Sopravvivenza con tumore alla mammella del cane

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 18 Giugno, 2025

Veterinaria osculta un cane

Il tumore mammario è una delle neoplasie più comuni nelle cagnoline non sterilizzate. Le probabilità di sopravvivenza dipendono da diverse variabili cliniche.

Indubbiamente, una diagnosi precoce e un intervento mirato restano i fattori determinanti per migliorare le prospettive di sopravvivenza del cane.

In circa la metà dei casi si tratta di tumori benigni che non si diffondono e che possono essere rimossi chirurgicamente, senza conseguenze per la salute a lungo termine.  Anche in presenza di un tumore maligno localizzato, la massa tumorale può essere rimossa completamente con un intervento chirurgico che permette al cane di vivere a medio\lungo termine senza recidive.

Quando invece il tumore è già diffuso, o presenta caratteristiche più aggressive, le possibilità terapeutiche si riducono e l'aspettativa di vita può risultare compromessa.

Cosa determina la sopravvivenza con tumore mammario nel cane?

Quando il tumore è benigno, l'asportazione chirurgica completa è un trattamento risolutivo, senza ripercussioni sulla qualità o sull'aspettativa di vita.

Quando il tumore mammario nel cane è maligno ma ancora localizzato e non diffuso, di piccole dimensioni e viene rimosso completamente durante l'intervento (senza lasciare cellule tumorali ai bordi del tessuto asportato), la situazione è positiva.

La prognosi è ancora più favorevole se i linfonodi vicini non risultano coinvolti e non ci sono segni che il tumore sia entrato nei vasi sanguigni o linfatici.
 
In molti di questi casi, il cane può vivere per anni dopo l'intervento, senza recidive.

La situazione cambia quando il tumore è di grandi dimensioni e più aggressivo o ha già dato origine a metastasi a distanza.

In questi casi, la prognosi tende a peggiorare. Le alternative terapeutiche, seppur disponibili, hanno una finalità più contenitiva che risolutiva.

i parametri da valutare per prevedere l'evoluzione del tumore mammario sono:

La possibilità di guarigione o di sopravvivenza dipende da diversi aspetti legati al tipo di tumore, alla sua diffusione e all'esito dell’intervento chirurgico.

La valutazione della prognosi si basa su una serie di parametri clinici e istologici che permettono di stimare l'evoluzione della malattia nel tempo.

Alcuni di questi fattori hanno un impatto diretto sulla sopravvivenza, altri aggiungono informazioni per definire il rischio di recidiva o metastasi.
 
 L'analisi combinata di questi elementi determina il percorso terapeutico e lascia delineare un quadro più chiaro e preciso sulle prospettive di sopravvivenza del cane, a medio e lungo termine.

I fattori che incidono sulla prognosi:

  • dimensione del tumore al momento della diagnosi;
  • tipo istologico e il grado di differenziazione cellulare;
  • coinvolgimento dei linfonodi regionali o di organi interni;
  • presenza di invasione linfovascolare (le cellule tumorali sono entrate nei vasi linfatici o sanguigni vicini al tumore, dunque aumenta il rischio che il tumore si diffonda ad altri organi);
  • margini chirurgici (indica se dopo l'intervento il tumore è stato rimosso completamente. Se ai bordi del tessuto prelevato non ci sono più cellule tumorali, i margini sono "negativi" (e la prognosi è migliore).
     Se invece restano cellule tumorali ai bordi, i margini sono "positivi" con un rischio più alto di recidiva;
  • indice di proliferazione (misura quanto velocemente si stanno moltiplicando le cellule tumorali. Un valore alto indica un tumore più aggressivo che cresce e si diffonde più rapidamente;
  • tempo trascorso dalla comparsa clinica alla diagnosi.
  • Altre patologie in corso

Anche la risposta alla terapia adiuvante (chemioterapia e, in rari casi, radioterapia) può influenzare il decorso clinico, soprattutto nelle forme avanzate o infiammatorie.

Tipi di tumore mammario nel cane 

I tumori mammari nel cane possono avere caratteristiche molto diverse tra loro. Si distinguono in base al tipo di cellule, al tessuto coinvolto e al modo in cui si comportano nel tempo.

La maggior parte è benigna o curabile, soprattutto se scoperta in fase iniziale. Solo alcuni tumori maligni crescono in modo aggressivo e possono mettere a rischio la vita del cane.

