Raggiunta la soglia dei quarant’anni, molti uomini iniziano a osservare con maggiore attenzione il proprio benessere. Non si tratta solo una questione di età, bensì è il momento in cui il metabolismo rallenta, alcuni comportamenti consolidati cominciano a pesare e le predisposizioni genetiche – quando presenti – possono iniziare a manifestarsi.
In questa fase, conoscere i tumori più comuni nella popolazione maschile diventa uno strumento di consapevolezza: la diagnosi precoce, infatti, resta l’arma più efficace per migliorare la prognosi.
Ecco, dunque, i tumori che più frequentemente possono comparire dopo i 40 anni, i segnali da non ignorare e le buone pratiche per la prevenzione.
Tumore alla prostata
Dopo i 40 anni, la prostata diventa una delle aree più sensibili della salute maschile: stiamo parlando di un tumore molto diffuso e spesso associato all’età avanzata, ma le alterazioni cellulari che portano alla malattia possono iniziare molto prima.
L’aumento di peso, ad esempio, tra i 20 e i 30 anni può predisporre a forme più aggressive di carcinoma prostatico, e questo rende ancora più importante non sottovalutare i cambiamenti nel proprio corpo.
Ci sono, ovviamente, alcuni sintomi di tumore alla prostata da monitorare:
- difficoltà o lentezza nell’urinare;
- dolore o fastidio nella zona pelvica;
- getto urinario debole;
- tracce di sangue in urine o sperma.
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Non tutti questi sintomi indicano un tumore, ma tutti meritano un controllo.
Tumore al colon-retto
Il colon-retto è una delle neoplasie più comuni negli uomini: anche se l’incidenza aumenta soprattutto dopo i 50 anni, dopo i 40 iniziano a manifestarsi i primi segnali di rischio, soprattutto negli uomini con abitudini alimentari squilibrate o storia familiare di polipi.
Quando sospettare un problema?
- cambiamento persistente dell’alvo;
- sangue nelle feci;
- sensazione di incompleto svuotamento;
- dolori addominali ricorrenti;
- dimagrimento senza motivo.
Le scelte alimentari hanno un forte impatto: un consumo eccessivo di carne rossa e insaccati, insieme alla sedentarietà, può aumentare significativamente il rischio.
Tumore al polmone
Anche se associato soprattutto ai forti fumatori o a fasce d’età più avanzate, il tumore al polmone può insorgere anche negli uomini quarantenni, soprattutto se esposti a fumo passivo o inquinanti professionali.
Esistono, anche in questo caso, alcuni segnali da non ignorare:
- tosse che dura più di 3/4 settimane;
- dolore toracico continuo;
- sangue nell’espettorato;
- fiato corto durante attività leggere;
- perdita di peso non spiegata.
Il fumo, come detto, è il primo fattore di rischio, ma non l’unico: anche l’esposizione a sostanze nocive ha un peso importante.
Tumore alla vescica
Dopo i 40 anni l’incidenza di questo tumore aumenta in modo significativo. Il fumo resta il principale fattore di rischio, dal momento che le sostanze tossiche contenute nel fumo vengono filtrate dai reni e accumulate nella vescica, irritandone nel tempo il rivestimento interno – seguito da esposizioni professionali a solventi, vernici e metalli pesanti.
I sintomi principali possono essere:
- sangue nelle urine (anche una sola volta) e non per forza visibile ad occhio nudo (importante, in caso di indagini, verificare l’eventuale presenza di microematuria a livello urinario);
- bruciore durante la minzione;
- aumento della frequenza urinaria;
- dolore pelvico.
Spesso questi sintomi del tumore alla vescica vengono confusi con infezioni urinarie: ecco perché è fondamentale non pensare che siano dei segnali non gravi se persistono.
Tumori testa-collo
Dopo i 40 anni cresce il rischio legato allo stile di vita accumulato negli anni, soprattutto per fumo e alcol; inoltre, l’infezione da HPV rappresenta un ulteriore fattore di rischio – spesso sottovalutato dagli uomini.
I campanelli d’allarme:
- lesioni che non guariscono nella bocca;
- raucedine persistente;
- dolore alla gola non spiegato;
- noduli nel collo.
La diagnosi precoce migliora enormemente la prognosi, soprattutto in queste sedi.
Tumore al testicolo
Pur essendo più comune nei giovani tra i 16 e i 40 anni, è importante ricordare che il tumore al testicolo può comparire anche poco dopo questa soglia. L’autopalpazione resta uno strumento semplice ed efficace.
Ecco alcuni segnali da monitorare:
- nodulo duro nel testicolo;
- sensazione di peso allo scroto;
- dolore improvviso.
Prevenzione: le cinque abitudini che fanno la differenza
Dopo i 40 anni, la prevenzione passa attraverso poche regole chiare:
- controllo medico annuale: discutere eventuali sintomi e considerare screening personalizzati;
- alimentazione equilibrata: molte fibre, pochi insaccati, grassi controllati;
- attività fisica costante: anche 30 minuti al giorno sono sufficienti;
- stop al fumo e protezione dall’esposizione passiva;
- attenzione ai segnali del corpo, senza rimandare esami o visite.
Fonti:
- Aurobindo Italia – Tumori: l’incidenza in Italia
- Iss - Registri Tumori
- European Cancer Inequalities Registry – Profilo nazionale sul cancro 2025
- AIRC – Tumore della prostata: la difficile scelta tra i benefici della diagnosi precoce e i possibili svantaggi
- AIOM – I numeri del cancro in Italia
- AIRC – Le statistiche del cancro