Il segreto del sonno profondo? Lo dice la scienza

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 09 Ottobre, 2025

Donna che dorme abbracciata a un gatto nero in una stanza buia.

Da tempo si studiano i legami tra la temperatura ideale a cui dormire e il benessere del sonno: se da un lato è abbastanza noto che addormentarsi a basse temperature sia una scelta ottimale per il riposo notturno, dall’altra non si conoscono effettivamente i benefici del riposarsi in una stanza fredda.

Scopriamo di più.

L’importanza della temperatura sul benessere del sonno

Partiamo da un presupposto: dormire bene d’estate può trasformarsi in una vera impresa. Quando le temperature restano alte anche di notte, il corpo fatica a raggiungere quella leggera diminuzione di temperatura interna necessaria per addormentarsi e mantenere un sonno profondo.

Non è solo una sensazione soggettiva: secondo uno studio pubblicato su One Earth, condotto dall’Università di Copenaghen, ogni aumento di 1°C nella temperatura notturna può ridurre la durata del sonno di circa 14 minuti. A lungo andare, questo effetto cumulativo può influire sul benessere generale, sull’umore e sulla capacità di concentrazione durante il giorno. Ecco perché trovare il giusto equilibrio termico in camera da letto non è solo una questione di comfort, ma di salute.

Non a caso, infatti, un altro studio pubblicato su Neurology ha affermato che l'insonnia cronica modifica il cervello rendendolo più vulnerabile (di almeno il 40% in più) al declino cognitivo – presentando un accumulo di placche amiloidi (aggregati anomali della proteina beta-amiloide) e piccole lesioni nella sostanza bianca, note come iperintensità della sostanza bianca.

Esistono, poi, altri studi (questa volta sperimentali) che affermano come temperatura e ventilazione influenzino il sonno negli anziani: sedici persone over 65 hanno dormito in camere con diverse combinazioni di temperatura (27° e 30°) e ventilazione (con o senza ventilazione meccanica).

A 30 °C, il tempo totale di sonno, l’efficienza e la durata del sonno REM si sono ridotti, mentre i periodi di veglia sono aumentati, segno di una forte sensibilità degli anziani al caldo.


Potrebbe interessarti anche:


L’aumento della temperatura ha, inoltre, attivato il sistema nervoso simpatico e fatto salire la temperatura cutanea, peggiorando ulteriormente la qualità del sonno. Migliorare la ventilazione ha invece favorito un sonno più profondo e più fasi REM, riducendo anche gli effetti degli inquinanti. In sintesi, mantenere la stanza fresca e ben ventilata è essenziale per un buon riposo in età avanzata.

Infine, una ricerca su PubMed, ha esaminato come la temperatura della stanza influenzi il sonno e la vigilanza mattutina in persone con apnea ostruttiva del sonno non trattata. I partecipanti hanno dormito in stanze a 16°C, 20°C e 24°C in notti separate, mentre venivano monitorati con la polisonnografia.

I risultati hanno mostrato che a 16°C il sonno era più lungo e più efficiente e i soggetti si sentivano più svegli al mattino – ma, a questa temperatura più bassa, l’apnea risultava leggermente più grave.

La temperatura ideale per dormire

Stando al contributo rilasciato su questo contenuto dal Dr. Christian Raddato, mantenere la camera da letto a una temperatura ideale è fondamentale per dormire bene e proteggere la salute generale.

Una stanza troppo calda o troppo fredda può disturbare il sonno, aumentare i problemi respiratori e compromettere il recupero notturno.

Dormire in un ambiente fresco e ben ventilato, invece, favorisce il rilascio di melatonina, migliora il metabolismo, rallenta l’invecchiamento cellulare e riduce i radicali liberi.

Si raccomanda, quindi, di mantenere la temperatura intorno ai 18°C tutto l’anno (sia durante i mesi freddi che in piena estate), un valore ottimale per un riposo rigenerante – ma non è una regola ferrea, dal momento che si può oscillare tra i 15° e i 19°.Donna che dorme sorridendo nel letto bianco.

Un altro aspetto da considerare per il benessere del sonno è la percentuale di umidità presente nell'atmosfera: all'interno della casa, infatti, il livello dovrebbe sempre essere compreso tra il 40% e il 60%.

Dormire bene dipende anche dal raffreddamento naturale del corpo: abbassare la temperatura corporea favorisce il sonno, rallenta il battito cardiaco e regola la respirazione. Infatti, fisiologicamente, il corpo raggiunge la sua temperatura più bassa verso le 3 del mattino, preparando l’organismo a un riposo profondo.

Fonti:

  • DTU LibraryRising temperatures erode human sleep globally
  • NeurologyAssociations of Chronic Insomnia, Longitudinal Cognitive Outcomes, Amyloid-PET, and White Matter Changes in Cognitively Normal Older Adults
  • PubMedExperimental study of the negative effects of raised bedroom temperature and reduced ventilation on the sleep quality of elderly subjects
  • PubMedAmbient temperature and obstructive sleep apnea: effects on sleep, sleep apnea, and morning alertness
  • P. by Pazienti.itQual è la temperatura ideale in camera da letto
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
in Salute

784 articoli pubblicati

Contenuti correlati
Un'anziana signora dai capelli grigi solleva il braccio, in piedi in penombra, il viso in parte coperto da ombre nette.
Parkinson: questa sostanza chimica potrebbe essere collegata alla comparsa dei sintomi

Esposizione al TCE e Parkinson: uno studio rivela un legame significativo tra la sostanza chimica vietata e l’insorgenza dei sintomi. Leggi i dettagli.