Tumori benigni

I tumori benigni non si diffondono ad altri organi e, nella maggior parte dei casi, possono essere rimossi chirurgicamente con buon esito.
 
Tra i più comuni:

  • adenomi: comprendono forme semplici, complesse, basaloidali e mioepiteliali. Gli adenomi complessi sono particolarmente frequenti;
  • fibroadenomi (o tumori misti benigni): possono essere a bassa o alta cellularità, e assumere un aspetto pericanaliculare o intracanaliculare;
  • tumori misti benigni: composti da una miscela di tessuto ghiandolare, osseo, cartilagineo, adiposo e fibroso;
  • papillomi duttali: meno frequenti, ma presenti in alcune diagnosi;
  • tumori benigni dei tessuti molli: anche lesioni come lipomi ed emangiomi, localizzati nel contesto della catena mammaria.

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Vediamo ora, nel prossimo paragrafo, come si struttura la suddivisione dei tumori maligni.

Tumori maligni

I tumori maligni possono crescere rapidamente, infiltrare i tessuti circostanti e metastatizzare a distanza.
 
Vediamo ora le forme più tipiche di tumori.

Carcinomi (o adenocarcinomi)

i carcinomi si suddividono in:

  • non infiltranti (in situ);
  • complessi o semplici, con sottotipi come: tubulopapillare, solido, anaplastico (caratterizzato da cellule pleomorfe e scarsamente differenziate);
  • carcinoma infiammatorio: una delle forme più aggressive, a crescita rapida e con potenziale estensione cutanea. Può apparire come un nodulo arrossato, caldo, e può accompagnarsi a dolore e infiammazione evidente.

Sarcomi 

I Sarcomi, che sono meno frequenti, comprendono:

  • fibrosarcoma;
  • osteosarcoma;
  • mioepitelioma maligno;
  • osteocondrosarcoma o forme miste più complesse come il fibrolipoosteocondrosarcoma.

Carcinosarcomi

I Carcinosarcomi sono tumori maligni misti che combinano componenti epiteliali e mesenchimali.

Trasformazione maligna in tumori benigni

In alcuni casi, carcinomi o sarcomi possono insorgere su una base precedentemente benigna, attuando dunque una trasformazione.

Lesioni mammarie non neoplastiche

Oltre ai tumori veri e propri, esistono condizioni mammarie considerate preneoplastiche o reattive, che possono precedere lo sviluppo di un tumore:

  • iperplasia duttale e lobulare: l'iperplasia lobulare non infiammatoria è frequente, si presenta come noduli o aree focali e può essere considerata una condizione a rischio aumentato. La variante infiammatoria è meno comune;
  • cisti mammarie: possono essere papillari o non papillari;
  • ectasia duttale: dilatazione dei dotti mammari, osservabile in alcune condizioni benigne;
  • fibrosi focale (o fibrosclerosi): comune nelle cagnoline anziane, non sempre associata a tumori;
  • ginecomastia: forma rara riscontrata nei maschi affetti da squilibri ormonali, legati a tumori testicolari estrogeno secernenti.

Aspetti clinici

A livello clinico, i tumori mammari si presentano come noduli singoli o multipli localizzati lungo la linea mammaria. Le masse possono essere mobili o fisse, di consistenza variabile, e talvolta associate a ulcerazione cutanea, infiammazione o secrezioni anomale. La presenza di crescita rapida, adesione ai tessuti profondi e alterazioni della pelle sovrastante lasciano sospettare una natura maligna.

Diagnosi 

Per sapere con certezza che tipo di tumore mammario ha il cane, è necessario analizzare il tessuto rimosso durante l'intervento.

L'agoaspirato può essere utile nella fase iniziale, ma non basta per distinguere in modo affidabile tra tumore benigno e maligno.

La biopsia chirurgica permette di ottenere un campione più ampio, che viene esaminato al microscopio.
 
L'analisi istologica serve per capire la natura del tumore, la sua aggressività, la velocità di crescita e l'eventuale presenza di invasione nei vasi o nei tessuti vicini. Questa tecnica rimane il gold standard.

Queste informazioni aiutano a definire il piano terapeutico e a stimare le prospettive a lungo termine.
 Senza un esame completo, si rischia di sottovalutare tumori inizialmente poco evidenti ma biologicamente attivi.

