Come disinfettare una ferita del gatto? Consigli pratici su cosa fare e cosa evitare

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 09 Luglio, 2025

Una persona e un gatto soriano arancione giocano, con il gatto che alza la zampa verso la mano.

Cosa fare quando il gatto ha una ferita, piccola o estesa, in qualsiasi area del corpo? Vediamo quali sono i primi interventi e le azioni utili che si possono fare a casa, a primo impatto, quale disinfettante usare per pulire la ferita, cosa non fare, e quando è necessario chiedere l'intervento del veterinario.

Quali sono i tipi di ferite nei gatti?

Le ferite nei gatti possono avere caratteristiche molto diverse a seconda della causa e della zona coinvolta:

  • ferite superficiali, come graffi e abrasioni;
  • ferite da morso, tagli netti, lesioni lacero-contuse;
  • ferite puntiformi, spesso difficili da individuare subito;
  • ferite autoindotte dal grattarsi convulso del gatto, come nei casi di dermatiti o infestazione da parassiti, come pulci o acari. 

Quali aspetti possono assumere le ferite dei gatti?

Le ferite possono assumere aspetti diversi a seconda del tipo:

  • sanguinamento o essudato visibile;
  • edema e arrossamento nella zona lesa;
  • formazione di croste, a volte accompagnate da pus;
  • zone di tessuto necrotico o scolorito;
  • ispessimento cutaneo nei casi di infiammazione prolungata;
  • alcune possono essere visibilmente infette, con pus o tessuto necrotico.

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Come reagisce il gatto alla ferita?

Quando un gatto si ferisce, ha delle reazioni di cui ci si può accorgere osservandone i comportamenti:

  • lecca con insistenza la ferita (un comportamento istintivo, ma controproducente, la saliva contiene batteri);
  • evita il contatto o diventa irritabile e aggressivo se si cerca di toccarlo;
  • può nascondersi o essere meno attivo;
  • in alcuni casi, zoppica o protegge la parte colpita.

Quando e come disinfettare la ferita di un gatto?

È opportuno distinguere tra ferite lievi (piccoli graffi o abrasioni) e ferite gravi (profonde, estese o infette).

Cosa fare in caso di ferite più gravi

Se la ferita sanguina in modo copioso, la prima cosa da fare è fermare l'emorragia:

  • applicare pressione diretta con una garza sterile o con un panno pulito;
  • se possibile, sollevare l'area sopra il livello del cuore;
  • non applicare disinfettanti, creme o unguenti senza indicazione veterinaria;
  • portare il gatto dal veterinario il prima possibile.

Cosa fare in caso di ferite lievi

Se la ferita è lieve, si può pulire con acqua tiepida o soluzione salina che non irrita la pelle e rimuove sporco e batteri. Ma è bene evitare prodotti a base di alcol o pressione diretta sulla ferita.

Guida rapida su come disinfettare una ferita del gatto passo passo a casa

La disinfezione di una ferita nel gatto si può fare in sicurezza anche a casa, se si rispettano alcuni semplici accorgimenti.

Ecco i passaggi pratici da seguire:

  • preparare l'ambiente: usare un asciugamano per tenere fermo il gatto, se necessario;
  • lavarsi le mani e indossare dei classici guanti in lattice;
  • controllare la ferita per valutarne profondità, sanguinamento e presenza di corpi estranei;
  • pulire usando acqua calda o soluzione salina con una garza sterile;
  • tamponare ma senza strofinare;
  • asciugare e coprire solo se necessario con una benda leggera.

È bene contattare il veterinario per valutare se servono antibiotici o ulteriori cure.

Quando e perché una ferita va lasciata aperta?

Non tutte le ferite devono essere chiuse. Alcune, se contaminate o in punti difficili da bendare, guariscono meglio se lasciate aperte, ma sono cose che vanno esaminate sotto controllo veterinario).

Questo accade quando:

  • c'è il rischio di infezione profonda (es. morso);
  • la ferita è già infetta o molto contaminata;
  • è presente tessuto morto che deve essere rimosso.

