Sul portale del Ministero della Salute è stato pubblicato un avviso di richiamo relativo a un lotto di Salame “il Gallico”.
Di seguito, riportiamo tutte le indicazioni della documentazione ufficiale e le raccomandazioni per i consumatori.
I dati del richiamo
Ecco i dati per riconoscere il lotto come da cartello ministeriale:
- Denominazione di vendita: Salame il gallico;
- Nome o ragione sociale dell'OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato: Eureka S.R.L.;
- Lotto di produzione: 213020325T;
- Termine minimo di conservazione (TMC): 21/02/2026;
- Descrizione peso/volume unità di vendita: Intero da 600 g circa;
- Motivo del richiamo: Rischio microbiologico per Listeria Monocytogenes;
- Marchio di identificazione dello stabilimento/produttore: Corte Marchigiana;
- Nome del produttore: Eureka S.R.L.;
- Stabilimento: Via La Croce N.15 60020 Camerata Picena (AN);
- Data del cartello di richiamo: 04/10/2025;
- Avvertenze indicate: Non consumare il prodotto appartenente al lotto indicato. Restituire le confezioni al punto vendita per la sostituzione o il rimborso. Per maggiori informazioni scrivere a qualita@eurekacarni.it
Potrebbe interessarti anche:
- Allarme Listeria nel latte: incriminati due caseifici in Puglia
- Ritirati dagli scaffali lotti del “Morbido Trancio Sottovuoto” senza glutine: ecco perché
- Burger ritirato dagli scaffali per Salmonella: ecco il marchio e i lotti incriminati
L’avviso in questione, consultabile a questo link, è stato pubblicato sul portale del Ministero della Salute nella pagina dedicata al prodotto (“Corte Marchigiana - Salame il Gallico”) il 7 Ottobre.
Listeria: come riconoscerla?
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la listeriosi è considerata una malattia grave ed è associata a:
- alto tasso di ospedalizzazione;
- rischio di decesso, soprattutto nei neonati, negli anziani e nelle persone con sistema immunitario compromesso;
Questa condizione, infatti, è particolarmente pericolosa nelle donne in gravidanza (dove può manifestarsi maggiormente nel terzo mese), dal momento che il batterio può attraversare la placenta causando:
- aborto spontaneo;
- morte del feto in utero;
- parto prematuro;
- infezioni nel neonato, che possono essere gravi.
La listeriosi, cioè l’infezione da Listeria monocytogenes, può manifestarsi in modi diversi:
Forma gastrointestinale acuta
È la più comune. Simile a una normale intossicazione alimentare, compare poche ore dopo aver ingerito cibi contaminati e – nei soggetti sani – guarisce da sola senza complicazioni.
I sintomi tipici sono:
- febbre;
- diarrea;
- nausea;
- dolori addominali.
Forma invasiva o sistemica
Quando il batterio supera le difese immunitarie, in genere colpisce tutto il corpo.
Può provocare:
- meningite (infiammazione delle membrane cerebrali);
- encefalite (infiammazione del cervello);
- setticemia grave.
In questo caso, il periodo di incubazione può durare fino a 70 giorni dall’ingestione del cibo contaminato.
Fonti:
- Ministero della Salute – Comunicazione del richiamo
- Ministero della Salute – Documento ufficiale del richiamo
- Istituto Superiore di Sanità – Listeria, informazioni generali