Quali sono i primi sintomi che indicano problemi alla prostata?

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 29 Ottobre, 2025

Un uomo dall'urologo

Quando si parla di salute maschile, la prostata è spesso un argomento sottovalutato, almeno finché non compaiono i primi fastidi. Eppure, riconoscere tempestivamente i segnali di un possibile disturbo prostatico può fare una grande differenza per la prevenzione e il trattamento.

Vediamo quali sono i sintomi iniziali più comuni che possono indicare problemi alla prostata e quando è consigliabile rivolgersi al medico per un controllo.

La prostata e le patologie annesse

La prostata è una ghiandola di piccole dimensioni, ma di grande importanza per la salute maschile: si trova appena sotto la vescica e circonda l’uretra, il canale che trasporta l’urina all’esterno.

La sua principale funzione è produrre una parte del liquido seminale, fondamentale per nutrire e proteggere gli spermatozoi, contribuendo così alla fertilità e alla salute riproduttiva.

Il Dr. Christian Raddato, medico di famiglia e esperto nella gestione dell’infezione da HIV e, più in generale, delle malattie sessualmente trasmissibili, ci racconta che, con il passare degli anni, la prostata può andare incontro a modifiche fisiologiche che, in alcuni casi, sfociano in disturbi più o meno seri.


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Tra i più comuni ci sono:

  • l’ipertrofia prostatica benigna (IPB), una condizione non tumorale che comporta l’ingrossamento della ghiandola e può causare difficoltà urinarie;
  • il carcinoma prostatico, una forma di tumore tra le più diffuse negli uomini, soprattutto dopo i 50 anni.

Alla base di questa condizione ci possono essere la predisposizione genetica, gli squilibri ormonali, lo stile di vita e persino l’esposizione a fattori ambientali.

Anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale, sia nella prevenzione sia nel controllo delle malattie prostatiche: seguire una dieta varia ed equilibrata, con abbondanza di frutta, verdura, cereali integrali e pesce, e un ridotto apporto di grassi saturi e carni rosse, può aiutare a limitare l’infiammazione e lo stress ossidativo – due processi che favoriscono l’invecchiamento cellulare e aumentano il rischio di patologie croniche, inclusi i disturbi della prostata.

I primi sintomi del tumore alla prostata

Il Dr. Giuseppe Dovinola, andrologo e urologo, ci illustra quale può essere la sintomatologia cui prestare attenzione. “primi sintomi della prostata infiammata – dice – non presenta particolari sintomi se non quando mette sotto pressione l'uretra. I segnali possono includere:

  • perdita di appetito;
  • dolore ai testicoli;
  • perdita di peso;
  • difficoltà ad urinare;
  • flusso debole;
  • necessità di urinare più frequentemente;
  • mal di schiena;
  • sensazione che la vescica non sia svuotata completamente.

Il National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseas (NIDDK), a seconda della causa, i sintomi possono variare:

  • prostatite: provoca dolore persistente al pene, allo scroto, tra scroto e ano, nella parte bassa della schiena o all’addome. Se di origine batterica, può accompagnarsi a febbre, brividi e dolori muscolari;
  • ipertrofia prostatica benigna (IPB): comporta la necessità di urinare spesso, anche di notte, e può causare bruciore, dolore durante la minzione o dopo l’eiaculazione, oltre a variazioni nel colore o nell’odore dell’urina.

Un uomo dall'urologo

Se il medico sospetta una prostatite o un altro disturbo prostatico, è consigliabile rivolgersi a un urologo, lo specialista che si occupa del tratto urinario e dell’apparato riproduttivo maschile. La diagnosi inizia solitamente con una visita completa che include l’esame digito-rettale, utile per valutare le dimensioni e la consistenza della ghiandola.

Se i risultati non sono sufficienti a confermare la diagnosi, lo specialista può prescrivere esami di approfondimento, come l’analisi del liquido prostatico per individuare eventuali infezioni, ecografia transrettale, indagini urodinamiche o contrastografiche, e, nei casi più complessi, una biopsia prostatica.

Per una corretta diagnosi del tumore alla prostata, invece, è opportuno:

  • effettuare un esame digitale rettale;
  • effettuare una risonanza magnetica multiparametrica;
  • effettuare le analisi delle urine per verificare il grado di infezione;
  • effettuare le analisi del sangue per testare il livello di antigene prostatico specifico (PSA);
  • esaminare la per via ecografica prostatica transrettale;
  • effettuare una biopsia.

Fonti:

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Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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