Stitichezza pre ciclo: ecco le cause e come risolvere con rimedi naturali

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 23 Giugno, 2025

ragazza seduta sul divano si tiene la pancia

La stitichezza può comparire prima o durante le mestruazioni, ed è un sintomo comune tra le donne in età fertile. Questo cambiamento nella funzione intestinale è causato da fluttuazioni ormonali, in particolare di progesterone ed estrogeni ma anche a fattori legati al sistema nervoso enterico, alle abitudini quotidiane e all’infiammazione fisiologica dell’endometrio.

Vediamo quali sono e che relazione c'è tra ciclo mestruale e stitichezza, quali sono i rimedi naturali per ridurre il disagio intestinale e come prevenirlo.

Da cosa dipende la stitichezza prima del ciclo?

La stitichezza premestruale è legata in primo luogo alle variazioni ormonali che avvengono nel corso del ciclo mestruale  Gli ormoni coinvolti sono il progesterone e gli estrogeni.

Ruolo degli ormoni nella stipsi prima del ciclo

Le fluttuazioni ormonali sono considerate la causa principale della stitichezza premestruale. Sono gli estrogeni e il progesterone i responsabili dei sintomi intestinali nelle diverse fasi del ciclo mestruale.

Progesterone

Dopo l’ovulazione, durante la fase luteale (che precede le mestruazioni), i livelli di progesterone aumentano. Il progesterone ha un effetto miorilassante, ossia agisce sulla muscolatura liscia, compresa quella dell’intestino, e tende a rallentare la peristalsi.

Questo rallentamento porta a un transito intestinale più lento.

  • Le feci possono diventare più disidratate e dure;
  • il senso di svuotamento incompleto o la difficoltà a evacuare possono aumentare;

Per alcune donne, la stitichezza compare pochi giorni prima del ciclo e si risolve con l'arrivo delle mestruazioni, quando i livelli di progesterone calano bruscamente.

Estrogeni

Anche gli estrogeni possono influenzare la motilità intestinale, ma il loro effetto è meno diretto e meno compreso rispetto a quello del progesterone. Alcuni studi ipotizzano che alti livelli estrogenici possano modulare la sensibilità viscerale e influenzare la risposta intestinale a stimoli ormonali o nervosi.

In particolare, uno studio del 2013 su topi ha evidenziato che l’aumento degli estrogeni può rallentare il transito intestinale favorendo la stipsi premestruale. È bene considerare che si tratta di uno studio su animali e che sono, quindi, necessarie altre ricerche sugli esseri umani. L'effetto degli estrogeni sul sistema gastrointestinale rimane oggetto di studio.

Alcune evidenze sono presenti anche in questa ricerca su donne con sindrome dell'intestino irritabile, dove si osservano variazioni dei sintomi intestinali in relazione ai livelli ormonali.

Fattori secondari

Oltre agli ormoni, ci sono altri elementi che possono causare la stitichezza durante il ciclo:

  • variazioni dell'alimentazione: voglia di cibi ricchi di zuccheri e poveri di fibre;
  • ridotta attività fisica: stanchezza, dolori mestruali e sbalzi d'umore possono ridurre il movimento;
  • minore idratazione: si beve meno o si trattengono più liquidi;
  • stress e alterazioni dell'umore: influenzano il sistema nervoso enterico e la motilità intestinale.

Quando compare la stitichezza?

Fase luteale (prima del ciclo): è il momento in cui è più probabile che compaia la stitichezza, a causa dell'aumento del progesterone.

Durante il ciclo: alcune donne continuano ad avere rallentamento intestinale, altre invece notano un cambiamento opposto (diarrea), per l'azione delle prostaglandine.

Altri disturbi digestivi legati al ciclo mestruale

Oltre alla stitichezza, durante il ciclo mestruale possono comparire altri disturbi gastrointestinali. Questi sintomi sono legati ai cambiamenti ormonali che si verificano nelle diverse fasi del ciclo.

Diarrea 

L'aumento delle prostaglandine può stimolare eccessivamente la muscolatura liscia intestinale. Questo effetto accelera il transito intestinale e può provocare diarrea nei giorni immediatamente precedenti o durante le mestruazioni. È consigliabile mantenere una buona idratazione ed evitare alimenti che possono peggiorare il sintomo, come latticini, fritti e cibi ricchi di zuccheri semplici.

Gas intestinali 

L’attività intestinale alterata può causare accumulo di gas. Anche in questo caso, le prostaglandine possono contribuire aumentando la sensibilità e la reattività dell'intestino. È utile limitare l'assunzione di alimenti noti per favorire la fermentazione, come legumi, cavoli, cipolle, bevande gassate e dolcificanti artificiali.

Gonfiore addominale

Il gonfiore è un sintomo frequente nella fase premestruale. L'aumento combinato di estrogeni e progesterone può causare ritenzione di liquidi e sodio, con conseguente sensazione di pienezza e tensione addominale. Per ridurre il gonfiore si consiglia di limitare il consumo di sale, evitare cibi confezionati e bere acqua in quantità adeguata durante la giornata.

Questi disturbi, seppur fastidiosi, sono in genere temporanei. Il monitoraggio del ciclo e l'adozione di semplici accorgimenti dietetici possono contribuire a ridurre l'impatto dei sintomi sulla qualità della vita.


