Bere alcol e bibite zuccherate può aumentare il rischio di caduta dei capelli

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 15 Settembre, 2025

Uomo con barba che osserva la propria testa toccando i capelli diradati davanti allo specchio, preoccupato per la caduta.

Una nuova revisione scientifica – che comprende quasi 20 studi – ha evidenziato una connessione tra il consumo di alcol e bevande zuccherate e l’aumento del rischio di caduta dei capelli.

Al contrario, l'assunzione di buone quantità di ferro e vitamina D è stata associata alla crescita dei capelli, sottolineando quanto sia fondamentale l'alimentazione per una salute ottimale della chioma.

La revisione e i criteri di ammissibilità

I ricercatori hanno, dunque, analizzato 17 studi già esistenti e proveniente da tutto il mondo, coinvolgendo oltre 60.000 pazienti con un’età media compresa trai 7 e i 77 anni – va sottolineato che il 97% di essi era di sesso femminile.

Tutti gli studi analizzati erano incentrati sulla salute dei capelli, con un focus particolare sull’alopecia e la caduta degli stessi legata all’età; oltre a proteine, soia, verdure crucifere, ferro, integratori e, appunto, bevande dolci e zuccherate, la vitamina D è risultata essere il nutriente maggiormente esaminato all’interno delle ricerche prese in esame.

Il protocollo PICOS, ovvero un parametro utile a strutturare in modo chiaro una domanda di ricerca, ha stabilito alcuni criteri di inclusione ed esclusione per la selezione degli studi coinvolti:


Potrebbe interessarti anche:


  • sono stati esclusi i bambini al di sotto dei tre anni, gli individui con una diagnosi già nota di esigenze dietetiche particolari e, più in generale, tutti gli studi che non fossero condotti su esseri umani;
  • l’attenzione è stata rivolta agli alimenti e ai singoli nutrienti, valutati individualmente attraverso strumenti come diari alimentari o questionari sulla frequenza di consumo, oltre che agli studi che indagavano l’integrazione nutrizionale. Sono stati esclusi invece i lavori che analizzavano modelli alimentari complessivi, senza concentrarsi su specifici cibi o nutrienti.
  • non sono stati considerati gli studi che trattavano la crescita dei capelli, la loro qualità, consistenza, salute, forza e manutenzione senza metterli in relazione con alimenti o nutrienti specifici;
  • sono stati inclusi esclusivamente studi originali, mentre sono state escluse revisioni, abstract isolati, studi di caso su singoli individui, così come libri o atti di conferenze.

Alimentazione e cura dei capelli

La revisione ha, quindi, scoperto un legame tra la caduta dei capelli e un maggiore consumo di alcol e bevande zuccherate, rivelando una maggiore prevalenza di alopecia nelle donne rispetto agli uomini.

I risultati evidenziano che livelli sierici più elevati di vitamina D e l'integrazione di ferro hanno un impatto positivo sull'alopecia, riducendone la gravità e promuovendo la crescita dei capelli.

È stata, inoltre, osservata un'associazione positiva tra l'assunzione di proteine, il consumo di prodotti a base di soia, verdure crocifere e integratori, con miglioramenti nei parametri dei capelli come la caduta e la densità dei capelli.

Secondo i ricercatori, è ancora poco chiaro il ruolo di alcolici e bevande zuccherate sulla salute dei capelli, ma queste abitudini andrebbero a interferire con la capacità del corpo di assorbire i nutrienti che sostengono la salute della chioma: queste bevande impattano sul microbioma intestinale ed è più probabile che chi le consuma potrebbe mangiare meno cibo.

Donna con capelli lunghi che tiene in mano una ciocca e una spazzola con molti capelli caduti, segno di perdita di capelli.

Ciò potrebbe significare, ad esempio, una minore quantità di vitamina D, elemento essenziale per la creazione delle cellule che si sviluppano nei follicoli piliferi, e di ferro, che aiuta a trasportarvi l'ossigeno.

Nonostante questo tipo di ricerca possa dimostrare associazioni tra dieta e perdita di capelli, non può provare un nesso di causa-effetto: come hanno osservato gli autori, la maggior parte degli studi inclusi era trasversale, il che ha reso impossibile condurre una meta-analisi completa. Inoltre, dal momento che la maggior parte dei partecipanti erano donne, non è chiaro se i risultati siano applicabili più ampiamente.

Quindi, sono necessarie ulteriori ricerche per approfondire la comprensione di queste associazioni e per sviluppare raccomandazioni basate sull'evidenza per promuovere la salute dei capelli attraverso l'alimentazione.

Fonti:

Sage JournalsAssessing the relationship between dietary factors and hair health: A systematic review

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
in Salute

734 articoli pubblicati

Contenuti correlati