I 6 tumori che possono sviluppare gli uomini dopo i 30 anni

Dr. Christian Raddato Medico Chirurgo
Redatto scientificamente da Dr. Christian Raddato, Medico Generale |
A cura di Mattia Zamboni

Ultimo aggiornamento – 13 Novembre, 2025

Un uomo dal medico

Dopo i trent’anni diventa importante prendersi cura della propria salute in modo più consapevole, anche attraverso controlli regolari.

Alcuni tipi di tumore, infatti, possono comparire proprio a partire da questa età, ma la buona notizia è che, con una corretta prevenzione e un’attenzione costante ai segnali del corpo, è possibile ridurre in modo significativo il rischio.

Scopriamo quali sono i principali tumori che possono interessare l’uomo dopo i 30 anni, i fattori di rischio più comuni e le buone abitudini da adottare per proteggersi.

Quali tumori tenere d’occhio dopo i 30 anni

Ecco una panoramica dei principali tumori che possono comparire in età adulta (dopo i 30) e che è utile conoscere.

Tumore al testicolo

Con circa 2.200 casi l’anno, il tumore al testicolo è una neoplasia molto frequente nei giovani uomini, con un’incidenza tra i 16 e i 40 anni di età.

Secondo la Fondazione IEO MONZINO ETS, è una neoplasia relativamente rara (circa 2.200 casi l’anno in Italia) ma importante da riconoscere in giovane età.

Bisogna, quindi, prestare attenzione a:

  • un nodulo o indurimento del testicolo;
  • sensazione di peso o fastidio al sacco scrotale;
  • comparsa improvvisa di dolore testicolare.

Un controllo tempestivo può fare una grande differenza.

Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è spesso considerato una condizione che riguarda solo gli uomini più anziani, ma in realtà la prevenzione deve iniziare molto prima. In Italia, infatti, le nuove diagnosi di carcinoma prostatico rappresentano circa il 20% di tutti i tumori maschili, confermandone la grande diffusione.


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È importante prestare attenzione a segnali come:

  • difficoltà a urinare;
  • getto urinario debole;
  • presenza di sangue nelle urine o nello sperma;
  • dolore persistente nella zona pelvica o lombare.

Questi sintomi non indicano necessariamente un tumore, ma devono comunque spingere a una valutazione medica.

Un dato interessante arriva da una ricerca che ha evidenziato come gli uomini che tendono ad aumentare di peso prima dei 30 anni abbiano un rischio maggiore di sviluppare forme più aggressive di tumore alla prostata. Un motivo in più per adottare fin da giovani uno stile di vita sano e mantenere il peso sotto controllo.

Tuttavia, è importante sottolineare come si tratti di tumori che continuano a colpire prevalentemente fasce d’età ben lontane dai 30 anni.

Tumore al colon-retto

È un altro tumore che colpisce gli uomini relativamente in età adulta (anche dopo i 30/40 anni) ed è molto influenzato dallo stile di vita: gli specialisti avvertono che il tumore al colon-retto tra gli uomini è tra i più diffusi dopo i 50, ma i fattori di rischio agiscono molto prima.

Sebbene non sia un tumore frequente tra individui intorno ai 30 anni d’età, è importante sottolineare come sia importante agire fin dalla prima età adulta per cercare di prevenirne l’insorgenza.

Occorre prestare attenzione a:

  • cambiamenti nelle abitudini intestinali (diarrea o stitichezza persistenti);
  • sangue nelle feci;
  • senso di svuotamento incompleto;
  • dolori addominali;
  • perdita di peso inspiegata.

Mentre, per quanto riguarda i fattori di rischio, occhio a:

  • dieta povera di fibre;
  • consumo elevato di carne rossa e insaccati;
  • sedentarietà;
  • obesità;
  • storia familiare di polipi o tumore del colon.

Tumore al polmone

Anche per gli uomini dopo i 30 anni, pur essendo più frequente nelle fasce d’età più anziane e tra chi fuma, il rischio esiste ed è modulabile.

