Un cane che fa pipì più spesso del solito, che sembra provare fastidio quando si accovaccia o che torna a sporcarsi in casa dopo anni di abitudini consolidate: piccoli segnali che, se presi sul serio, possono raccontare molto sul suo stato di salute.
La cistite nel cane è un disturbo urinario piuttosto comune, soprattutto nelle femmine, e spesso è causata da un’infezione. Ma non è sempre così: calcoli, infiammazioni croniche o altre patologie possono essere all'origine del problema.
Riconoscerne i sintomi, individuarne le cause e sapere cosa fare (e non fare) è fondamentale per aiutare il cane a stare meglio in tempi rapidi e prevenire complicazioni.
Cistite e infezione: non sempre sono la stessa cosa
La cistite è un’infiammazione della vescica, si verifica quando la mucosa si irrita o si infiamma, provocando sintomi fastidiosi che influenzano il comportamento del cane e il suo modo e frequenza di urinare
Nella maggior parte dei casi, la cistite nel cane è legata a un'infezione batterica che si sviluppa nelle vie urinarie. Ma l'infiammazione della vescica può essere causata anche da altri fattori, come la presenza di calcoli, masse vescicali, traumi o, più raramente, malattie sistemiche o neurologiche.
Questo significa che non sempre alla base della cistite c'è un'infezione vera e propria, ed è per questo che è necessaria una diagnosi precisa.
Acuta, cronica o ricorrente: le forme della cistite
La cistite può presentarsi in tre forme principali:
- cistite acuta: compare all'improvviso e di solito è causata da un'infezione. I sintomi sono evidenti e possono risolversi con il trattamento adeguato;
- cistite cronica: si sviluppa nel tempo o si mantiene a lungo a causa di una condizione sottostante non trattata o mal gestita;
- cistite ricorrente: si manifesta a intervalli, con fasi di miglioramento e ricadute. È tipica in cani predisposti o in presenza di fattori di rischio ambientali, ormonali o anatomici.
Quali sono le cause della cistite nel cane?
La causa più comune della cistite nel cane è l'infezione batterica. I batteri di origine fecale riescono a risalire attraverso l'uretra e a colonizzare la vescica, causando infiammazione e fastidio durante la minzione.
Altre possibili cause di cistite
Oltre alle infezioni, ci sono numerosi fattori non infettivi che possono causare cistite nel cane:
- calcoli o cristalli urinari (urolitiasi e cristalluria): possono irritare la mucosa della vescica o causare microtraumi che favoriscono l'infiammazione;
- neoplasie vescicali: più comuni nei cani anziani, possono interferire con il normale svuotamento della vescica e creare infiammazione persistente;
- malattie prostatiche: nei maschi, ingrossamento o infezioni della prostata possono alterare il flusso urinario e predisporre alla cistite;
- effetti collaterali di alcuni farmaci: alcune terapie, soprattutto a lungo termine, possono avere un impatto sul tratto urinario.
In casi specifici, si possono osservare forme particolari di cistite, come:
- cistite polipoide, con la formazione di escrescenze all'interno della vescica;
- cistite enfisematosa, caratterizzata da accumulo di gas nella parete vescicale, associata a batteri particolari e condizioni sistemiche.
È importante identificare la causa della cistite per impostare il trattamento più adeguato e ridurre il rischio di recidive.
I sintomi della cistite nel cane
Le infezioni batteriche delle vie urinarie possono essere sintomatiche o, in alcuni casi, asintomatiche. Quando i sintomi si manifestano possono variare, ma coinvolgono sempre cambiamenti nel comportamento urinario. Il cane mostra segni di disagio durante la minzione, oppure fa pipì più del solito.
Ecco i segnali più comuni da osservare:
- pollachiuria: minzione frequente in piccole quantità;
- disuria o stranguria: sforzo o dolore nell'urinare;
- incapacità di trattenere l'urina;
- ematuria: presenza di sangue nelle urine, visibile o rilevabile con le analisi;
- urina con odore più intenso o sgradevole del solito;
- disagio, irrequietezza o dolore durante o dopo aver urinato.
Alcuni cani possono diventare più agitati o iniziare a leccarsi con insistenza nella zona genitale, nel tentativo di alleviare il fastidio.
Cistite nel cane maschio e nella femmina: ci sono differenze?
La cistite può colpire cani di entrambe le sessi, ma le modalità con cui si manifesta e le cause più probabili possono variare in base al sesso. È più frequente nelle femmine, soprattutto quelle sterilizzate, di mezza età o anziane. Questo perché l'uretra femminile, più corta, più ampia e più vicina alla zona anale, rende più facile la risalita dei batteri nella vescica.
Nelle femmine sterilizzate aumenta l'incidenza di cistite ricorrente, legata a lievi modifiche ormonali o a una minore tonicità delle vie urinarie.
Nei maschi, invece, la cistite è più rara ma più complessa, perché può essere legata a problemi della prostata, ostruzioni del tratto urinario o calcoli urinari. L'uretra più lunga e stretta offre una protezione naturale contro le infezioni batteriche, ma può anche rendere più difficoltosa l’espulsione di cristalli o sedimenti, causando l'infiammazione cronica.
Nei cani maschi anziani, eventuali patologie prostatiche possono ostacolare il normale svuotamento della vescica, creando un ambiente favorevole alla proliferazione batterica.
Nelle femmine può essere sufficiente un trattamento mirato; nei maschi è necessario approfondire con esami specifici per individuare eventuali cause sottostanti.
