Il tonno è uno degli alimenti più amati dai gatti, ma anche quello tra i più dibattuti perché solleva domande e dubbi su quanto sia davvero sicuro e privo di effetti collaterali per la loro salute.
Il tonno può contenere mercurio, una sostanza tossica che può danneggiare il cervello e i reni del gatto se mangiato troppo spesso. Quello in scatola per umani contiene sale e conservanti che non fanno bene ai gatti e possono causare problemi di salute.
Anche il tonno formulato per gatti non deve diventare la regola perché un pasto a base esclusiva di tonno non è bilanciato, è carente in vitamine importanti, come la B1, la E e la K, in minerali come il calcio, e in altri micronutrienti essenziali.
Il tonno ai gatti si può dare?
Sì, il tonno ai gatti si può dare, ma solo ogni tanto e con moderazione.
Ma non può diventare il pasto principale o essere dato in quantità superiori a quelle ritenute sane per le sue esigenze nutrizionali.
I gatti hanno bisogno di proteine nella loro dieta e il tonno ne è ottima fonte, ma oltre una certa dose, anche il tonno può diventare nocivo e creare problemi.
Tonno crudo
Il tonno crudo non è raccomandato a causa dell'alto rischio di contaminazione batterica e della possibile presenza di parassiti come le larve di tenie. Una dieta a base di pesce crudo può anche portare a una carenza di vitamina B1 (Tiamina) e vitamina E, che può causare problemi neurologici e infiammazioni dei grassi, (steatite) e dei muscoli (miopatia).
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Si può dare del tonno cotto e senza condimenti (senza burro, oli o spezie), una scelta più sicura rispetto al tonno crudo.
Tonno in scatola per umani
Il tonno, pur essendo una buona fonte di proteine di alta qualità, non è un alimento completo per il gatto.
Manca di diversi nutrienti essenziali, tra cui vitamina E, vitamina B1 (tiamina) e vitamina K, fondamentali per il buon funzionamento del sistema nervoso (B1), per la coagulazione del sangue (K) e per la protezione antiossidante (E). Può contenere troppo sale, oli vegetali o conservanti, non adatti al metabolismo felino.
Alto contenuto di mercurio nel tonno
Il tonno è ricco di mercurio, un metallo tossico che si accumula al suo interno. Grandi quantità di mercurio sono pericolose per i gatti e possono danneggiarne i reni fino a causare insufficienza renale.
Altri sintomi sono disturbi gastrointestinali con vomito e diarrea, o cambiamenti comportamentali come perdita di appetito, agitazione e depressione. È importante cercare assistenza veterinaria immediata se si sospetta un avvelenamento da mercurio.
C'è però da dire che la dose tossica acuta per i gatti è di 0.86 mg/kg/giorno per 15 giorni, mentre quella cronica richiede 46 µg/kg/giorno per 4 anni. Considerando che il tonno in scatola per umani contiene fino a 1 mg/kg di mercurio, un gatto di 4 kg dovrebbe mangiare 200 g di tonno al giorno per raggiungere la soglia di tossicità cronica.
È raro il rischio di avvelenamento da mercurio, che può portare a problemi neurologici come perdita di coordinazione, tremori, vertigini, debolezza muscolare e convulsioni.
Additivi nocivi
Non bisogna dare al gatto tonno in salamoia (acqua salata) o in olio di semi di girasole. La salamoia ha un alto contenuto di sodio che può portare a uno squilibrio elettrolitico, disidratazione e potenziali problemi renali o tossicità.
Il tonno in olio (come l'olio di semi di girasole) è difficile da digerire per i gatti e può causare vomito e diarrea.
Il tonno in scatola per gatti deve essere confezionato solo in acqua senza sale, né condimenti o additivi.
Allergie o intolleranze
Alcuni gatti possono avere un'allergia o intolleranza al pesce. I sintomi si manifestano attraverso la pelle pruriginosa, rossa, gonfia o piena di protuberanze, chiazze squamose o calve per la perdita di pelo, o con problemi gastrointestinali.
Abitudini alimentari scorrette
Troppo tonno può portare al rifiuto di altro cibo necessario per la dieta principale, finendo per causare carenze nutrizionali pericolose per la salute.
Il tonno per gatti
Il tonno formulato appositamente per gatti è molto diverso da quello confezionato per il consumo umano, ma anche se più adatto, non è sempre un alimento completo.
Proviene da pesci selezionati, lavorati seguendo criteri veterinari e controlli alimentari pensati per la salute felina; ha un contenuto ridotto di sale; non contiene conservanti nocivi e viene spesso arricchito con taurina, un amminoacido essenziale che il gatto non riesce a produrre da solo.
