I 6 tumori che possono sviluppare gli uomini dopo i 40 anni

Dr. Christian Raddato Medico Chirurgo
Redatto scientificamente da Dr. Christian Raddato, Medico Generale |
A cura di Mattia Zamboni

Ultimo aggiornamento – 20 Novembre, 2025

Mani di due medici che indicano un foglio

Raggiunta la soglia dei quarant’anni, molti uomini iniziano a osservare con maggiore attenzione il proprio benessere. Non si tratta solo una questione di età, bensì è il momento in cui il metabolismo rallenta, alcuni comportamenti consolidati cominciano a pesare e le predisposizioni genetiche – quando presenti – possono iniziare a manifestarsi.

In questa fase, conoscere i tumori più comuni nella popolazione maschile diventa uno strumento di consapevolezza: la diagnosi precoce, infatti, resta l’arma più efficace per migliorare la prognosi.

Ecco, dunque, i tumori che più frequentemente possono comparire dopo i 40 anni, i segnali da non ignorare e le buone pratiche per la prevenzione.

Tumore alla prostata

Dopo i 40 anni, la prostata diventa una delle aree più sensibili della salute maschile: stiamo parlando di un tumore molto diffuso e spesso associato all’età avanzata, ma le alterazioni cellulari che portano alla malattia possono iniziare molto prima.

L’aumento di peso, ad esempio, tra i 20 e i 30 anni può predisporre a forme più aggressive di carcinoma prostatico, e questo rende ancora più importante non sottovalutare i cambiamenti nel proprio corpo.

Ci sono, ovviamente, alcuni sintomi di tumore alla prostata da monitorare:

  • difficoltà o lentezza nell’urinare;
  • dolore o fastidio nella zona pelvica;
  • getto urinario debole;
  • tracce di sangue in urine o sperma.

Potrebbe interessarti anche:


Non tutti questi sintomi indicano un tumore, ma tutti meritano un controllo.

Tumore al colon-retto

Il colon-retto è una delle neoplasie più comuni negli uomini: anche se l’incidenza aumenta soprattutto dopo i 50 anni, dopo i 40 iniziano a manifestarsi i primi segnali di rischio, soprattutto negli uomini con abitudini alimentari squilibrate o storia familiare di polipi.

Quando sospettare un problema?

  • cambiamento persistente dell’alvo;
  • sangue nelle feci;
  • sensazione di incompleto svuotamento;
  • dolori addominali ricorrenti;
  • dimagrimento senza motivo.

Le scelte alimentari hanno un forte impatto: un consumo eccessivo di carne rossa e insaccati, insieme alla sedentarietà, può aumentare significativamente il rischio.

Tumore al polmone

Anche se associato soprattutto ai forti fumatori o a fasce d’età più avanzate, il tumore al polmone può insorgere anche negli uomini quarantenni, soprattutto se esposti a fumo passivo o inquinanti professionali.

Esistono, anche in questo caso, alcuni segnali da non ignorare:

  • tosse che dura più di 3/4 settimane;
  • dolore toracico continuo;
  • sangue nell’espettorato;
  • fiato corto durante attività leggere;
  • perdita di peso non spiegata.

Medico che scrive su una cartelletta clinica

Il fumo, come detto, è il primo fattore di rischio, ma non l’unico: anche l’esposizione a sostanze nocive ha un peso importante.

Tumore alla vescica

Dopo i 40 anni l’incidenza di questo tumore aumenta in modo significativo. Il fumo resta il principale fattore di rischio, dal momento che le sostanze tossiche contenute nel fumo vengono filtrate dai reni e accumulate nella vescica, irritandone nel tempo il rivestimento interno – seguito da esposizioni professionali a solventi, vernici e metalli pesanti.

I sintomi principali possono essere:

  • sangue nelle urine (anche una sola volta) e non per forza visibile ad occhio nudo (importante, in caso di indagini, verificare l’eventuale presenza di microematuria a livello urinario);
  • bruciore durante la minzione;
  • aumento della frequenza urinaria;
  • dolore pelvico.

Spesso questi sintomi del tumore alla vescica vengono confusi con infezioni urinarie: ecco perché è fondamentale non pensare che siano dei segnali non gravi se persistono.

Tumori testa-collo

Dopo i 40 anni cresce il rischio legato allo stile di vita accumulato negli anni, soprattutto per fumo e alcol; inoltre, l’infezione da HPV rappresenta un ulteriore fattore di rischio – spesso sottovalutato dagli uomini.

I campanelli d’allarme:

  • lesioni che non guariscono nella bocca;
  • raucedine persistente;
  • dolore alla gola non spiegato;
  • noduli nel collo.

La diagnosi precoce migliora enormemente la prognosi, soprattutto in queste sedi.

Tumore al testicolo

Pur essendo più comune nei giovani tra i 16 e i 40 anni, è importante ricordare che il tumore al testicolo può comparire anche poco dopo questa soglia. L’autopalpazione resta uno strumento semplice ed efficace.

Ecco alcuni segnali da monitorare:

  • nodulo duro nel testicolo;
  • sensazione di peso allo scroto;
  • dolore improvviso.

Prevenzione: le cinque abitudini che fanno la differenza

Dopo i 40 anni, la prevenzione passa attraverso poche regole chiare:

  • controllo medico annuale: discutere eventuali sintomi e considerare screening personalizzati;
  • alimentazione equilibrata: molte fibre, pochi insaccati, grassi controllati;
  • attività fisica costante: anche 30 minuti al giorno sono sufficienti;
  • stop al fumo e protezione dall’esposizione passiva;
  • attenzione ai segnali del corpo, senza rimandare esami o visite.

Fonti:

  • Aurobindo ItaliaTumori: l’incidenza in Italia
  • Iss - Registri Tumori
  • European Cancer Inequalities Registry  – Profilo nazionale sul cancro 2025
  • AIRCTumore della prostata: la difficile scelta tra i benefici della diagnosi precoce e i possibili svantaggi
  • AIOMI numeri del cancro in Italia
  • AIRCLe statistiche del cancro
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati