Peritonite nel cane: cause, sintomi, diagnosi e trattamento

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 28 Maggio, 2025

Un cane disteso

La peritonite nei cani è un'infiammazione molto seria che colpisce la parte interna dell'addome, appunto il peroitoneo. Può essere causata da un trauma, da un'infezione o da altri problemi interni, ed è un'emergenza veterinaria.

I sintomi non sono sempre chiari, ma quando compaiono significa che il cane è in condizioni critiche. Per questo è fondamentale intervenire in fretta, perché senza cure immediate le possibilità di guarigione sono molto basse.

Sapere quali sono i segnali da tenere d’occhio, conoscere le possibili cause e capire come funziona il trattamento può fare davvero una grande differenza. 

La peritonite canina 

La peritonite nel cane si manifesta quando il peritoneo si infiamma a causa di infezioni, traumi o altre condizioni patologiche. Questa infiammazione può compromettere la funzione degli organi addominali e portare a complicazioni gravi.

Tipologie di peritonite nel cane 

La peritonite può presentarsi in forme diverse, ognuna con caratteristiche e implicazioni cliniche specifiche. È importante comprendere le varianti per riconoscerne i segnali e agire di conseguenza.

Peritonite acuta 

Si manifesta in modo improvviso, con un rapido peggioramento delle condizioni generali del cane. I sintomi sono intensi e evidenti. Bisogna agire subito. Questa forma è associata a infezioni gravi o a traumi recenti.

Peritonite cronica 

Si sviluppa lentamente e può passare inosservata nelle fasi iniziali. I segni clinici sono più sfumati e tendono a peggiorare nel tempo. È meno comune della forma acuta, ma altrettanto pericolosa se non riconosciuta.

Peritonite localizzata 

In questa forma, l'infiammazione interessa una specifica area della cavità addominale. Può essere più difficile da individuare perché i sintomi sono meno diffusi. Si verifica in seguito alla formazione di ascessi o di infezioni circoscritte, o per contiguità di organi infiammati.


Potrebbe interessarti anche:


Peritonite generalizzata 

Coinvolge l'intera cavità peritoneale e causa una compromissione diffusa degli organi interni. I sintomi sono gravi e sistemici, e la gestione richiede cure intensive. È una delle forme più critiche da trattare.

Peritonite settica

È causata dalla presenza di batteri nella cavità addominale dopo perforazioni intestinali, rottura di organi o complicazioni post-operatorie. Questa forma porta rapidamente a setticemia e shock se non trattata con urgenza.

Peritonite sterile

Non deriva da infezioni batteriche, ma da traumi, pancreatiti o rotture interne senza contaminazione batterica. Anche se priva di agenti infettivi, può provocare una risposta infiammatoria intensa e mettere in pericolo la vita del cane.

Quali sono le cause di peritonite canine

All'origine della peritonite possono esserci diversi fattori. Alcuni sono di natura infettiva, altri derivano da traumi o patologie interne. È fondamentale individuare la causa per impostare il trattamento più adeguato.

Cause infettive

Quando un'infezione raggiunge la cavità addominale, il peritoneo si infiamma in risposta alla presenza di batteri. Questa condizione richiede un intervento rapido per evitare la diffusione dell'infezione a tutto l'organismo.

  • perforazioni gastrointestinali: la rottura delle pareti intestinali, causata dall'ingestione di oggetti estranei o da ulcere, permette ai contenuti intestinali di riversarsi nell'addome provocando infezione e infiammazione;
  • infezioni batteriche: i batteri possono raggiungere il peritoneo attraverso il flusso sanguigno o propagarsi da organi infetti vicini, scatenando una risposta infiammatoria grave;
  • ascessi intra-addominali: accumuli di pus che, una volta rotti, liberano materiale infetto nella cavità peritoneale, aumentando il rischio di setticemia;
  • complicazioni post-operatorie: dopo interventi chirurgici addominali possono insorgere infezioni nei punti di sutura interni, causando peritonite se non controllate nell'immediato.

Cause non infettive 

In assenza di infezioni, il peritoneo può infiammarsi a seguito di traumi meccanici o malattie degli organi addominali (come la colecistite o la pancreatite).