Una carenza di taurina può causare problemi gravi, come cardiomiopatia dilatativa, danni alla retina, e nei casi peggiori, cecità irreversibile.
Molti prodotti disponibili sul mercato sono alimenti complementari, pensati solo per accompagnare il pasto principale, non per sostituirlo. Anche il tonno specifico per gatti deve essere consumato con moderazione:
- solo in piccole quantità;
- una o due volte alla settimana;
- evitare di usarlo come unico alimento, anche se molto apprezzato dal gatto.
Se il prodotto è etichettato come "completo", può essere usato con più frequenza, ma va comunque alternato ad altre fonti proteiche e nutrienti per garantire un'alimentazione quanto più equilibrata possibile.
Benefici nutrizionali del tonno
Consumato in modo bilanciato e nelle giuste dosi, il tonno è un'ottima fonte proteica di alta qualità, con un profilo aminoacidico adatto alla specie felina:
- contiene acidi grassi Omega-3, in particolare EPA e DHA, utili per la salute cutanea, la lucidità del mantello, la funzione cerebrale e il sistema immunitario:
- è molto appetibile.
FAQ – Domande frequenti
Vediamo quali sono i dubbi più frequenti riguardo il tonno per gatti.
Si può dare il tonno al naturale al gatto?
Sì, il tonno al naturale può essere offerto ai gatti in piccole quantità e di tanto in tanto, purché sia specificamente formulato per felini e non contenga additivi per consumo umano. Ma non deve diventare un alimento principale della dieta.
Il tonno crudo è sicuro per i gatti?
No, il tonno crudo non è sicuro per i gatti perché presenta un rischio elevato di contaminazione batterica e può contenere uova di parassiti, come le larve di tenia. Una dieta a base di pesce crudo può portare a una carenza di Vitamina B1 (Tiamina), che può causare problemi neurologici. Meglio cuocerlo il tonno.
Il tonno per gatti è diverso dal tonno per consumo umano?
Sì, il tonno formulato per i gatti (presente in alcuni alimenti umidi per gatti) è diverso dal tonno per consumo umano. Il tonno per gatti è bilanciato con l'aggiunta di vitamine e minerali essenziali che mancano nel tonno per consumo umano.
Al contrario, il tonno per consumo umano, anche quello al naturale, non fornisce un profilo nutrizionale completo per i gatti e dovrebbe essere dato solo in piccole quantità e di rado.
Quanto tonno si può dare al gatto?
I veterinari consigliano dosi non superiori a una o due volte a settimana, come integrazione a una dieta già completa; di evitare di superare il 10% dell’apporto calorico settimanale complessivo; di scegliere tonno naturale, al vapore, privo di sale o aromi. Nel caso di gatti con patologie croniche (insufficienza renale, epatopatie, allergie alimentari), il consumo di tonno per il gatto dovrebbe essere discusso con il veterinario.
Perché i gatti amano il tonno?
La preferenza per il tonno ha basi sensoriali note, come suggerisce anche la ricerca medico-scientifica. Il gusto felino è ricettivo all'umami, il cosiddetto "quinto gusto", presente in alimenti ricchi di glutammato e inosinato, tipici della carne cotta e dei pesci come il tonno. Questa risposta gustativa intensa spiega perché molti gatti sviluppino una predilezione selettiva, a volte eccessiva, per il tonno. Alcuni diventano riluttanti ad accettare altri alimenti, soprattutto se meno saporiti.
Cosa fare se il mio gatto vuole mangiare solo tonno?
Quando un gatto rifiuta tutto il resto e mangia volentieri solo tonno, il problema è nell'abitudine alimentare che si è venuta a creare. Per cambiare la situazione, si deve ridurre gradualmente il tonno mescolandolo con cibo completo e introducendo alternative appetibili come pollo lesso o paté specifici. Se il comportamento alimentare non cambia, è bene confrontarsi con un veterinario.
In quali casi il tonno va evitato nella dieta del gatto?
Il tonno andrebbe evitato in quattro situazioni cliniche specifiche:
- insufficienza renale cronica: contiene troppo fosforo e proteine, che sovraccaricano i reni compromessi;
- allergie o intolleranze al pesce: può causare dermatiti, vomito o diarrea. Serve una dieta alternativa con proteine diverse;
- disturbi gastrointestinali cronici: può peggiorare l'infiammazione e causare squilibri, specialmente se in versione per umani;
I gattini possono mangiare il tonno?
I cuccioli di gatto hanno esigenze nutrizionali specifiche, ma piccole quantità di tonno formulato per gatti possono essere introdotte dopo lo svezzamento (8-12 settimane), sempre dietro supervisione del veterinario.