Il passaggio da una stagione all’altra coincide spesso con un aumento dei disturbi digestivi. Bruciore di stomaco, gonfiore, dolore addominale o alterazioni, vengono segnalati con maggiore frequenza in autunno e in primavera.
Sono diverse le evidenze scientifiche recenti che illustrano come non si tratti di una mera impressione, poiché il cambio stagionale è in grado di influenzare diversi meccanismi fisiopatologici del tratto gastrointestinale.
Vediamo in che modo.
Disturbi digestivi e cambio di stagione: tutti i possibili fattori
Sono molteplici le motivazioni riguardanti la stagionalità che possono incidere sul benessere di stomaco e intestino. Esploriamole.
Allergie stagionali e sindrome dell’intestino irritabile
Nelle persone con sindrome dell’intestino irritabile, soprattutto nella forma diarroica, l’esposizione agli allergeni tipici delle stagioni intermedie può accentuare i sintomi.
Studi pubblicati su Frontiers in Allergy (2025) hanno documentato che durante la stagione pollinica i pazienti sensibilizzati presentano un’attivazione dei mastociti nella mucosa intestinale, con conseguente incremento dell’infiammazione locale e dell’ipersensibilità viscerale. Questo processo comporta dolore addominale e aumento della frequenza evacuativa.
Caldo, stress termico e reflusso gastroesofageo
Le alte temperature sono state associate a un peggioramento dei sintomi da reflusso gastroesofageo. Secondo alcune analisi, l’esposizione all’“heat stress” (combinazione di temperatura e umidità elevate) comporta disidratazione, modificazioni della pressione addominale e alterazioni della motilità gastrica.
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Si tratta di fattori che favoriscono l’aumento del reflusso acido e del bruciore retrosternale nei periodi più caldi.
Abitudini alimentari e stile di vita stagionali
Il cambio di stagione comporta modifiche nell’alimentazione e nei ritmi quotidiani che possono riflettersi sulla salute digestiva:
- in inverno i periodi festivi favoriscono pasti ricchi di grassi, zuccheri e alcol, aumentando il carico digestivo;
- in estate prevalgono pietanze fredde, bevande ghiacciate, orari irregolari e ridotta idratazione, condizioni che possono predisporre a disturbi intestinali.
In inverno spesso prevalgono sintomi come bruciore e mal di stomaco, mentre in estate aumentano gonfiore e diarrea. Questo pattern riflette verosimilmente variazioni reali nell’incidenza dei sintomi in rapporto con le stagioni.
Picchi stagionali delle infezioni gastrointestinali
Un ulteriore fattore di aggravamento è rappresentato dall’andamento ciclico di alcuni virus gastrointestinali. Norovirus e rotavirus, nei climi temperati, mostrano, ad esempio, picchi invernali.
Secondo un ulteriore studio, l’emergere di nuovi genotipi, come GII.17, conferma la natura stagionale di tali infezioni.
Episodi di vomito e diarrea innescati da questi patogeni possono accentuare disturbi preesistenti.
Fotoperiodo, microbiota intestinale e ormoni dello stress
Il ritmo luce-buio influenza i sistemi circadiani, con ripercussioni anche sull’intestino.
Studi preclinici hanno dimostrato che la variazione della durata del fotoperiodo modifica la composizione del microbiota intestinale, i livelli di ormoni dello stress (come il corticosterone) e l’espressione dei geni orologio nel colon.
Tali cambiamenti potrebbero alterare la motilità e la sensibilità viscerale, suggerendo un ulteriore meccanismo biologico legato al cambio di stagione.
Non tutti i disturbi hanno un andamento stagionale
Ricerche condotte in ambito pediatrico (2023) su dolori addominali funzionali e stipsi non hanno evidenziato variazioni significative legate alle stagioni. Ciò indica che i fattori individuali, come predisposizione genetica, alimentazione, gestione dello stress, possono avere un peso maggiore del solo contesto ambientale in alcune popolazioni.
Cambio stagione e disturbi digestivi: come prevenirli
Alcuni accorgimenti possono contribuire a contenere l’impatto dei cambi stagionali sulla salute digestiva:
- mantenere un’adeguata idratazione anche nei periodi miti;
- gestire in modo appropriato eventuali allergie stagionali con il supporto di specialisti;
- moderare il consumo di alimenti molto grassi, zuccherini o bevande fredde durante le transizioni stagionali;
- rispettare orari regolari per i pasti e il sonno, favorendo la sincronizzazione dei ritmi circadiani;
- osservare le misure igieniche raccomandate nei periodi di picco delle infezioni gastrointestinali;
- monitorare l’andamento personale dei sintomi per identificare eventuali pattern ricorrenti.
Il peggioramento dei disturbi digestivi durante il cambio di stagione trova riscontro, dunque, in diversi meccanismi biologici e comportamentali: allergie, stress termico, modifiche delle abitudini alimentari, circolazione di virus enterici e variazioni dei ritmi circadiani.
Sebbene non tutte le persone manifestino la medesima sensibilità, si rivela utile adottare misure preventive mirate al contesto del disturbo, gestendo.
Fonti:
Frontiers - Effect of seasonal exposure in aeroallergen-sensitised patients with irritable bowel syndrome-diarrhoea