Vediamo quali sono:

  • traumi addominali: colpi violenti o incidenti stradali possono danneggiare gli organi interni, favorendo la fuoriuscita di contenuti che irritano il peritoneo, come la rottura della cistifellea;
  • pancreatite: quando il pancreas si infiamma, può liberare enzimi digestivi nella cavità addominale provocando una reazione infiammatoria;
  • tumori addominali: le masse tumorali possono compromettere la struttura degli organi e causare la rottura di tessuti, favorendo l'infiammazione;
  • rottura di cisti o organi: eventi come la rottura della vescica o di un utero infetto (piometra) liberano fluidi irritanti o contaminati che scatenano la peritonite.

Sintomi della peritonite nel cane

La peritonite nel cane si manifesta con una serie di sintomi che possono variare in intensità e velocità di insorgenza. Riconoscere i segni precoci può fare la differenza nella prognosi.

Letargia e debolezza

Il cane appare insolitamente stanco, si muove poco e mostra scarso interesse verso l'ambiente circostante.

Febbre

L'aumento della temperatura corporea è una risposta naturale del corpo all'infiammazione o all'infezione.

Dolore addominale

Il cane può adottare posture insolite, come quella della preghiera, oppure reagire con disagio quando viene toccato sull'addome.

Addome gonfio o teso

L'accumulo di liquido nella cavità addominale provoca un evidente aumento del volume dell'addome, che può diventare duro al tatto.

Vomito e diarrea

I disturbi gastrointestinali sono frequenti e possono peggiorare rapidamente lo stato di disidratazione del cane.

Perdita di appetito

Il cane rifiuta il cibo a causa del dolore addominale e del malessere generale.

Disidratazione

Segni come gengive secche e pelle meno elastica indicano una perdita importante di liquidi.

Respiro accelerato

Il cane respira più velocemente nel tentativo di compensare lo squilibrio metabolico e il dolore interno.

Diagnosi della peritonite nel cane 

La diagnosi della peritonite richiede una valutazione approfondita e l'uso combinato di esami fisici e strumentali. Ogni indagine fornisce informazioni rilevanti per confermare la presenza di infiammazione peritoneale.

Esame fisico

Il veterinario valuta la sensibilità addominale, osserva la postura e rileva la presenza di febbre o disidratazione.

Esami del sangue

Consentono di individuare segni di infezione, infiammazione sistemica, alterazioni nella funzionalità degli organi interni e squilibri elettrolitici.

Analisi delle urine

Aiutano a verificare la funzionalità renale e a identificare eventuali infezioni che potrebbero essere correlate alla peritonite.

Radiografie ed ecografie addominali

Permettono di visualizzare la presenza di liquidi anomali, perforazioni intestinali o masse sospette all'interno della cavità addominale.

Paracentesi

Il prelievo di liquido dalla cavità peritoneale consente di analizzare il materiale presente, confermando la natura infettiva o sterile della peritonite.

Come si cura la peritonite nel cane?

Il trattamento della peritonite canina richiede cure intensive e interventi rapidi per prevenire complicazioni gravi, curando la causa che ha scatenato l’infiammazione.

La somministrazione endovenosa di fluidi corregge la disidratazione e ripristina l'equilibrio elettrolitico compromesso.
 
La terapia antibiotica prevede la somministrazione di farmaci antibatterici a largo spettro fin da subito per controllare le infezioni in atto.
 
Antidolorifici e anti-infiammatori sono necessari per alleviare il dolore addominale e ridurre il carico infiammatorio sugli organi.

Veterinaria visita un cane

Quando necessario, l'intervento chirurgico permette di rimuovere corpi estranei, riparare rotture organiche o drenare ascessi. Si ricorre a drenaggio peritoneale per rimuovere liquido infetto e contrastare il rischio di infezioni persistenti.

Durante il periodo di inappetenza, il cane avrà bisogno di alimentazione assistita. 

Uso di  infusione continua di antimicrobici: in casi complessi di peritonite settica con shock, è stato documentato l'utilizzo di Plasma come fonte di albumina e supporto al volume intravascolare, insieme a infusioni continue di antibiotici. Questa strategia, associata a un attento monitoraggio emodinamico e a tecniche innovative.

