Carrube: controindicazioni e proprietà

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 13 Giugno, 2025

Baccelli secchi di carruba accanto a una ciotola di polvere di carruba su un tessuto di lino.

La carruba possiede qualità nutrizionali e si presta a molteplici usi – si tratta, infatti, di una pianta generosa, resistente e carica di proprietà benefiche.

Appartenente alla famiglia delle Fabaceae, il frutto del Ceratonia siliqua – l’albero del carrubo – viene spesso considerato un'alternativa più naturale al cacao.

Tuttavia, come accade con molti alimenti, è bene fare attenzione anche alle possibili controindicazioni, specialmente per chi presenta alcune condizioni specifiche.

Scopriamone di più.

Benefici della carruba

Dall’apparato digerente al sistema cardiocircolatorio, gli effetti positivi della carruba vanno ad interessare diversi ambiti della salute.

Ecco dove e come può fare la differenza.

  • supporto per intestino e stomaco: grazie alla presenza di fibre e tannini, la carruba ha proprietà astringenti e leggermente antinfiammatorie. Viene spesso consigliata in caso di diarrea lieve, specialmente nei bambini, poiché riesce a ridurre l’eccesso di liquidi nel tratto intestinale senza bloccare completamente il transito. Curiosamente, la stessa fibra – se assunta con adeguata idratazione – può anche aiutare nei casi opposti, cioè di stitichezza, favorendo il movimento intestinale. Non si tratta di una contraddizione, ma di un esempio della sua azione modulante, simile a quella di altre fibre alimentari;
  • colesterolo e salute del cuore: l’assunzione regolare di polpa di carruba può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL (quello “cattivo”) e aumentare l’HDL (quello “buono”), grazie all’azione sinergica delle fibre solubili e degli antiossidanti. Il meccanismo sembra essere duplice: da un lato, la carruba lega parte del colesterolo alimentare nel tratto intestinale, limitandone l’assorbimento e aumenta l’eliminazione del colesterolo biliare. Dall’altro, il suo contenuto di polifenoli favorisce un metabolismo lipidico più equilibrato;
  • aiuto contro il reflusso: alcuni integratori a base di farina di carruba vengono oggi usati come addensanti in formule pediatriche per neonati affetti da reflusso gastroesofageo. La carruba aiuta a rendere il latte più denso e meno incline alla risalita. È una soluzione non farmacologica che, in molti casi, si è rivelata utile e ben tollerata.

Proprietà delle carrube

La carruba è naturalmente priva di caffeina, a differenza del cacao, e contiene una quantità molto bassa di grassi (circa lo 0,3%): tutto ciò la rende appetibile a chi segue una dieta ipocalorica o ha bisogno di limitare l’assunzione di lipidi.

Per quanto riguarda le proprietà nutrizionali, dal punto di vista calorico 100 grammi di farina di carruba apportano circa 220-230 kcal (un valore sensibilmente inferiore rispetto al cioccolato).

Le carrube possiedono zuccheri naturali – soprattutto saccarosio e fruttosio – che le conferiscono un gusto dolce senza necessità di ulteriori dolcificanti: questa proprietà della carruba la rende ideale come base per preparazioni rivolte anche a bambini o persone sensibili agli zuccheri raffinati.

Oltre agli zuccheri naturali, la frutta del carrubo è ricca di:

  • fibre insolubili: utili per stimolare il transito intestinale e contrastare la stitichezza;
  • polifenoli: composti antiossidanti che aiutano a combattere lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare;
  • vitamine del gruppo b, calcio, potassio, magnesio e ferro in buone quantità.

L’indice glicemico della carruba è moderato, ma va comunque valutato caso per caso, soprattutto se si è affetti da diabete o si segue una dieta a basso indice glicemico, in quanto la quasi totalità di carboidrati presenti sono in forma di zuccheri solubili

Negli ultimi anni, la carruba è stata riscoperta anche per le sue proprietà curative, grazie alla combinazione di fibre, polifenoli e micronutrienti che la rendono utile per la salute dell’intestino, del cuore e perfino per la regolazione del colesterolo.

