Il gatto vomita sangue? Ecco le possibili cause e i sintomi da osservare

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 13 Agosto, 2024

Veterinaria che si prende cura di un gatto

Il gatto vomita sangue per ragioni diverse che possono andare dalla presenza di lesioni alle irritazioni, alle infiammazioni degli organi coinvolti, dunque è importante sempre affidarsi al parere di un veterinario per comprenderne le cause.

A seconda dei segnali, può trattarsi di problemi più o meno seri. Feci scure, per esempio, possono essere il sintomo di una emorragia intestinale.

È importante osservare il colore delle feci dei gatti, perché possono svelare condizioni di salute sottostanti.

Ematemesi o emottisi?

È utile fare una distinzione tra due condizioni che possono essere confuse. 

"Ematemesi" è il termine medico che si riferisce alla presenza di sangue nel vomito del gatto.

Il sangue può assumere un colore rosso vivo o marrone scuro; variare da piccole striature a quantità più importanti; provenire dallo stomaco, dall'esofago, dall'intestino superiore, dalla bocca o dalle vie respiratorie.


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L'ematemesi nel gatto si verifica quando il sangue proviene dal tratto gastrointestinale superiore, che include l'esofago, lo stomaco e la parte iniziale dell'intestino tenue. Mentre l'emottisi indica l'espulsione di sangue attraverso la tosse, dunque proveniente dalle vie respiratorie. 

Un'altra distinzione è fondamentale per farsi una prima idea del problema: la distinzione tra due tipi di sangue nel vomito: sangue vivo e sangue digerito.

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Differenza tra sangue rosso vivo e sangue digerito nel vomito

Nel vomito del gatto, il sangue può presentarsi in due forme diverse:

  • in un colore rosso vivo, come spia di un sanguinamento recente o in corso nel tratto digestivo superiore, che può apparire come striature rosse o coaguli nel vomito;
  • in un colore molto più scuro, ovvero sangue digerito che ha subito il processo digestivo nello stomaco. originando da una zona più alta del tratto digestivo.

Cause del vomito nel sangue del gatto

Come premesso sono diverse le cause all'origine dell'emetemesi. Vediamole tutte.

Lesioni del tratto gastrointestinale superiore

Le lesioni al tratto gastrointestinale superiore sono tra le cause più frequenti di ematemesi nei gatti:

  • ulcere gastriche o duodenali causate da stress, farmaci o malattie sottostanti;
  • corpi estranei: l'ingestione di oggetti appuntiti o fili che possono danneggiare la mucosa gastrica;
  • tumori sia benigni che maligni possono provocare sanguinamento nel tratto digestivo;
  • gravi gastriti acute.

Infezioni e parassitosi

Alcune infezioni possono portare al vomito con sangue:

  • infezioni batteriche tra cui la salmonellosi, che possono irritare la mucosa gastrica;
  • infezioni virali, come il panleucopenia felina, ad esempio, che può causare gravi danni al tratto gastrointestinale;
  • parassiti intestinali che possono causare irritazione e sanguinamento.

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Avvelenamenti e ingestione di corpi estranei

L'ingestione di sostanze tossiche o oggetti pericolosi può provocare ematemesi:

  • rodenticidi: i veleni per topi possono causare gravi disturbi della coagulazione;
  • piante velenose e tossiche che possono irritare il tratto digestivo;
  • oggetti appuntiti che possono lacerare la mucosa gastrica o intestinale.

Malattie sistemiche  

Alcune condizioni che colpiscono l'intero organismo possono manifestarsi con vomito di sangue:

  • malattie renali spesso associate al vomito possono causare ulcere gastriche;
  • malattie epatiche possono alterare la coagulazione e causare sanguinamento gastrointestinale;
  • disturbi della coagulazione come l'emofilia, sebbene rara nei gatti.

Altre cause minori possono comprendere infiammazioni o lesioni alla bocca, come la gengivite.

Sintomi associati al vomito con sangue

Quando un gatto vomita sangue, è fondamentale osservare eventuali altri sintomi che possono accompagnare questo segnale di allarme. 

Infatti questi sintomi possono fornire indicazioni preziose sulla causa sottostante e sulla gravità della situazione.

Segnali da non sottovalutare

Alcuni sintomi associati al vomito con sangue nel gatto possono indicare condizioni gravi che richiedono un intervento veterinario immediato:

  • letargia: se il gatto appare più stanco o debole del solito potrebbe avere un problema serio;
  • perdita di appetito: se il gatto smette di mangiare, potrebbe essere il segnale di dolore o malessere;
  • perdita di peso rapida e inspiegabile che deve far sospettare condizioni di salute più serie;
  • diarrea: la presenza di sangue nelle feci o diarrea persistente può indicare un problema gastrointestinale;
  • dolore addominale: se il gatto mostra segni di dolore quando viene toccato sull'addome, potrebbe avere una condizione interna compromessa;
  • disidratazione: gengive secche o appiccicose e occhi infossati sono sintomi evidenti di disidratazione.

