Il glaucoma nel gatto è una patologia oculare, spesso sottovalutata nelle fasi iniziali, che può compromettere in modo permanente la vista dell’animale.
Colpendo soprattutto l’occhio del gatto anziano, questa condizione comporta un aumento anomalo della pressione intraoculare e può essere causata da diversi fattori, tra cui infezioni, infiammazioni o traumi.
Comprendere come si manifesta il glaucoma e quali siano le opzioni di terapia disponibili consente di affrontare la malattia con maggiore consapevolezza e magari un pronto intervento, offrendo al proprio animale una migliore qualità della vita.
Cos'è il glaucoma nel gatto
Il glaucoma è una malattia progressiva dell’occhio che si verifica quando il fluido interno, chiamato umor acqueo, non riesce a defluire correttamente, accumulandosi all’interno del bulbo oculare.
Questo accumulo porta a un aumento della pressione intraoculare, che danneggia progressivamente il nervo ottico e la retina. Il glaucoma nel gatto può essere classificato in due forme:
- glaucoma primario: più raro, è spesso legato a una predisposizione genetica o a malformazioni anatomiche dell’apparato visivo;
- glaucoma secondario: decisamente più comune, deriva da altre patologie oculari come uveiti, lussazione del cristallino, neoplasie intraoculari o traumi.
Il glaucoma nel gatto può interessare uno o entrambi gli occhi e progredire in modo acuto o cronico. L’aumento della pressione intraoculare, se non trattato tempestivamente, può portare a cecità permanente.
Glaucoma nei gatti: sintomi da osservare
Identificare i sintomi del glaucoma nel gatto nelle prime fasi è fondamentale per contenere il danno. Purtroppo, i gatti tendono a mascherare il dolore, rendendo difficile una diagnosi precoce. Tuttavia, alcuni segnali possono indicare un aumento della pressione oculare:
- occhio opaco o velato: il tipico aspetto della cornea può diventare lattiginoso o azzurrognolo;
- dilatazione della pupilla: spesso fissa e non reattiva alla luce;
- dolore oculare: il gatto può mostrarsi irritabile, strofinare l’occhio contro superfici o tenerlo socchiuso;
- occhio gonfio: in particolare nella fase acuta, il bulbo oculare può apparire più sporgente del normale (esoftalmo);
- perdita della vista: l’animale può sbattere contro oggetti o mostrarsi disorientato;
- lacrimazione eccessiva o secrezioni: soprattutto in presenza di infezioni secondarie.
Nel caso del glaucoma nel gatto anziano, i sintomi possono essere più sfumati e scambiati per segni generali di invecchiamento.
È importante quindi monitorare con attenzione eventuali cambiamenti nel comportamento e nella reattività visiva dell’animale.
Diagnosi del glaucoma nel gatto
Per confermare la presenza di glaucoma è necessario rivolgersi a un veterinario, preferibilmente specializzato in oftalmologia. La diagnosi viene effettuata attraverso:
- tonometro: uno strumento che misura la pressione intraoculare, permettendo di rilevare aumenti anomali;
- esame oftalmologico completo: per valutare la condizione della retina, del nervo ottico e della camera anteriore dell’occhio;
- ecografia oculare: utile in caso di opacità della cornea che impedisce la visualizzazione interna dell’occhio.
Una diagnosi precoce può rallentare significativamente la progressione della malattia e preservare la funzione visiva residua.
Glaucoma felino: terapia e opzioni di trattamento
Il trattamento del glaucoma nel gatto dipende dalla causa sottostante, dalla gravità del danno e dallo stadio della malattia. La glaucoma gatto terapia ha l’obiettivo di ridurre la pressione intraoculare e preservare quanto più possibile la funzione visiva.
Di seguito le principali opzioni terapeutiche.
Terapia farmacologica
- colliri o pomate oftalmiche: contenenti principi attivi come il timololo, il dorzolamide o il latanoprost, che riducono la produzione di umor acqueo o ne facilitano il deflusso;
- farmaci sistemici: nei casi più gravi si possono utilizzare diuretici osmotici (come il mannitolo) o antinfiammatori per gestire il dolore e ridurre l’infiammazione, soprattutto nell’acuto.
La somministrazione di farmaci deve essere rigorosamente monitorata dal veterinario, poiché alcuni principi attivi possono avere effetti collaterali significativi.
Intervento chirurgico
In presenza di glaucoma avanzato o resistente alla terapia farmacologica, può essere necessario ricorrere alla chirurgia. Tra le opzioni più comuni:
- ciclocrioterapia o laser terapia: per ridurre la produzione di umor acqueo distruggendo parte dei corpi ciliari;
- enucleazione: rimozione chirurgica dell’occhio, indicata nei casi in cui la vista sia già persa e l’occhio rappresenti solo una fonte di dolore cronico.
Trattamento delle cause sottostanti
Nei casi di glaucoma secondario è essenziale intervenire sulla patologia primaria (uveite, neoplasia, trauma) per controllare efficacemente la pressione intraoculare.
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Glaucoma nel gatto anziano: attenzione e prevenzione
Con l’avanzare dell’età aumenta il rischio di sviluppare patologie oculari degenerative, incluso il glaucoma. Nei gatti anziani è quindi raccomandabile effettuare controlli oftalmologici periodici, soprattutto in presenza di patologie croniche o segni clinici sospetti.
Alcune misure preventive possono contribuire a preservare la salute oculare del gatto:
- monitorare eventuali segni di infiammazione o trauma all’occhio;
- trattare prontamente eventuali infezioni oculari;
- evitare l’uso di farmaci non prescritti che possano influenzare la pressione intraoculare;
- effettuare controlli veterinari regolari, in particolare dopo i 10 anni di età.
Prognosi e qualità della vita
La prognosi del glaucoma nel gatto dipende dalla tempestività dell’intervento e dalla risposta alle terapie. Nei casi in cui la malattia viene diagnosticata precocemente, è possibile mantenere una buona qualità della vita e, in alcuni casi, conservare parte della funzione visiva.
Tuttavia, in molte situazioni, il glaucoma conduce a una perdita irreversibile della vista. Nonostante ciò, i gatti ciechi possono adattarsi bene all’ambiente domestico, grazie agli altri sensi sviluppati.
Con alcune accortezze, come mantenere costanti le abitudini, evitare di spostare mobili e garantire un ambiente tranquillo, è possibile favorire l’autonomia dell’animale anche in assenza di vista.