Prognosi della peritonite nel cane 

La peritonite è una condizione ad alto rischio. La prognosi dipende da diversi fattori che incidono sul decorso clinico e sulle probabilità di sopravvivenza.

La rapidità con cui si arriva alla diagnosi è decisiva. I cani curati nelle prime ore dall’insorgenza dei sintomi hanno una possibilità maggiore di rispondere al trattamento. L’età e lo stato generale di salute influiscono sulla risposta immunitaria e sulla tolleranza allo stress chirurgico.

La natura della peritonite, settica o sterile, localizzata o generalizzata, modifica il quadro prognostico. Anche la causa scatenante ha un peso: una perforazione intestinale ha un esito diverso rispetto a una pancreatite.

Secondo il Manuale MSD di Medicina Veterinaria, il tasso medio di sopravvivenza varia tra il 30% e il 50%. La percentuale si abbassa nei casi settici o quando si sviluppa shock. La gestione post-operatoria e il monitoraggio intensivo possono migliorare significativamente l'esito.

Recenti studi retrospettivi su casistiche ampie hanno identificato nuovi fattori prognostici, come l’ipertensione intraoperatoria, il danno epatico e renale, e il valore preoperatorio della bilirubina, che si associano a un rischio aumentato di mortalità postoperatoria. Questo consente una stratificazione più precisa del rischio e una gestione personalizzata.

Recupero post-trattamento 

Il recupero dopo una peritonite richiede tempo, pazienza e continuità nelle cure. Il cane viene tenuto sotto osservazione in clinica per diversi giorni, fino a stabilizzazione avvenuta.

Durante questo periodo vengono monitorati temperatura, respirazione, funzionalità renale ed epatica, risposta agli antibiotici e bilancio idrico.

La somministrazione dei farmaci prosegue anche dopo la dimissione. L’alimentazione viene reintrodotta gradualmente, in base alla tolleranza intestinale. In alcuni casi viene utilizzata una sonda o una nutrizione assistita.

È raccomandato il riposo assoluto per almeno due settimane. Ogni sforzo fisico deve essere evitato per ridurre il rischio di ricadute. Il cane può mostrare stanchezza, apatia e alterazioni dell'appetito durante i primi giorni a casa. I controlli successivi servono a verificare l'assenza di febbre, la ripresa dell'appetito e la guarigione della ferita chirurgica. Se tutto procede senza complicazioni, il cane torna gradualmente alla normalità.

Prevenzione della peritonite nel cane

Non esiste una singola misura preventiva efficace per evitare la peritonite. Alcune buone pratiche possono ridurre in modo sensibile i fattori di rischio.

Sorvegliare attentamente l'ambiente in cui vive il cane è il primo passo. Oggetti piccoli, frammenti di plastica, giochi non adatti e materiali da masticare possono essere ingeriti e causare perforazioni intestinali. Tenere fuori dalla portata del cane questi elementi è una misura semplice ma importante.

I cani sottoposti a chirurgia addominale devono essere monitorati nei giorni successivi. Una corretta gestione post-operatoria riduce le probabilità di complicanze infettive. È fondamentale seguire tutte le indicazioni fornite dal veterinario, somministrare i farmaci prescritti e intervenire subito in caso di sintomi sospetti.

Infine, i controlli veterinari regolari permettono di individuare segni di patologie addominali come pancreatite, piometra o tumori. Intervenire precocemente in questi casi significa evitare lo sviluppo di infiammazioni secondarie al peritoneo.

FAQ – Domande Frequenti

Vediamo quali sono i dubbi più frequenti riscontrati:

Cos'è la peritonite nei cani?

La peritonite è un'infiammazione della membrana (il peritoneo) che riveste l'interno della cavità addominale del cane. Questa membrana secerne un fluido sottile e acquoso che lubrifica gli organi addominali. Quando si infiamma, a causa di lesioni o infezioni, può formare un accumulo di fluido nell'addome.

Quali sono i sintomi della peritonite nei cani? 

