Tecar terapia e controindicazioni: una guida completa

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 29 Ottobre, 2025

Un medico effettua tecar al ginocchio di un paziente.

La tecarterapia, tecar o CRet therapy (Transfer Energy Capacitive And Resistive) è sempre più diffusa in ambito riabilitativo e sportivo per il suo effetto antalgico e per la capacità di favorire il recupero tissutale.

Come ogni trattamento elettromedicale, però, presenta controindicazioni e precauzioni importanti da conoscere prima di iniziare il trattamento.

In questo articolo esaminiamo in modo chiaro e aggiornato le controindicazioni, i possibili effetti collaterali, le raccomandazioni pratiche e le evidenze scientifiche recenti sui pro e contro.

Cos’è la tecar terapia e come funziona

Il trattamento tecarterapia agisce trasferendo energia capacitiva e resistiva ai tessuti, generando un aumento controllato della temperatura profonda (endortermia) e favorendo microcircolazione, drenaggio linfatico e metabolismo cellulare.

Si tratta di un’azione che è alla base dei suoi effetti analgesici e antinfiammatori riportati in vari studi.


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In pratica viene utilizzata in fisioterapia per lombalgia, cervicalgia, tendinopatie, lesioni muscolari, borsiti e come supporto nella riabilitazione post-traumatica e post-operatoria, spesso in combinazione con esercizio terapeutico.

Controindicazioni della tecar terapia

Di seguito elenchiamo le controindicazioni della tecarterapia più citate in linee guida cliniche e documentazione tecnica:

Controindicazioni assolute e principali

Vediamo le più note:

  • portatori di pacemaker o dispositivi elettronici impiantati: l’energia può interferire con l’elettronica del dispositivo, pertanto la tecar è generalmente controindicata;
  • gravidanza: la tecarterapia è spesso sconsigliata in gravidanza, soprattutto nelle aree addominali/pelviche e nella prima metà della gestazione, per prudenza relativa al potenziale effetto sul feto;
  • neoplasie attive nella zona di trattamento: in pazienti oncologici è generalmente controindicato applicare energia che possa stimolare la circolazione locale nelle aree con tumore attivo.
  • trombosi venosa profonda (TVP) o rischio tromboembolico non controllato: aumentando la circolazione locale si teoricamente potrebbe favorire complicanze in presenza di trombi.

Controindicazioni relative o situazioni da valutare

Ecco, invece, quelle più soggette a interpretazione dell’operatore:

  • pazienti con infezioni locali acute: evitare fino alla risoluzione dell’infezione;
  • pelle lesa o ferite aperte non trattate: non applicare direttamente su lesioni esposte. Valutare una copertura o posticipare;
  • bambini in fase di crescita: molti operatori evitano l’uso su epifisi non ancora concluse;
  • sensibilità termica aumentata (neuropatie): rischio di scottature o fastidio se il paziente non percepisce correttamente la temperatura. Si tratta di situazioni che richiedono una valutazione caso per caso da parte del fisioterapista o medico.

Tecar terapia: effetti collaterali

La letteratura clinica non segnala, in generale, effetti collaterali gravi associati alla tecarterapia quando eseguita correttamente.

Gli effetti indesiderati più frequentemente riportati sono:

  • calore e arrossamento transitorio nella zona trattata;
  • senso di fastidio o bruciore se impostazioni energetiche troppo alte;
  • reazioni vasomotorie lievi (per es. maggiore sensibilità o temporaneo aumento del dolore).

In termini pratici, i benefici (riduzione del dolore, miglioramento della mobilità) sono riportati da numerosi studi clinici, ma la forza dell’evidenza è eterogenea: alcune ricerche mostrano vantaggi significativi rispetto a terapie conservative, altre rilevano miglioramenti solo quando la tecar è associata a esercizio terapeutico; in ogni caso, gli effetti collaterali della tecarterapia registrati sono per lo più lievi e transitori.

Quante sedute di tecar bisogna fare?

Una delle domande più frequenti è: quante sedute di tecar bisogna fare? La risposta dipende dalla patologia, dalla fase (acuta vs cronica) e dalla risposta individuale.

Indicativamente sono necessarie:

  • per dolore acuto/distorsioni: spesso 1-3 sedute settimanali per 2-4 settimane, rivalutando il progresso;
  • per condizioni croniche o riabilitazione: protocolli più lunghi (4-8 settimane) con sedute 1-3 volte alla settimana possono essere adottati. La letteratura scientifica evidenzia, però, eterogeneità nei protocolli e invita a personalizzare la frequenza sulla base della risposta clinica e della tolleranza. Prima di stabilire il numero di sedute è quindi necessaria la valutazione professionale.

Come ridurre i rischi e usare la tecar in sicurezza

Vediamo le buone pratiche da seguire per evitare un’esperienza negativa con la tecar terapia:

Affidarsi a professionisti qualificati

Solo fisioterapisti o medici formati devono impostare i parametri (potenza, modalità capacitiva/resistiva, durata) e monitorare la risposta.

Tecar terapia effettuata alla zona lombare.

Infatti, un operatore esperto saprà adattare il trattamento evitando effetti collaterali della tecarterapia.

Valutazione medica preventiva

Per pazienti con comorbilità (cardiopatici, oncologici, in gravidanza) è opportuno confrontarsi con il medico curante prima di procedere.

Protocollo graduale e monitoraggio

Iniziare con intensità bassa, aumentare progressivamente e monitorare segni locali o sistemici riduce rischi; in caso di dolore acuto o segni sospetti interrompere la seduta e rivalutare.

Alternative alla tecar in caso di controindicazione

Se la tecar è controindicata (ad esempio gravidanza, pacemaker o trombosi), esistono alternative sicure e spesso efficaci:

  • terapia manuale e esercizio terapeutico;
  • laser a bassa intensità (in determinate condizioni, se non controindicato);
  • ultrasuoni (con valutazione caso per caso);
  • terapie farmacologiche per il controllo del dolore e dell’infiammazione, secondo prescrizione medica.

La scelta dell’alternativa va fatta in base alla diagnosi e allo stato clinico del paziente.

Fonti:

  • Galen Medical Journal - Effects of Transfer Energy Capacitive and Resistive On Musculoskeletal Pain: A Systematic Review and Meta-Analysis;
  • International Journal of Sports Physical Therapy - TECAR Therapy: A Clinical Commentary on its Evolution, Application, and Future in Rehabilitation;
  • BMC Musculoskeletal Disorders - The effects of TECAR therapy on pain, range of motion, strength and subscale of HAGOS questionnaire in athletes with chronic adductor related groin pain: a randomized controlled trial;
  • Journal of Chiropractic Medicine - Effect of Adding Transfer Energy Capacitive and Resistive Therapy to Conventional Therapy for Patients With Myofascial Pain Syndrome in Upper Trapezius: A Randomized Clinical Trial
Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Christian Raddato
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