Dieta e viaggi all'estero: come evitare squilibri intestinali senza rinunciare alla scoperta

Dr.ssa Beatrice Venturi | Biologa nutrizionista

Ultimo aggiornamento – 25 Giugno, 2025

due persone brindano con un cocktail su una spiaggia tropicale

Viaggiare è un'esperienza arricchente che ci permette di esplorare nuove culture, paesaggi e sapori. Tuttavia, per molti, l'idea di affrontare un viaggio all’estero si accompagna a una legittima preoccupazione: come mantenere il proprio equilibrio intestinale e nutrizionale lontano dalla routine quotidiana?

Le alterazioni delle abitudini alimentari, il contatto con patogeni sconosciuti e i cambiamenti climatici possono mettere a dura prova il nostro apparato digerente, portando a spiacevoli disturbi. L'obiettivo di questo articolo è fornire strategie concrete e basate su evidenze scientifiche per godersi il viaggio in serenità, senza ansie e senza rinunciare alle nuove scoperte culinarie.

Viaggi e salute intestinale

Il nostro intestino ospita un ecosistema complesso e dinamico, il microbiota intestinale, essenziale per la digestione, l'assorbimento dei nutrienti e la funzione immunitaria. Quando viaggiamo, questo delicato equilibrio può essere facilmente perturbato da diversi fattori:

  • variazioni dietetiche: l'introduzione di cibi insoliti, spezie diverse o modalità di preparazione a cui non siamo abituati può alterare la composizione del microbiota;
  • stress e fuso orario (jet lag): lo stress del viaggio e le alterazioni del ritmo circadiano possono influenzare negativamente la motilità intestinale;
  • contaminazione alimentare: l'esposizione a batteri, virus o parassiti presenti in cibi o acqua contaminati è una delle cause più comuni di diarrea del viaggiatore. Questi patogeni possono proliferare nell'intestino, causando infiammazione e malassorbimento;
  • cambiamenti ambientali: le diverse condizioni climatiche e igienico-sanitarie delle destinazioni possono ulteriormente contribuire a squilibri.

Strategie preventiva: probiotici, idratazione, enzimi digestivi e igiene alimentare

Per minimizzare il rischio di disturbi intestinali e mantenere uno stato di benessere durante il viaggio, è possibile adottare diverse strategie.

1. Il ruolo dei probiotici: un alleato per il microbiota

I probiotici sono microrganismi vivi e vitali che, se somministrati in quantità adeguate, conferiscono un beneficio alla salute dell'ospite. La loro azione è molteplice: competono con i patogeni per i siti di adesione e le risorse nutritive, producono sostanze antimicrobiche e modulano la risposta immunitaria intestinale.

  • Quando iniziare l'assunzione? È consigliabile iniziare l'assunzione di probiotici specifici (ad esempio, ceppi come Lactobacillus rhamnosus o Saccharomyces boulardii) almeno una settimana prima della partenza e continuare per tutta la durata del viaggio e qualche giorno dopo il rientro.
  • Quali scegliere? Non tutti i probiotici sono uguali. È fondamentale selezionare prodotti con ceppi ben studiati per la prevenzione della diarrea del viaggiatore.
  • Conservazione: Assicurati di conservare i probiotici secondo le istruzioni del produttore, soprattutto in climi caldi.

 2. L'importanza cruciale dell'idratazione

L'idratazione è un pilastro fondamentale della salute, ancor più quando si viaggia. La disidratazione può aggravare qualsiasi disturbo intestinale e compromettere il benessere generale.

  • acqua sicura: in molti Paesi, l'acqua del rubinetto non è potabile. Utilizza sempre acqua in bottiglia sigillata per bere, lavarti i denti e sciacquare la bocca. Evita il ghiaccio nelle bevande, poiché potrebbe essere preparato con acqua non sicura;
  • soluzioni reidratanti orali: in caso di diarrea lieve, le soluzioni reidratanti sono essenziali per reintegrare i liquidi e gli elettroliti persi, prevenendo la disidratazione. È consigliabile portarne alcune bustine con sé come parte del proprio kit medico da viaggio;
  • attenzione alle bevande: limita il consumo di bevande zuccherate o alcoliche, che possono irritare l'intestino e contribuire alla disidratazione.