I sintomi della peritonite possono variare e confondersi con quelli di altre condizioni. I più frequenti sono dolore addominale (che il cane può mostrare assumendo una posizione "di preghiera", con il posteriore sollevato e le zampe anteriori e la testa abbassate), distensione o gonfiore addominale. Altri sintomi di malessere possono essere vomito, nausea, mancanza di appetito, diarrea, febbre, debolezza, mancanza di energia, disidratazione e gengive pallide. In casi gravi, può verificarsi shock o morte improvvisa a causa di tossine batteriche.

Cosa causa la peritonite nei cani?

La peritonite si verifica quando la cavità addominale viene lesa e si infiamma a causa di lesioni penetranti, traumi contusivi all'addome, ostruzioni intestinali causate dall'ingestione di oggetti estranei.  Altre cause sono le rotture della vescica, dell'utero o della cistifellea, rotture in siti chirurgici, ulcere (soprattutto quelle causate da farmaci come i FANS), tumori addominali, disturbi di altri organi interni (come cuore, reni, fegato, milza o pancreas), torsione dello stomaco (dilatazione gastrica e volvolo) e infiammazione del fegato o del pancreas. Meno frequentemente, può essere causata da infezioni trasmesse per via ematica (batteriche, virali, fungine o parassitarie). A volte, la causa non è nota.

Esistono razze di cani più predisposte alla peritonite?

Anche se la peritonite non è una condizione ereditaria diretta, alcune razze hanno una maggiore probabilità di sviluppare condizioni che possono portare alla peritonite. Ad esempio, i cani giovani di grossa taglia come i Labrador Retriever possono avere maggiori probabilità di ingerire oggetti estranei che causano ostruzioni e rotture intestinali. Razze come lo Schnauzer nano sono più predisposte alla pancreatite, che può anche causare peritonite. I cani di razza gigante come gli Alani sono più inclini a sviluppare la torsione dello stomaco.

Come viene diagnosticata la peritonite canina?

La diagnosi di peritonite inizia con un esame fisico per verificare la presenza di dolore addominale e febbre. Il veterinario chiederà informazioni sulla storia medica del cane, incluse recenti procedure chirurgiche e farmaci attuali (in particolare i FANS). Verranno anche chiesti eventuali traumi o ingestione di oggetti. I test diagnostici routinari prevedono esami del sangue per valutare la funzionalità degli organi, la conta dei globuli bianchi e la disidratazione; raggi X addominali per cercare fluidi, ostruzioni o masse; ecografia addominale per confermare la presenza di fluido; un campione di fluido prelevato con un ago (abdominocentesi) per analizzare la presenza di cellule infiammatorie e batteri.

Come viene trattata la peritonite nei cani?

Se i risultati dei test indicano peritonite, il cane dovrà essere ricoverato e messo sotto flebo. Verranno somministrati farmaci per trattare sintomi come nausea, dolore e diarrea. Gli antibiotici sono una parte fondamentale del trattamento. Può essere necessaria una chirurgia d'urgenza per riparare la causa sottostante dell'infiammazione, come una rottura, una ferita o un ascesso.

Qual è il periodo di recupero e gestione della peritonite nei cani?

Il recupero da questa condizione grave richiede spesso da 3 a 5 giorni (o più) dopo l'intervento chirurgico. Durante questo periodo, sono necessari fluidi intravenosi, antibiotici e supporto nutrizionale. Si prevede un recupero completo in 10-14 giorni con riposo e attività minima.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Valentina Montagna | Editor
Valentina Montagna | Editor
in Cane

951 articoli pubblicati

a cura di Dr. Luca Buosi
Contenuti correlati
Un cane dal veterinario
Colesterolo alto nel cane: cosa sapere su sintomi, cause e cure

Colesterolo alto nel cane: sì, anche loro ne possono soffrire ma le conseguenze sono diverse. Ecco cosa sapere su sintomi, cause e cure.

Una mano che accarezza un Labrador sul muso
Ipotiroidismo nel cane: cause, sintomi e cure per questa malattia endocrina

Ipotiroidismo nel cane: scopri sintomi, cause e cure per riconoscere e gestire al meglio questa patologia nel tuo animale.