Salmonella: Esselunga richiama lotti di salame Felino per sospetta presenza del batterio

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Ultimo aggiornamento – 10 Novembre, 2025

Del salame

Un nuovo richiamo alimentare interessa uno dei prodotti simbolo della tradizione gastronomica emiliana: il salame Felino IGP.

Esselunga ha, infatti, diffuso un avviso di richiamo precauzionale relativo a un lotto del prodotto venduto con il marchio Terre Ducali, a causa della presunta presenza di Salmonella. L’allerta è stata pubblicata nella sezione dedicata del sito della catena, in accordo con le autorità sanitarie competenti.

Scopriamo di più.

Qual è il prodotto richiamato

Il prodotto coinvolto è il Salame Felino IGP a metà sottovuoto Terre Ducali, venduto in confezioni da 300 grammi (mezzo salame), mentre il lotto interessato è il U2536016, riconducibile a due differenti termini minimi di conservazione (TMC): 11/11/2025 e 25/11/2025.

Il produttore è il Prosciuttificio San Michele Srl, con sede in via Cavo 16, a Lesignano De’ Bagni, in provincia di Parma. Lo stabilimento di produzione riporta il marchio di identificazione CE IT 1019 L – il prodotto è commercializzato a marchio Terre Ducali.

La motivazione del richiamo, come indicato nel comunicato ufficiale, è la presunta presenza di salmonella, un batterio patogeno che può causare infezioni gastrointestinali anche gravi, soprattutto in soggetti fragili come anziani, bambini e persone immunocompromesse.

Chi avesse acquistato il salame Felino IGP Terre Ducali appartenente al lotto U2536016 è invitato a non consumarlo e a restituirlo presso il punto vendita di acquisto, anche in assenza dello scontrino.


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Esselunga specifica che il richiamo è precauzionale, ma necessario per garantire la sicurezza dei consumatori.

Per ulteriori informazioni, l’azienda mette a disposizione due canali di contatto:

  • email: allerte@terreducali.it
  • telefono: 0521 857640

Va precisato che il richiamo riguarda solo il lotto indicato – non risultano coinvolti, infatti, altri prodotti Terre Ducali o altri salami Felino IGP distribuiti da Esselunga o da altri rivenditori.

La decisione, sottolinea il produttore, è stata presa a titolo precauzionale in collaborazione con le autorità competenti, per garantire la massima tutela dei consumatori.

Il rischio di salmonella

Come sottolineato anche dal Dr. Tozzi, infettivologo, la salmonella è un’infezione provocata da batteri appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae.

Si tratta di una zoonosi, ossia un’infezione che può passare dagli animali all’uomo che, senza una diagnosi e un trattamento tempestivi, può evolvere in complicazioni anche gravi.

Ad oggi si conoscono più di duemila sierotipi, suddivisi in:

  • forme tifoidee (come S. typhi e S. paratyphi), che colpiscono solo l’uomo;
  • forme non tifoidee, più comuni, come S. typhimurium e S. enteritidis, responsabili delle classiche infezioni intestinali.

Dopo l’esposizione, i sintomi possono comparire nel giro di pochi giorni o fino a quattro settimane.

Un ragazzo che si tiene la pancia dolente

Nei casi lievi, la guarigione avviene in circa una settimana, ma se non trattata l’infezione può diventare persistente.

I disturbi più frequenti includono:

  • febbre alta (oltre i 39°C);
  • dolori addominali;
  • diarrea o, talvolta, stitichezza;
  • nausea, vomito;
  • mal di testa.

Nei casi più gravi, soprattutto in soggetti fragili, la malattia può causare perdita di peso, disturbi cardiaci e respiratori, fino a complicazioni come emorragie o perforazioni intestinali.

Il contagio può avvenire:

  • consumando carni, uova, latte o derivati contaminati e poco cotti;
  • entrando in contatto con animali infetti o con superfici contaminate;
  • tramite scarsa igiene personale o alimentare.

I bambini, i giovani adulti e le persone con difese immunitarie deboli risultano più vulnerabili, perché il loro organismo ha minore capacità di contrastare l’infezione.

Non esiste una protezione assoluta contro la salmonella, ma è possibile ridurre il rischio con semplici accorgimenti:

  • lavare accuratamente mani, frutta, verdura e utensili da cucina;
  • cuocere sempre carne, uova e pesce in modo uniforme;
  • conservare i cibi in contenitori puliti e refrigerati;
  • evitare le contaminazioni tra alimenti crudi e cotti;
  • preferire latte pastorizzato e acqua sigillata, soprattutto in viaggio.

Nella maggior parte dei casi, l’infezione si risolve spontaneamente entro una settimana, con il solo supporto di una buona idratazione per compensare la perdita di liquidi dovuta alla diarrea.

Se i sintomi peggiorano o si sviluppano complicazioni, può essere necessario il ricovero ospedaliero e la somministrazione di antibiotici mirati, scelti in base ai test di sensibilità del batterio.

La cura deve sempre essere stabilita dal medico, poiché un uso improprio degli antibiotici può favorire lo sviluppo di ceppi resistenti.

Fonti:

Esselunga - Il richiamo

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano
Scritto da Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Mattia Zamboni è un professionista della comunicazione con una solida esperienza nella divulgazione di temi legati alla salute e al benessere. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione con focus sullo storytelling, ha oltre dieci anni di esperienza nel giornalismo e nella produzione di contenuti editoriali.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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