3. Enzimi digestivi: un supporto per la digestione

Gli enzimi digestivi sono proteine che il nostro corpo produce per scomporre carboidrati, proteine e grassi in molecole più piccole, facilitandone l'assorbimento. Durante i viaggi, quando si introducono cibi nuovi o ricchi di grassi e spezie, l'apparato digestivo potrebbe essere sottoposto a uno stress maggiore.

Quando considerarli? L'integrazione con enzimi digestivi può essere utile per chi ha una digestione più lenta o per chi sa di dover affrontare pasti particolarmente complessi o insoliti. Possono aiutare a ridurre sintomi come gonfiore, pesantezza e maldigestione.

4. Prevenzione delle contaminazioni alimentari

La maggior parte degli episodi di diarrea del viaggiatore è causata dall'ingestione di cibo o acqua contaminati. 

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Adottare precauzioni igienico-alimentari rigorose è il metodo più efficace per prevenire queste infezioni.

  • consuma solo cibi che sono stati cotti completamente e serviti caldi, o che possono essere sbucciati personalmente (es. frutta);
  • evita cibi crudi o poco cotti: carne, pesce, frutti di mare crudi o poco cotti sono ad alto rischio. Anche verdure e insalate crude, se lavate con acqua contaminata, possono essere veicolo di patogeni;
  • igiene delle mani: lava frequentemente le mani con acqua e sapone, soprattutto prima di mangiare e dopo aver usato il bagno. Quando acqua e sapone non sono disponibili, utilizza un gel igienizzante per le mani a base alcolica (almeno 60% di alcol).

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Goditi il viaggio ascoltando il tuo corpo

L'obiettivo di queste strategie non è limitare l'esperienza di viaggio, ma potenziarla, permettendoti di godere appieno di ogni momento senza preoccupazioni superflue. La chiave è trovare un equilibrio tra la scoperta e l'ascolto del proprio corpo.

  • sperimenta con cautela: non aver paura di assaggiare nuovi sapori, ma fallo con intelligenza. Inizia con piccole porzioni di cibi nuovi per vedere come reagisce il tuo corpo;
  • rispettare i tuoi ritmi: i cambiamenti di fuso orario e di abitudini possono affaticare il tuo sistema digestivo. Cerca di mantenere orari dei pasti il più regolari possibile, anche con il fuso orario, per aiutare a regolare il tuo sistema digestivo. Evita di abbuffarti e cerca di non mangiare troppo vicino all'ora di dormire;
  • la dieta locale, con discernimento: molte cucine locali si basano su ingredienti freschi e preparazioni salutari. Impara a identificare i piatti più sicuri e goditi l'autenticità culinaria senza sentirti in dovere di provare tutto a ogni costo, specialmente se hai sensibilità alimentari preesistenti;
  • snack salutari "di scorta": porta con te snack nutrienti e sicuri come frutta secca, barrette proteiche o gallette. Saranno preziosi quando le opzioni alimentari sono limitate, evitando che tu debba ricorrere a scelte alimentari a rischio.
  • gestisci lo stress: il viaggio può essere stressante, e lo stress influisce direttamente sulla salute intestinale. Pratiche di rilassamento come la respirazione profonda o brevi passeggiate possono aiutare a mantenere la calma e favorire una migliore digestione.

Conclusione

Viaggiare all'estero non deve essere fonte di ansia per la salute intestinale. Con una preparazione adeguata, l'adozione di strategie preventive intelligenti e una buona consapevolezza dei rischi, è possibile esplorare il mondo in tutta serenità, gustando appieno le nuove esperienze senza compromettere il proprio benessere. 

Ricorda che un approccio proattivo e informato, unito alla capacità di ascoltare le esigenze del proprio corpo, è la chiave per un viaggio indimenticabile.

Dr.ssa Beatrice Venturi | Biologa nutrizionista
Scritto da Dr.ssa Beatrice Venturi | Biologa nutrizionista

Biologa nutrizionista, laureata con Lode in Scienza dell’alimentazione presso l’Università degli studi di Firenze. Ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori occupandosi in particolar modo del tumore al seno.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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