Cause del tumore mammario nel cane

Le cause precise del tumore mammario nei cani non sono ancora del tutto chiare. Non tutti i noduli mammari sono cancerosi. Buona parte è benigna e non comporta un rischio per la vita dell'animale. Sono stati identificati diversi possibili fattori di rischio oltre all'età avanzata. 

Vediamo quali sono:

  • Gli ormoni sessuali: Il ruolo principale è attribuito agli ormoni sessuali, progesterone ed estrogeni. Questa sostanza stimola alcuni fattori di crescita che favoriscono la moltiplicazione delle cellule mammarie, aumentando la probabilità che si sviluppino alterazioni nel tempo. La sterilizzazione precoce si è dimostrata un intervento efficace per ridurre questo rischio. Se eseguita tra primo e secondo e tra secondo e terzo calore la probabilità di sviluppare un tipo (non tutti) tumore mammario è molto bassa.
  • Obesità: anche l'obesità, soprattutto se presente già in giovane età, è stata associata a un rischio maggiore. Un eccesso di tessuto adiposo può alterare l'assetto ormonale e causare la crescita anomala delle cellule mammarie.

Le razze canine più esposte e quelle meno

Alcune razze sembrano avere un rischio leggermente più elevato, anche se non esistono conferme definitive su una predisposizione genetica.

Veterinaria accarezza un cane nello studio medico
 Tra le razze considerate a basso rischio: Boxer e Chihuahua. Più a rischio sono Barboncini, English Spaniel, English Setter, Yorkshire Terrier, Dachshund e Pastori Tedeschi.

Sintomi del tumore mammario nel cane

Il segno clinico più frequente è la presenza di uno o più noduli duri palpabili lungo la catena mammaria. Le masse possono svilupparsi in una qualsiasi delle otto ghiandole, presentandosi come formazioni singole o multiple, rotonde, ovali, discoidali o con contorni poco definiti.

Le dimensioni variano da pochi millimetri fino a 20 centimetri, e la consistenza può andare da morbida a dura, passando per forme sode o fibrose.

I tumori benigni e quelli maligni appaiono simili nella fase iniziale, difficili da distinguere clinicamente solo attraverso la palpazione.

Alcune caratteristiche possono suggerire con maggiore probabilità una natura maligna.
 
Tra queste:

  • crescita rapida del nodulo;
  • aumento progressivo delle dimensioni;
  • adesione ai tessuti circostanti (pelle o muscolo), con ridotta mobilità;
  • ulcerazione della pelle sovrastante;
  • secrezioni anomale dal capezzolo, talvolta con striature ematiche

In alcuni casi, lesioni benigne e maligne possono coesistere nella stessa ghiandola o in ghiandole adiacenti.
È quindi fondamentale considerare l'insieme dei segni clinici e non basarsi su un solo parametro.

Il carcinoma infiammatorio: una forma clinica specifica

Tra le forme più aggressive rientra il carcinoma infiammatorio, caratterizzato da un esordio rapido e sintomi distintivi. In questa variante, l'area coinvolta appare gonfia, dolente, calda al tatto e visibilmente arrossata.
Il tumore può crescere in modo diffuso, senza formare un nodulo definito, e tende a coinvolgere più ghiandole contemporaneamente.
 
È comune riscontrare un gonfiore nell'area interessata zona (edema periferico), causato da una ostruzione dei vasi linfatici. A volte il tumore può estendersi anche alla pelle. La progressione è rapida e accompagnata da dolore.

Altri sintomi: quando il tumore si diffonde

Con l'avanzare della malattia, soprattutto in presenza di metastasi, possono manifestarsi sintomi generali come:

  • perdita di peso;
  • calo dell'appetito;
  • letargia o debolezza;
  • difficoltà respiratorie o tosse (se sono coinvolti i polmoni)

Durante la visita, il veterinario controlla anche i linfonodi vicini (soprattutto sotto le ascelle e vicino all'inguine).
Se sono gonfi o duri, può essere un segno che il tumore si è già diffuso.

Trattamento del tumore mammario nel cane

Il trattamento più utilizzato per il tumore mammario nel cane è l'asportazione chirurgica della massa.
Quando il tumore è unico, di piccole dimensioni e non si è diffuso, la chirurgia può essere risolutiva. In questi casi, non servono altre terapie.

