Negli ultimi anni, l’uso di integratori vitaminici è cresciuto in modo costante.
Sempre più persone scelgono di assumere vitamine e minerali per rinforzare capelli, unghie e pelle, ma nuove evidenze scientifiche invitano alla cautela: un eccesso di certi nutrienti può avere l’effetto opposto, favorendo la perdita dei capelli invece di prevenirla.
l confine sottile tra carenza e sovradosaggio
Le vitamine e i minerali svolgono un ruolo fondamentale nella crescita dei capelli. Il ferro trasporta ossigeno ai follicoli, la vitamina D stimola la formazione di nuove cellule, la biotina contribuisce alla sintesi della cheratina. Ma come spesso accade in biologia, l’equilibrio è la chiave.
A differenza delle vitamine idrosolubili, che vengono eliminate più facilmente, le vitamine liposolubili, come A, D, E e K, tendono ad accumularsi nell’organismo. In caso di assunzione prolungata o di dosaggi elevati, possono instaurarsi forme di tossicità note come ipervitaminosi, con conseguenze che coinvolgono anche la salute dei capelli.
Vitamina A: un eccesso che indebolisce la chioma
L’eccesso di vitamina A è una delle cause più documentate di perdita dei capelli legata a supplementi. Questa vitamina, utile per la salute della pelle e della vista, diventa dannosa quando assunta oltre la soglia di sicurezza di 3.000 microgrammi al giorno.
Numerosi casi clinici descrivono episodi di alopecia diffusa, diradamento e fragilità dei capelli in soggetti con livelli elevati di retinolo. L’eccesso interferisce con il normale ciclo di crescita del capello, accelerando la fase di caduta (telogen).
La buona notizia è che la sospensione dell’integratore e il ritorno a livelli normali di vitamina A permettono solitamente la ricrescita nel giro di alcuni mesi.
Selenio: il micronutriente che può diventare tossico
Altro minerale “a doppio taglio” è il selenio. Fondamentale in piccole quantità (circa 55 microgrammi al giorno per gli adulti), diventa tossico se assunto oltre i 400 microgrammi quotidiani. L’intossicazione cronica, nota come selenosi, provoca sintomi generali, come affaticamento e nausea, ma anche manifestazioni estetiche, tra cui perdita dei capelli e fragilità delle unghie.
Un episodio documentato negli Stati Uniti ha coinvolto oltre 200 persone esposte a un integratore liquido contenente dosi di selenio fino a 200 volte superiori a quelle dichiarate: più del 70% dei soggetti ha riportato un marcato diradamento dei capelli.
Troppo “benessere” può danneggiare
Il rischio non riguarda solo vitamina A e selenio. Anche dosaggi elevati di vitamina E, assunta per le sue proprietà antiossidanti, possono avere un effetto paradossale: riducendo eccessivamente lo stress ossidativo, interferiscono con la segnalazione cellulare dei follicoli piliferi.
In modo simile, l’abuso di biotina, spesso presente negli integratori “per capelli e unghie”, può falsare i risultati di alcuni esami di laboratorio, compresi quelli tiroidei e ormonali, rendendo più difficile individuare la vera causa della caduta.
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Un messaggio di equilibrio
Le carenze nutrizionali possono certamente contribuire alla perdita dei capelli, ma l’eccesso di vitamine e minerali non rappresenta una scorciatoia verso la salute. Ogni organismo ha un fabbisogno preciso, e superarlo può comportare conseguenze inattese.
Prima di iniziare qualsiasi supplementazione, è consigliabile eseguire analisi del sangue per verificare eventuali carenze e seguire le indicazioni del medico o del nutrizionista.
Nella maggior parte dei casi, una dieta equilibrata e variata è sufficiente per garantire il giusto apporto di micronutrienti, senza rischiare effetti indesiderati.
Fonti:
- Harvard Health Publiscing - Vitamins, minerals, and hair loss: Is there a connection?
- PubMed - Acute selenium toxicity associated with a dietary supplement