Spese veterinarie detraibili nella dichiarazione dei redditi: quali sono e come fare

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 14 Febbraio, 2025

Ragazza seduta davanti al PC col suo bassotto che controlla i documenti

Le spese veterinarie sono detraibili nella dichiarazione dei redditi, sia tramite il modello 730 che il Modello Redditi PF (Redditi Persone Fisiche).

Questo beneficio fiscale permette di abbassare l'importo totale delle tasse (imposta lorda) che si devono pagare allo Stato.

La detrazione è pari al 19% delle spese sostenute per la cura di animali da compagnia o utilizzati per attività sportive.

Ma si applica solo alla parte eccedente la franchigia di 129,11 euro e fino a un importo massimo di 550 euro di spesa annuale; di conseguenza, il rimborso massimo ottenibile è pari a circa 80 euro (79,97 euro).

Quali spese veterinarie si possono inserire nel 730 o nel Modello Unico (Modello Redditi Persone Fisiche)?

Le spese veterinarie che si possono inserire nel 730, dunque quelle ammesse alla detrazione, riguardano solo i costi legati alla salute degli animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per attività sportive.

Nel dettaglio, le spese detraibili sono:

  • prestazioni professionali del veterinario, come visite mediche e consulenze;
  • interventi chirurgici presso cliniche;
  • farmaci veterinari, sia prescritti dal veterinario che da banco (con o senza ricetta), purché acquistati presso farmacie o rivenditori autorizzati;
  • analisi di laboratorio come esami del sangue, esami diagnostici come radiografie, ecografie, TAC, risonanza magnetica;
  • vaccinazioni;
  • cure dentali;
  • trattamenti specifici (es: post-chirurgici per la riabilitazione motoria).

Non sono invece detraibili i costi relativi a:

  • mangimi o alimenti specifici;
  • integratori alimentari;
  • spese generiche non strettamente mediche (es. toelettatura);
  • animali destinati ad attività economiche (es. allevamenti) o al consumo alimentare.

Come si calcola la detrazione per le spese veterinarie sul 730?

La detrazione si applica sulla parte di spesa che supera una franchigia di 129,11 euro, fino a un massimo di 550 euro.

Dunque, esiste un limite per le spese veterinarie (a differenza delle spese mediche) e l'importo massimo detraibile viene calcolato come segue:

  • spesa massima detraibile: 550 euro;
  • franchigia: 129,11 euro;
  • importo su cui calcolare la detrazione: 550 euro - 129,11 euro = 420,89 euro;
  • detrazione massima ottenibile: 19% di 420,89 euro = circa 80 euro.

Ad esempio, se si sono sostenute spese veterinarie per un totale di 600 euro, la detrazione si calcolerà su 470,89 euro (600 - 129,11), e il 19% di questa somma è circa 89,47 euro; essendo l'importo massimo detraibile pari a 80 euro, questa sarà la detrazione effettiva. Se si è speso di meno, la stessa formula si applica alla cifra spesa.

Occorre sottolineare che questo calcolo si applica ad personam, con importi fissi, e non cambia in relazione al numero degli animali.

Reddito complessivo e spese veterinarie detraibili dal 730

La detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro.

La detrazione sulle spese veterinarie spetta alla persona che ha sostenuto la spesa, anche se non proprietario dell'animale, titolare di reddito complessivo annuo fino a 120.000 euro.


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Se il totale dei redditi guadagnati in un anno, come stipendi, pensioni, affitti, etc., è uguale o inferiore a 120.000 euro, è possibile usufruire per intero della detrazione fiscale per le spese veterinarie.

Oltre tale limite, la detrazione diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo di 240.000 euro.

Come scaricare spese veterinarie e la documentazione necessaria

Per beneficiare della detrazione fiscale sulle spese veterinarie, è indispensabile conservare la seguente documentazione:

  • fatture, ricevute e quietanze di pagamento: devono riportare il nome del proprietario dell'animale, la natura della prestazione effettuata, il nome del veterinario o della struttura sanitaria e l'importo pagato;
  • scontrini dei farmaci veterinari: devono indicare il codice fiscale del contribuente, oltre alla natura, qualità e quantità dei prodotti acquistati;
  • prova di pagamento tracciabile: è obbligatoria per tutte le spese sostenute presso strutture private non accreditate al Servizio Sanitario Nazionale. I pagamenti devono essere effettuati con mezzi tracciabili, come carte di credito, carte di debito, bancomat o bonifici bancari;
  • autocertificazione: in caso di richiesta da parte dell'Agenzia delle Entrate, potrebbe essere necessario presentare un'autocertificazione che attesti che l'animale è legalmente detenuto a scopo di compagnia o per attività sportive.

