Secondo un team di ricercatori dell’Università di Northwestern, negli Stati Uniti, basarsi su diete liquide (fondate su verdure e frutta) per ripulire l’organismo e perdere qualche chilo, in realtà, potrebbe avere l’effetto contrario.
Vediamo perché.
Lo studio
Lo studio che indaga questa circostanza, pubblicato sulla rivista “Nutrients”, ha preso in esame tre campioni di adulti sani: il primo gruppo ha assunto solo succo, il secondo succo con cibi integrali e il terzo solo cibi integrali a base vegetale.
Si tratta di 143 partecipanti con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e un BMI compreso tra 18,5 e 30 kg/m2.
Sono stati poi prelevati dei campioni di saliva e delle feci – prima e dopo tali regimi alimentari – con lo scopo di analizzare i cambiamenti nei batteri attraverso tecniche di sequenziamento genico.
Questo prelievo è avvenuto subito dopo l’assunzione della dieta e 14 giorni dopo e ha permesso di riscontrare una riduzione dei batteri benefici e un aumento di quelli del gruppo associato all'infiammazione.
Attraverso l’indagine intrapresa, quindi, si è scoperto che il gruppo di persone che ingerito solo succhi ha avuto un significativo aumento di batteri associati a infiammazione e permeabilità intestinale; il gruppo con una dieta basata su cibi integrali, invece, ha avuto delle modifiche più favorevoli. L’ultimo segmento, infine, ha visto alcuni cambiamenti batterici, ma meno gravi rispetto al primo gruppo.
A differenza del microbiota intestinale, che è rimasto relativamente stabile, i ricercatori hanno osservato che il microbioma orale ha mostrato cambiamenti drastici durante la dieta a base di soli succhi.
Cosa è emerso?
Il team di ricerca, dunque, ha potuto evidenziare come l’estrazione di succhi senza fibre (tipica della dieta detox) possa alterare negativamente il microbioma nel lungo periodo – e portare a conseguenze come infiammazioni o riduzione della salute intestinale.
Il ridotto consumo di fibre ha un impatto importante sul metabolismo, sull’immunità e sulla salute mentale: questo elemento, infatti, è capace di favorire la proliferazione di batteri buoni antinfiammatori che combattono lo zucchero che, se non viene combattuto adeguatamente, alimenta ulteriormente questi i nocivi e sconvolge l'intestino e il microbioma orale.
Gli autori dello studio, infine, sottolineano la necessità di ulteriori ricerche, soprattutto nei bambini – che spesso consumano succhi come sostituti della frutta.