Un gatto soriano con una zampa fasciata viene esaminato da un veterinario con lo stetoscopio.

In questi casi, il veterinario può intervenire con alcuni rimedi:

  • curettage chirurgico;
  • antibiotici orali o iniettabili;
  • drenaggi temporanei.

Curettage chirurgico è un termine medico che indica la rimozione del tessuto danneggiato, morto o infetto da una ferita. Nei gatti, viene eseguito da un veterinario in anestesia quando la lesione è contaminata o cronicizzata.

Serve a ripulire l'area e favorire una guarigione corretta, evitando che il tessuto compromesso ostacoli la rigenerazione cellulare o causi infezioni.

Perché e come impedire al gatto di leccarsi la ferita?

Il continuo leccare la ferita può comprometterne la guarigione perché la saliva del gatto contiene microrganismi che possono introdurre nuovi batteri nella lesione, provocare infezioni e ritardare la chiusura dei tessuti.

Inoltre, il contatto ripetuto della lingua può riaprire i margini della ferita già cicatrizzata.

Come risolvere? 

  • collare elisabettiano ("cono");
  • magliette o body protettivi (ad esempio una vecchia t-shirt adattata o una guaina specifica acquistabile in farmacia veterinaria);
  • bendaggi leggeri, se approvati dal veterinario.

Come pulire e cambiare le bende

Il veterinario condivide sempre le indicazioni per prendersi cura della ferita del gatto una volta a casa. In linea di massima gli accorgimenti sono pochi:

  • pulire la ferita una volta al giorno;
  • cambiare le bende ogni 24\48 ore, o più spesso se si sporcano;
  • osservare colore, odore, consistenza del liquido.

Per evitare complicazioni è bene segnalare al veterinario eventuali drenaggi verdastri, gialli o sanguinolenti persistenti.

Cura delle ferite post-operatorie

Un paragrafo a parte lo dedichiamo alla cura delle ferite post-operatorie. In questo caso vanno seguite con scrupolo le istruzioni del veterinario su come gestire la ferita. Valgono anche qui linee guida generali come:

  • mantenere la zona asciutta e pulita;
  • evitare che il gatto si lecchi o si gratti;
  • controllare ogni giorno che non compaiano segni di infezione, come rossore, gonfiore o secrezioni;
  • se la ferita è coperta da una benda, cambiarla solo secondo le indicazioni del veterinario.

FAQ – Domande frequenti

Quando è il caso di rivolgersi subito al veterinario nel caso di una ferita del gatto?

È sempre il caso di rivolgersi al veterinario senza indugi, la valutazione delle ferite non è semplice.

È possibile usare farmaci o antibiotici per curare la ferita del gatto?  

No, antibiotici orali o topici devono essere prescritti solo dal veterinario. L'automedicazione nei gatti può essere pericolosa.

Si può usare acqua ossigenata per disinfettare la ferita del gatto? 

L'acqua ossigenata può essere utilizzata in casi specifici, ma solo su indicazione del veterinario e in soluzione molto diluita.

Meglio pulire la ferita con una soluzione fisiologica o con prodotti specifici consigliati dal veterinario.

È sempre necessario coprire la ferita del gatto? 

No, non è sempre necessario coprire la ferita e in alcuni casi può addirittura ostacolare la guarigione, perché la pelle ha bisogno di respirare.

Se però il gatto si lecca con insistenza, rischiando di causare infezioni, si può coprire la parte interessata dalla lesione con una garza sterile e traspirante, ma sempre sotto indicazione del veterinario.

Una ferita piccola può diventare pericolosa?

Sì, se si infetta o viene trascurata anche una ferita apparentemente piccola può diventare pericolosa. I gatti sono molto sensibili alle infezioni e alcune ferite, soprattutto quelle da morso o graffio, possono peggiorare rapidamente.

È necessario monitorare sempre la ferita per individuare eventuali segni di rossore, gonfiore, pus o dolore, e consultare il veterinario se si notano cambiamenti.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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