Le ondate di calore non rappresentano una mera questione climatica ma si inquadrano come minaccia diretta per la salute.
Un nuovo studio guidato dall’Università di Hong Kong, pubblicato su Nature il 25 agosto 2025 e basato sui dati di quasi 25.000 adulti a Taiwan, ha dimostrato che l’esposizione prolungata al caldo estremo può accelerare l’invecchiamento biologico.
Caldo e invecchiamento biologico: i risultati dello studio
Ma cosa dice nel dettaglio lo studio? Il corpo, quando sottoposto a più giornate di ondata di calore, invecchia più velocemente della sua età anagrafica.
Secondo i ricercatori, ogni quattro giorni consecutivi di caldo intenso equivalgono a circa nove giorni in più nell’età biologica, un risultato che conferma quanto osservato anche in studi precedenti negli Stati Uniti.
Questa raccolta di dati pone in evidenza il peso del cambiamento climatico, che da fattore ambientale assume una connotazione direttamente e intrinsecamente sanitaria.
Le estati sempre più torride accelerano l'invecchiamento del corpo nel suo complesso.
Ma quali sono i soggetti maggiormente vulnerabili alle ondate di calore?
I ricercatori hanno calcolato l’età biologica dei partecipanti attraverso parametri come pressione sanguigna, infiammazione e funzionalità degli organi, confrontandola con l’età anagrafica.
L’analisi ha mostrato che chi aveva accumulato più giornate di caldo intenso presentava segni marcati di invecchiamento precoce.
L’effetto era particolarmente forte tra i lavoratori manuali, tre volte più colpiti rispetto alla media, e tra i residenti delle zone rurali, dove l’uso di condizionatori è più limitato. Anche anziani e persone con patologie croniche rientrano fra le categorie più a rischio.
Lo studio conferma quindi che le ondate di calore non sono solo un disagio, ma un fattore di rischio sanitario in grado di colpire in modo diverso i gruppi sociali e professionali.
Le conseguenze del caldo e le possibili soluzioni
Perché il caldo fa invecchiare?
Secondo gli studi, l’invecchiamento accelerato è legato ai meccanismi di difesa che l’organismo attiva per far fronte alle temperature elevate: aumento dello stress ossidativo, infiammazione sistemica e progressivo deterioramento delle funzioni cellulari.
Le soluzioni tecnologiche come i condizionatori possono attenuare i rischi nell’immediato, ma non sono prive di conseguenze: raffrescano gli ambienti interni ma contribuiscono a riscaldare l’esterno, peggiorando la situazione per chi non ne dispone.
Gli esperti invitano quindi a sviluppare strategie più sostenibili, come l’ampliamento delle aree verdi urbane e l’adozione di materiali edilizi capaci di ridurre l’accumulo di calore.
Intanto, restano fondamentali le raccomandazioni preventive e la conseguente consapevolezza:
- idratarsi regolarmente;
- evitare l’esposizione diretta nelle ore più calde;
- indossare abiti leggeri
- prestare particolare attenzione ai soggetti fragili.
Quando si parla di ondate di calore non si tratta più di un fenomeno dal carattere eccezionale ma di una realtà sempre più frequente con cui occorre imparare a convivere. Gli effetti che queste producono sull’invecchiamento del corpo ci ricordano di assumere una postura di vigilanza per proteggersi dal caldo, difendere la salute di oggi e di domani.
Fonti:
Nature: "Long-term impacts of heatwaves on accelerated ageing"