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Sindrome dell’intestino irritabile e sintomi premestruali: cosa succede nel corpo femminile

Le donne con sindrome dell’intestino irritabile (IBS) presentano un peggioramento dei sintomi durante il ciclo mestruale. Il dolore addominale, il gonfiore e le alterazioni dell'alvo aumentano fino a cinque volte rispetto a chi non soffre di IBS. Questo dato conferma che i disturbi intestinali premestruali hanno una base fisiologica, non riconducibile a cause esclusivamente psicologiche.

Negli ultimi anni è emersa una possibile connessione tra la sindrome premestruale e il microbiota intestinale. Alcuni ceppi batterici sembrano influenzare la produzione di serotonina e dopamina, molecole coinvolte nella regolazione dell'umore e della risposta infiammatoria.

Questa interazione può contribuire sia ai sintomi psicologici sia a quelli intestinali. In alcune donne è stata osservata una maggiore predisposizione ai sintomi premestruali in presenza di una composizione batterica alterata. L'assunzione di probiotici specifici è allo studio come possibile supporto per ridurre l'intensità del quadro sintomatologico.

Alcuni dati recenti indicano anche una correlazione tra disturbi gastrointestinali e variazioni dell'umore nelle diverse fasi del ciclo. La presenza di sintomi più marcati nelle donne con sindrome premestruale rafforza l'ipotesi di un asse intestino-cervello coinvolto nella regolazione dei sintomi legati al ciclo mestruale.

La stitichezza legata al ciclo è temporanea, ma è bene consultare un medico se:

  • persiste anche dopo il ciclo;
  • si associa a dolore persistente, sangue nelle feci o perdita di peso.

Cosa può aiutare: rimedi naturali per la stipsi pre ciclo

La stitichezza che si presenta nei giorni precedenti alle mestruazioni può essere attenuata con semplici accorgimenti quotidiani.

Alcune modifiche allo stile di vita e all'alimentazione possono aiutare a regolarizzare il transito intestinale e a ridurre il senso di gonfiore.
 
Ecco alcuni consigli utili:

  • aumentare l'apporto di fibre (cereali integrali, frutta, verdura);
  • bere più acqua (almeno 1,5–2 litri al giorno);
  • fare attività fisica leggera ogni giorno;
  • evitare cibi troppo elaborati o astringenti;
  • valutare con un medico l'uso di integratori di fibre o fermenti lattici.

FAQ – Domande Frequenti

Ecco le domande frequenti più comuni quando si parla di stitichezza pre-ciclo.

La stitichezza premestruale è motivo di preoccupazione?

I problemi digestivi, come la stitichezza, prima o dopo il ciclo sono considerati normali. La stitichezza occasionale legata al ciclo non è motivo di preoccupazione. Se la stitichezza persiste per oltre tre giorni, allora è consigliabile consultare un medico.

Quali cambiamenti nella dieta possono aiutare ad alleviare la stitichezza prima del ciclo?

Aumentare l'assunzione di fibre naturali aiuta ad aggiungere volume alle feci, stimolando l'intestino a muoversi. Si consiglia di aggiungere una o due porzioni di frutta fibrosa (come mele e pere), verdura (come broccoli e carote) o cereali integrali (come l'avena) alla dieta quotidiana. È anche importante bere più acqua per ammorbidire le feci e facilitarne il passaggio.

Quali altri rimedi non farmacologici possono aiutare contro la stitichezza premestruale?

L'esercizio fisico può stimolare l'intestino pigro, quindi integrare un'attività fisica regolare, come una passeggiata dopo i pasti, può essere utile. Inoltre, è importante non ignorare l'urgenza di andare in bagno perché ritardare l'evacuazione può rendere le feci più dure. Evitare bevande disidratanti come caffeina e alcol intorno al periodo mestruale può anche aiutare a mantenere un'adeguata idratazione per le feci.

Quando considerare l'uso di lassativi per la stitichezza premestruale?  

I lassativi dovrebbero essere considerati solo come una soluzione a breve termine per alleviare la stitichezza. Esistono diversi tipi di lassativi, come quelli lubrificanti (ad esempio, olio minerale) o gli emollienti delle feci (ad esempio, docusato sodico). Si consiglia, comunque, di consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi tipo di lassativo.

Ci sono strategie a lungo termine per prevenire la stitichezza legata al ciclo mestruale?  

Mantenere una dieta sana ricca di frutta fresca, verdura e cereali integrali è importante durante tutto il mese. In alcuni casi, i contraccettivi orali possono aiutare a regolare i livelli ormonali e potenzialmente ridurre le fluttuazioni che causano problemi digestivi. Se la stitichezza diventa frequente e non migliora con i rimedi casalinghi, è consigliabile parlare con un medico che potrebbe prescrivere farmaci specifici.

Oltre alla stitichezza, quali altri problemi digestivi sono comuni prima o durante il ciclo?

Oltre alla stitichezza, altre problematiche digestive comuni legate al ciclo mestruale sono la diarrea, causata da un aumento delle prostaglandine che rilassano la muscolatura liscia dell'intestino. L'aumento delle prostaglandine può anche portare a un incremento della produzione di gas. Infine, l'aumento dei livelli di estrogeni e progesterone può causare ritenzione idrica e di sodio, con conseguente gonfiore.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr.ssa Anna Maria Ferri
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