mirtilli una volta ogni tanto non basta. I flavonoidi interagiscono con il microbiota, che li trasforma in composti ancora più attivi e svolgono un’azione sinergica che potenzia i loro effetti protettivi.

Gli alimenti migliori sono, spesso, quelli più semplici: i frutti di bosco forniscono antociani, le mele e le cipolle contengono quercetina, gli agrumi apportano flavanoni come la naringenina, il tè è ricco di catechine, mentre l’uva e il vino rosso contengono stilbeni come il resveratrolo.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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