Carruba: le controindicazioni

Nonostante i numerosi benefici, è importante sapere che anche la carruba possiede delle controindicazioni.

Non è un alimento adatto a tutti e in alcuni casi può causare effetti indesiderati o interazioni.

Ecco chi dovrebbe fare attenzione nell’assunzione di carruba:

  • diabetici: anche se la carruba ha un indice glicemico moderato, il suo contenuto zuccherino non è trascurabile. L’assunzione in quantità abbondanti, soprattutto sotto forma di dolci o bevande, può incidere sulla glicemia;
  • persone con allergie o sensibilità: rari, ma documentati, i casi di allergia alla carruba, in particolare nei soggetti già sensibili a leguminose o arachidi;
  • neonati e lattanti: sebbene la carruba venga usata come addensante in alcuni latti formulati, l’uso “fai-da-te” è sconsigliato. meglio affidarsi sempre a prodotti validati e al consiglio di un pediatra;
  • chi assume farmaci: le fibre della carruba possono interferire con l’assorbimento di alcuni principi attivi, come quelli contenuti nei farmaci tiroidei o in certi antibiotici. Per sicurezza, si consiglia di assumere i medicinali almeno 2 ore prima o dopo l’ingestione di carruba.

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Un consumo eccessivo – soprattutto se non accompagnato da una sufficiente idratazione – può causare:

  • gonfiore;
  • flatulenza;
  • rallentamento del transito intestinale.

Questo vale in particolare per chi non è abituato a un elevato apporto di fibre nella dieta o nei soggetti sensibili ad alcuni carboidrati fermentescibili (FODMAP), come il fruttosio.

Formati e usi comuni della carruba

In commercio, la carruba si trova in diverse forme: la più nota è la farina di carruba, ottenuta dalla macinazione della polpa essiccata, ma esistono anche sciroppi, tavolette simili al cioccolato, infusi e integratori.

Nel settore alimentare viene impiegata:

  • come addensante naturale (indicata come E410 sulle etichette, cioè gomma di carruba);
  • nella produzione di dolci per intolleranti al cacao;
  • in alternativa allo zucchero per il suo potere dolcificante naturale.

Chi segue una dieta vegetale o ha bisogno di ridurre il consumo di latticini e cioccolato trova nella carruba un valido alleato, anche per la preparazione di bevande calde, dessert o prodotti da forno.Baccelli di carruba maturi appesi ai rami di un albero di carrubo, circondati da foglie verdi.

Non tutti sanno che anche i semi di carrube (chiamati anche semi di carruba, in modo intercambiabile) sono preziosi: da essi si ricava la gomma di carruba, un addensante naturale molto usato nell’industria alimentare con la sigla E410.

Ricchi di galattomannani, questi semi sono anche studiati per le loro potenzialità come fibre funzionali, utili al benessere intestinale.

Carruba e ambiente: un frutto anti spreco

Il carrubo è una pianta rustica, che cresce bene nei climi aridi e non richiede grandi quantità d’acqua. Questo lo rende una coltivazione sostenibile, adatta anche a territori difficili e poveri di risorse idriche.

In più, della carruba non si butta via quasi nulla: la polpa, i semi (da cui si ricava la gomma), perfino le foglie, possono essere riutilizzati. In un’epoca in cui la sostenibilità è più che mai centrale, un frutto come la carruba torna a far parlare di sé non solo per motivi salutistici, ma anche per il suo basso impatto ambientale.

Insomma, la carruba rappresenta una risorsa interessante, troppo spesso sottovalutata. Le sue proprietà la rendono utile in molteplici contesti, dalla dieta quotidiana alla gestione di piccoli disturbi intestinali, fino all’industria alimentare che cerca alternative più sane.

Si consiglia, come sempre, di inserirla nella propria alimentazione in modo graduale e previa consultazione di un medico o di un nutrizionista.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Maurizio Romano
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