Altri sintomi che possono accompagnare l'ematemesi

È bene prestare attenzione ad altri segnali. Ad esempio, osservare se il gatto produce molta saliva prima di vomitare. Se compaiono anche tosse o starnuti, che possono indicare infezioni o problemi respiratori.

Da notare anche eventuali cambiamenti nel comportamento del gatto. Il comportamento irrequieto o ansioso improvviso potrebbe dipendere dalle sue condizioni di salute.

La presenza di sangue nelle urine può essere spia di problemi sistemici o coagulativi. Infine, gengive pallide o bianche possono essere segno di grave anemia che può derivare da una perdita di sangue interna.

Diagnosi dell'ematemesi felina

La diagnosi accurata dell'ematemesi nel gatto richiede una combinazione di metodi diagnostici per determinare la causa sottostante del vomito con sangue. 

Esame clinico e anamnesi

Il primo passo nella diagnosi è un esame clinico approfondito e la raccolta di un'anamnesi dettagliata:

  • esame fisico completo: il veterinario valuta le condizioni generali del gatto;
  • anamnesi dettagliata: si indaga sulla durata e frequenza del vomito, sull'aspetto del sangue (rosso vivo o digerito), su eventuali cambiamenti nella dieta o nell'ambiente, e su altri sintomi associati;
  • valutazione dello stato di idratazione: essenziale per determinare la gravità della condizione e la necessità di terapie di supporto immediate.

Esami di laboratorio

Gli esami di laboratorio sono fondamentali per valutare lo stato di salute generale del gatto e identificare possibili cause dell'ematemesi:

  • emocromo completo per valutare l'anemia, le infezioni o i disturbi della coagulazione;
  • profilo biochimico per controllare la funzionalità degli organi, in particolare fegato e reni;
  • analisi delle urine per escludere infezioni del tratto urinario o malattie renali;
  • test di coagulazione per identificare eventuali disturbi della coagulazione che potrebbero causare sanguinamento gastrointestinale;
  • esame delle feci per rilevare la presenza di parassiti o sangue occulto.

Diagnostica per immagini

Le tecniche di diagnostica per immagini forniscono informazioni sulla struttura e la funzione degli organi interni:

  • radiografia addominale può rivelare corpi estranei, masse o anomalie degli organi;
  • ecografia addominale permette una valutazione dettagliata degli organi addominali, inclusi stomaco e intestino, e può identificare ulcere, tumori o infiammazioni;
  • endoscopia consente la visualizzazione diretta dell'interno dell'esofago, dello stomaco e del duodeno, con la possibilità di effettuare biopsie;
  • tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM): in casi complessi, queste tecniche avanzate possono fornire immagini dettagliate di tutto l'addome.

Trattamenti per gatto che vomita sangue

Il trattamento del vomito con sangue nel gatto varia a seconda della causa sottostante. Una volta appurata la natura del problema, il veterinario potrà somministrare il trattamento più appropriato.

Ulcere gastrointestinali

Le ulcere nel tratto gastrointestinale possono essere causate da farmaci, infezioni, parassiti o ingestione di corpi estranei. 

Il trattamento può consistere nell'assunzione di farmaci antiulcera, come inibitori della pompa protonica o antagonisti dei recettori H2 per ridurre la produzione di acido gastrico; sucralfato e antibiotici, nel caso in cui l'ulcera fosse causata da infezioni batteriche.

È anche opportuno adottare una dieta mirata con alimenti facilmente digeribili e a basso contenuto di grassi per ridurre l'irritazione gastrica.

Avvelenamento da rodenticidi

L'ingestione di rodenticidi può causare gravi disturbi della coagulazione e sanguinamento gastrointestinale. 

In questo caso, il trattamento consigliato consiste nell'assunzione di vitamina K1 somministrata per contrastare gli effetti anticoagulanti del veleno.

Possono essere necessarie delle trasfusioni di sangue in caso di grave perdita di sangue o terapie per endovena per mantenere l'idratazione e la pressione sanguigna.

Parassiti intestinali

L'infestazione da parassiti può causare irritazione e sanguinamento. Il trattamento prevede antiparassitari, ovvero farmaci specifici per eliminare i parassiti intestinali; sverminazione periodica per prevenire future infestazioni.

Tumori

I tumori nel tratto gastrointestinale possono essere benigni o maligni e richiedono un intervento chirurgico, per rimuovere il tumore, quando possibile; chemioterapia, nei casi di tumori maligni.

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Malattie sistemiche

Le malattie sistemiche come insufficienza renale o epatica possono causare ematemesi.

In questi casi, il trattamento consiste in terapie specifiche per la malattia renale o epatica e in medicinali che proteggono la mucosa gastrica e riducono il rischio di ulcere.

Ingestione di corpi estranei

Se il gatto ha ingerito un corpo estraneo, il trattamento può variare e basarsi su interventi di endoscopia per rimuovere il corpo estraneo; chirurgia in caso non sia sufficiente l'endoscopia.

Disturbi della coagulazione

I disturbi della coagulazione possono causare sanguinamento gastrointestinale. 

Il trattamento può richiedere farmaci emostatici per migliorare la coagulazione del sangue; trasfusioni di sangue o di componenti specifici come il plasma.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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