Non è invece necessario, come ha precisato Agenzia delle Entrate, conservare la prescrizione del veterinario.

Come pagare le spese veterinarie per la detrazione fiscale

Le spese veterinarie devono essere pagate con metodi tracciabili per poter essere detratte, salvo alcune eccezioni.

I metodi tracciabili sono obbligatori per:

  • prestazioni veterinarie presso strutture private non accreditate al Servizio Sanitario Nazionale (SSN): ad esempio, cliniche veterinarie private o veterinari liberi professionisti;
  • acquisto di farmaci veterinari presso rivenditori privati non accreditati al SSN: ad esempio, negozi di farmaci veterinari o farmacie private che non rientrano nel circuito accreditato;
  • analisi di laboratorio e trattamenti specifici presso strutture private non accreditate al SSN.

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In questi casi, il pagamento deve avvenire tramite:

  • bonifico bancario o postale;
  • carte di credito, debito o prepagate;
  • altri sistemi elettronici come PagoPA o MAV.

La tracciabilità viene dimostrata attraverso documentazione come ricevute bancarie, estratti conto, scontrini parlanti o annotazioni in fattura che confermano l'uso di un metodo tracciabile.

Dove si può pagare in contanti

Il pagamento in contanti è ammesso solo per:

  • farmaci veterinari acquistati in farmacia: lo scontrino parlante (che riporta il codice fiscale del contribuente e la natura del prodotto) è sufficiente per la detrazione, anche se il pagamento è stato effettuato in contanti;
  • prestazioni veterinarie presso strutture pubbliche o private accreditate al SSN: queste strutture sono soggette a controlli fiscali più rigorosi, quindi il pagamento in contanti non compromette il beneficio della detrazione.

Dove indicare le spese nella dichiarazione dei redditi

Vediamo dove è possibile segnare le spese:

  • nel modello 730: le spese vanno indicate nei righi da E08 a E10 con il codice 29; nel rigo 28 del prospetto di liquidazione (mod 730-3) viene riportata la detrazione di imposta;
  • nel modello redditi PF: le spese vanno indicate nei righi da RP8 a RP13 con il codice 29; nel quadro RN al rigo 13 viene riportata la detrazione di imposta.

Occorre, inoltre, sottolineare che i medici veterinari sono obbligati a trasmettere i dati delle spese veterinarie al Sistema Tessera Sanitaria (TS); questi dati vengono poi utilizzati dall'Agenzia delle Entrate per predisporre il modello 730 precompilato dei contribuenti.

Gli importi relativi potrebbero già essere presenti nel modello precompilato; in caso di errori o omissioni, i dati si possono correggere, si consiglia di controllarlo sempre e conservare scontrini, fatture e ricevute.

Cos'è il 730 precompilato

Il 730 precompilato è una dichiarazione dei redditi già compilata dall'Agenzia delle Entrate che raccoglie automaticamente i dati fiscali del contribuente dalle proprie banche dati; tra questi dati ci sono anche le spese veterinarie detraibili che l'Agenzia recupera dal Sistema Tessera Sanitaria.

È possibile accedere online al proprio Modello 730 precompilato, verificarne il contenuto e, se necessario, correggerlo o integrarlo prima di inviarlo.

Se non si vuole procedere in autonomia, è possibile rivolgersi a un commercialista o a un CAF – Centri di Assistenza Fiscale, o CAAF, Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale, gli uffici dove si è possibile chiedere assistenza per tutte le questioni fiscali.

Animali esclusi dalla detrazione

La detrazione per le spese veterinarie non è prevista nei seguenti casi:

  • animali utilizzati per attività commerciali o agricole: ad esempio, animali impiegati in allevamenti, aziende agricole o altre attività economiche;
  • animali destinati alla riproduzione o al consumo alimentare: come quelli allevati per la produzione di carne, latte, uova o altri prodotti alimentari.

Le agevolazioni sono riservate esclusivamente agli animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.

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Le spese veterinarie sono deducibili?

No, le spese veterinarie non sono deducibili. È importante conoscere la differenza tra spese deducibili e detraibili:

  • le spese deducibili vengono sottratte direttamente dal reddito imponibile, riducendo la base su cui si calcolano le imposte;
  • le spese detraibili riducono l'imposta lorda da pagare in una determinata percentuale.
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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