Intossicazioni pediatriche: i 9 consigli degli esperti per proteggere i bambini in casa

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano
A cura di Mattia Zamboni
Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Data articolo – 03 Dicembre, 2025

Madre e figlia sorridenti puliscono insieme, indossando guanti e grembiuli

I dati raccolti dai Centri Antiveleni italiani mostrano come quasi il 44% dei casi di esposizione a sostanze chimiche o prodotti industriali riguardi bambini di età inferiore ai sei anni. Tra le sostanze più frequentemente coinvolte ci sono detersivi e detergenti per la casa, seguiti da combustibili, deodoranti per ambienti e materiali per il bricolage.

Sebbene molte esposizioni riguardino quantità limitate e non generino quadri clinici gravi, non mancano situazioni ad alto rischio. Queste includono contatti con sostanze caustiche, farmaci lasciati incustoditi, morsi o punture di animali e, più raramente, funghi tossici o sostanze da abuso.

Scopriamo i consigli degli esperti scaturiti al convegno nazionale “Intossicazioni acute in età pediatrica”.

Prevenzione in casa: nove consigli pratici

La Sitox fornisce alcune indicazioni concrete per ridurre il rischio di intossicazioni in età pediatrica:

  • conservare farmaci e prodotti chimici in luoghi inaccessibili ai bambini e nei contenitori originali;
  • evitare di assumere farmaci davanti ai bambini, che tendono a emulare gli adulti;
  • richiudere sempre tappi di sicurezza e non lasciare prodotti incustoditi su tavoli o pavimenti;
  • non definire vitamine o integratori “medicine”, per non confonderle con caramelle;
  • tenere detergenti e cosmetici lontani dagli alimenti per evitare confusioni;
  • non indurre mai il vomito in caso di ingestione accidentale;
  • contattare subito il centro antiveleni anche in caso di dubbio: una valutazione tempestiva può prevenire complicazioni e accessi inutili al pronto soccorso;
  • controllare periodicamente la casa per individuare nuove fonti di rischio (prodotti appena acquistati, oggetti portati da ospiti, materiali per bricolage);
  • evitare sostanze profumate o colorate in contenitori attraenti per i bambini, come gel colorati o pastiglie luminose.

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La prevenzione non si limita a una gestione dell’emergenza, ma si fonda su consapevolezza, formazione e coordinamento tra famiglie, operatori sanitari e istituzioni.

Solo attraverso un approccio integrato è possibile garantire la sicurezza dei bambini e ridurre l’incidenza di incidenti domestici che, pur sembrando banali, possono avere conseguenze gravi.

Formazione e collaborazione

La questione delle intossicazioni pediatriche è stata al centro del convegno nazionale “Intossicazioni acute in età pediatrica”, ospitato dall’Ospedale Bambino Gesù e patrocinato dalla Sitox.

La due giorni ha previsto lezioni frontali, casi clinici, simulazioni e momenti di confronto interdisciplinare, con l’obiettivo di rafforzare le competenze degli operatori sanitari e migliorare il coordinamento tra Centri Antiveleni, pronto soccorso, pediatri e servizi territoriali.

“La grande varietà delle esposizioni richiede un intervento specialistico tempestivo – spiega Marco Marano, responsabile del Centro e membro della Società Italiana di Tossicologia (Sitox) – un contatto immediato con il centro antiveleni permette spesso di evitare accessi impropri al pronto soccorso e, nei casi più complessi, garantisce un intervento mirato. Accanto alla gestione dell’emergenza, è fondamentale promuovere la consapevolezza familiare: conservare correttamente farmaci e prodotti chimici e conoscere i rischi domestici può ridurre significativamente gli incidenti”.

Una mano spruzza un detergente da un flacone verde su una superficie di legno

Come ha sottolineato Carlo Locatelli, presidente Sitox e direttore del Centro Antiveleni IRCCS Maugeri di Pavia, i dati evidenziano la necessità di rafforzare prevenzione e competenze degli operatori.

“Solo un lavoro integrato tra famiglie, servizi sanitari e istituzioni – dice – consente di rispondere in modo tempestivo ed efficace alle intossicazioni pediatriche, traducendo le evidenze raccolte in politiche preventive e campagne informative mirate”.

Fonti:

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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