Come si diagnostica la cistite nel cane
La diagnosi della cistite nel cane inizia con una visita clinica e un'attenta osservazione dei sintomi riportati dal proprietario. In base alla gravità dei segni e alla storia del cane, il veterinario decide quali esami approfondire per confermare la presenza di un'infiammazione vescicale e determinarne la causa.
Esame delle urine e urinocoltura
Tra gli esami di base, l'analisi delle urine permette di osservare la presenza di sangue, leucociti, cristalli, batteri o alterazioni del pH. Insieme all'esame del sedimento urinario, questo test fornisce indicazioni utili già nella fase iniziale.
Per identificare con precisione eventuali batteri coinvolti, si esegue l'urinocoltura, considerata il metodo più affidabile per diagnosticare un'infezione delle vie urinarie. Questo esame permette di stabilire quali batteri sono presenti e, se necessario, di testare la loro sensibilità agli antibiotici, così da impostare una terapia mirata.
I batteri più frequentemente isolati nei casi di cistite canina sono Escherichia coli, seguita da varie specie di Streptococcus.
Esami aggiuntivi in caso di comorbilità
Se il cane presenta sintomi ricorrenti o atipici, oppure se si sospettano patologie correlate (come diabete o sindrome di Cushing), il veterinario potrà richiedere esami endocrini e del sangue per approfondire il quadro clinico. In caso di dubbi, si può ricorrere anche a tecniche di diagnostica per immagini come l'ecografia addominale o le radiografie, utili per escludere la presenza di calcoli, masse o anomalie strutturali.
Infezione o batteriuria asintomatica?
Un'urinocoltura positiva non sempre indica un'infezione vera e propria. In alcuni casi, come nei cani molto obesi o anziani, può essere presente batteriuria asintomatica, cioè la presenza di batteri nelle urine senza segni clinici evidenti. La gestione di questa condizione è ancora oggetto di discussione in medicina veterinaria: non sempre richiede un trattamento, ma va valutata caso per caso, considerando età, salute generale e fattori di rischio.
Per evitare risultati falsati, è importante che il campione di urina venga raccolto in modo sterile (preferibilmente tramite cistocentesi) e analizzato il prima possibile. Si preferisce l'uso di provette sterili senza conservanti perché garantisce maggiore sensibilità nei test.
Come si cura la cistite nel cane
Il trattamento della cistite nel cane dipende dalla causa che ha scatenato l'infiammazione. Quando all'origine c'è un'infezione batterica, il cane ha bisogno di una terapia mirata prescritta dal veterinario: la sola osservazione o l'utilizzo di rimedi casalinghi non è sufficiente e potrebbe ritardare la guarigione o peggiorare la situazione.
Terapia per l'infezione urinaria
Se l'analisi delle urine e l'urinocoltura confermano la presenza di batteri, il veterinario prescrive un trattamento specifico, volto a eliminare l'infezione e ridurre l'infiammazione. Il tipo di terapia e la durata dipendono dalla gravità del quadro clinico, dalla risposta dell'organismo e da eventuali condizioni concomitanti.
Il piano terapeutico va seguito fino alla fine, anche se i sintomi sembrano migliorare prima del termine previsto, per evitare ricadute o resistenze.
Dieta e idratazione
Un altro aspetto importante nella cura della cistite è l'idratazione. Bere più acqua aiuta il cane a svuotare regolarmente la vescica e a "lavare via" i batteri o le sostanze irritanti. In alcuni casi, il veterinario può consigliare una dieta specifica formulata per la salute delle vie urinarie, soprattutto se sono presenti cristalli o predisposizione alla formazione di calcoli.
Igiene corretta della zona genitale
Una corretta igiene della zona genitale può ridurre il rischio di reinfezioni, specialmente nelle femmine. Anche lo stress o i cambiamenti ambientali possono influenzare la frequenza delle cistiti.
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FAQ – Domande frequenti su cistite nel cane
Vediamo ora alcune delle domande più frequenti sulla cistite nei cani:
Quali alimenti possono favorire la cistite nel cane?
Alcuni alimenti ricchi di amidi – come certi cereali e verdure – possono risultare difficili da digerire per l'organismo del cane. Se consumati in eccesso, possono generare infiammazione a livello sistemico, compresa la vescica. Una dieta bilanciata, formulata su misura, aiuta a ridurre il rischio di episodi ricorrenti.
La cistite nel cane può passare da sola?
No. Se la cistite è causata da un'infezione delle vie urinarie, è necessario un intervento veterinario. Il problema non si risolve da solo e i rimedi "casalinghi" non sono sufficienti. Inoltre, una cistite trascurata può nascondere condizioni più gravi o peggiorare nel tempo.
Quanto tempo impiega un cane a guarire dalla cistite?
Con un trattamento adeguato, la maggior parte dei cani migliora nel giro di pochi giorni. È importante completare la terapia anche se i sintomi scompaiono, per evitare ricadute. Se il cane non migliora o la cistite torna, possono essere necessari esami più approfonditi, come ecografie o analisi della prostata nei maschi.
Come si raccoglie un campione di urina per il test?
Il veterinario può richiedere un campione di urina per analisi più dettagliate. In alcuni casi viene effettuata una cistocentesi, una tecnica sterile che consente di prelevare l'urina direttamente dalla vescica. Questo metodo offre risultati più affidabili, soprattutto quando servono esami specifici.
È possibile prevenire la cistite nel cane?
In parte sì. Si può, per esempio, mantenendo il cane ben idratato e permettendogli di urinare regolarmente durante il giorno. Una buona igiene del pelo nella zona genitale, in particolare nei cani a pelo lungo, riduce il rischio di infezioni. Se il cane segue una dieta terapeutica per calcoli o cristalli, è importante rispettarla con costanza.