L'intervento può variare a seconda di dove si trova il tumore, di quanto è grande e se ci sono più noduli.
A volte viene rimossa solo una parte della catena mammaria, altre volte tutta la zona interessata.
Se la cagnolina non è sterilizzata, il più delle volte si consiglia di eseguire la sterilizzazione (ovariectomia/ovarioisterectomia) durante l'intervento.

In presenza di tumori più aggressivi o già diffusi, può essere utile aggiungere altri trattamenti:

  • chemioterapia: usata soprattutto dopo l'intervento, nei casi in cui il tumore ha un comportamento più aggressivo. Viene somministrata per via endovenosa o in compresse e, nella maggior parte dei cani, è ben tollerata;
  • farmaci come antinfiammatori o alcune terapie ormonali possono aiutare a ridurre dolore e infiammazione;
  • radioterapia: utilizzata raramente, solo in casi molto specifici;

è opportuno specificare che la chirurgia non è indicata per tutte le forme tumorali. Nel carcinoma infiammatorio, ad esempio, l'intervento non è raccomandato, perché la malattia è già molto diffusa nei tessuti.

Prima dell'operazione, il veterinario valuta le condizioni di salute del cane con esami del sangue, radiografie e un'ecografia per capire se ci sono metastasi. La diagnosi definitiva del tipo di tumore arriva solo dopo l'analisi del tessuto rimosso durante l'intervento.

Ma esistono terapie avanzate per i tumori più aggressivi?

Attualmente, la chirurgia e la chemioterapia sono le terapie principali per il tumore mammario nel cane. Alcuni studi stanno sperimentando terapie mirate (come farmaci contro specifiche proteine, ad esempio HER2) e immunoterapie, così come l'uso di nanoparticelle per rendere i farmaci più efficaci e sicuri. Queste terapie sono ancora in fase di ricerca. 


FAQ – Domande Frequenti

Vediamo ora quali sono i dubbi più ricorrenti riguardo il tumore alla mammella del cane.

Cos'è il tumore mammario nel cane?

Il tumore mammario nel cane è una crescita anomala del tessuto delle ghiandole mammarie. Può essere benigno (non canceroso) o maligno (canceroso). È molto comune nelle femmine non sterilizzate e raro nei maschi.

Quali sono i sintomi del tumore mammario nel cane?

Il sintomo principale è la presenza di uno o più noduli sotto la pelle, vicino ai capezzoli. Altri segnali possibili sono il gonfiore o dolore alle mammelle, ulcerazioni sulla pelle, secrezioni anomale dai capezzoli, perdita di peso, stanchezza o difficoltà respiratorie nei casi avanzati. Al tatto, i noduli possono essere duri o aderenti ai tessuti.

Quali sono i fattori di rischio per il tumore mammario nel cane? 

Il rischio aumenta con l'età e gli ormoni sessuali, soprattutto progesterone ma vi sono basi anche genetiche e altre che si devono ancora scoprire. . Anche l'obesità in giovane età può aumentare il rischio.

Quanti tipi di tumore mammario esistono nel cane? 

Nel cane esistono forme benigne, come adenomi, fibroadenomi e tumori misti benigni, e forme maligne, come carcinomi, sarcomi e carcinoma infiammatorio. Circa la metà dei tumori mammari nei cani è benigna.

Come si diagnostica il tumore mammario nel cane? 

Si inizia con la palpazione delle mammelle da parte del veterinario. Poi si eseguono radiografie, ecografie, esami del sangue e delle urine. La diagnosi certa arriva con l'esame istologico del tessuto rimosso durante l'intervento. L'agoaspirato, da solo, non è sempre sufficiente per distinguere tra tumore benigno e maligno.

Quanto può sopravvivere il cane con un tumore mammario?

Dipende dal tipo di tumore, dalle sue dimensioni, dalla presenza di metastasi e dai margini dell'intervento. I tumori benigni hanno un'ottima prognosi. Nei tumori maligni, la prognosi è migliore se il tumore è piccolo e non si è diffuso. Alcuni cani possono vivere a lungo dopo l'asportazione completa del tumore.

Il tumore mammario nel cane è simile a quello umano?

Sì, ci sono molte somiglianze. Entrambi dipendono dagli ormoni, possono essere benigni o maligni e si classificano in modo simile. Anche nel cane, la diagnosi precoce e il trattamento giusto fanno la differenza.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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