In Italia il tumore al polmone rappresenta una delle diagnosi più frequenti maschili e, secondo un nuovo studio, dopo il cancro del seno, il numero più alto di morti è legato al cancro dei polmoni.

6 tumori che possono venire dopo i 30 anni

Bisogna osservare:

  • tosse persistente per più di 3/4 settimane;
  • cambiamenti nella tosse abituale;
  • sangue nell’espettorato;
  • difficoltà respiratorie;
  • dolore toracico persistente;
  • perdita di peso inspiegata.

Tra i fattori di rischio che possono influenzare la comparsa di questa condizione abbiamo il fumo (anche passivo), l’esposizione ad agenti inquinanti e la storia familiare.

Tumore alla vescica

Non se ne parla spesso, ma tumori come quello della vescica o del distretto testa-collo (cioè bocca, gola, laringe) sono più frequenti di quanto si pensi, anche negli uomini sotto i 50 anni.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità – EpiCentro, il tumore della vescica rappresenta una delle neoplasie più diffuse tra gli uomini in Italia: dopo i 40 anni l’incidenza cresce, ma i primi segni possono comparire già prima, soprattutto se sono presenti fattori di rischio come fumo, esposizione professionale a sostanze chimiche (vernici, solventi, metalli pesanti) o una storia familiare della malattia.

Cosa osservare:

la presenza di sangue nelle urine (anche una sola volta e senza dolore);

  • aumento della frequenza urinaria;
  • bruciore o fastidio durante la minzione;
  • dolore pelvico o lombare.

Spesso questi sintomi vengono confusi con infezioni urinarie, ma se persistono è fondamentale parlarne con il medico.

Tumori del distretto testa-collo

Parallelamente, anche i tumori del distretto testa-collo meritano attenzione: includono cavo orale, lingua, faringe e laringe, e sono spesso collegati a fumo, alcol o all’infezione da Papillomavirus (HPV), che negli ultimi anni è diventata un fattore di rischio rilevante anche per gli uomini.

Segnali da non sottovalutare:

piccole lesioni o ulcerazioni nella bocca che non guariscono, noduli nel collo, voce rauca o cambiata nel tempo, difficoltà a deglutire o dolore persistente alla gola.

In entrambi i casi, la diagnosi precoce cambia radicalmente la prognosi: il tumore della vescica, se scoperto nelle fasi iniziali, può essere trattato con successo nella maggior parte dei casi, e lo stesso vale per i tumori testa-collo, che rispondono bene alle terapie se individuati in tempo.

Cosa puoi fare subito: 5 buone pratiche

Superata la soglia dei 30, molte funzioni biologiche cominciano a cambiare – metabolismo più lento, accumulo di grasso più facile, recupero meno immediato.

Anche gli stili di vita “di sempre” possono iniziare a dare il conto: sedentarietà, stress, fumo, alcol, alimentazione non ottimale sono fattori che nel tempo aumentano il rischio oncologico.

Un dato significativo: in Italia ogni anno si registrano oltre 200.000 nuove diagnosi di tumore negli uomini.

Non si tratta di un invito all’allarmismo, ma di una consapevolezza preventiva: tanti fattori di rischio sono modificabili.

  • controllo medico annuale: è sempre bene dialogare con un medico di fiducia, segnalare eventuali sintomi o modifiche, valutare lo screening se ci sono fattori di rischio familiari;
  • alimentazione consapevole: frutta, verdura, fibre, moderazione di carni rosse/insaccati, limitazione dell’alcol;
  • movimento regolare: aiuta a mantenere metabolismo attivo e peso sano;
  • smettere di fumare (o non iniziare) ed evitare l’esposizione al fumo passivo;
  • essere attivo nella prevenzione: conoscere i segnali precoci descritti sopra, non ignorarli, e non procrastinare i controlli.
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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