OMS e nuovo report sul controllo del tabacco: miglioramenti "ma ancora molte lacune"

Alessandra Familari | Editor

Ultimo aggiornamento – 25 Giugno, 2025

Un mucchio di sigarette consumate

Il fumo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, rappresenta la principale causa di morte evitabile. Pertanto, negli anni, la ricerca scientifica e la statistica si sono occupate di raccogliere dati in funzione di monitoraggio e potenziale controllo del problema.

In occasione della “Conferenza mondiale sul controllo del tabacco 2025” tenutasi a Dublino, è stato presentato il nuovo rapporto su tabacco e salute pubblica, il quale, evidenzia progressi significativi; ma allarma sulla necessità di misure più stringenti e immediate.

Vediamo perché.

Il report 2025: pacchetto di misure efficaci ma “ancora troppe lacune”

Il consumo di tabacco si rivela essere uno dei maggiori problemi di sanità pubblica, nonché fattore protagonista nel rischio di sviluppo di patologie neoplastiche (come i tumori), cardiovascolari, e respiratorie

Secondo i dati storici dell’OMS, l’uso di tabacco, potrebbe causare 8 milioni di decessi l’anno entro il 2030.

Il nuovo report, WHO report on the global tobacco epidemic, 2025”, pubblicato il 23 giugno 2025, si è occupato di tracciare i progressi relativi al controllo del tabacco compiuti dai paesi a partire dal 2008.

Il rapporto informa che i progressi sul controllo del tabacco, grazie alle politiche di mitigazione, sono evidenti. Infatti, si legge che sono oltre 6 miliardi le persone nel mondo che sono oggi protette da almeno una delle misure per limitare il tabacco.

Invece, nel 2007, la copertura era garantita solo a 1 miliardo di persone. Sebbene si tratti di un miglioramento, l’OMS dichiara che tuttavia "ci sono ancora toppe lacune" e “oltre 7 milioni di persone ogni anno perdono la vita per il fumo, a cui si aggiunge un milione di vittime per fumo passivo".

La parola chiave del report è “mpower”, un acronimo che indica il pacchetto di sei misure suggerite dall’organizzazione mondiale della sanità per ridurre la diffusione del tabacco e delle relative conseguenze sulla salute.

Ogni lettera corrisponde a una misura, vediamole:

  • “m, monitor”: monitorare l’uso del tabacco e politiche preventive;
  • “p, protect”: proteggere le persone dal fumo del tabacco;
  • “o, offer”: offrire aiuto per uscire dall’uso di tabacco;
  • “w, warn”: avvertire riguardo i rischi del tabacco;
  • “e: enforce”: rinforzare i divieti sulla pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione del tabacco;
  • “r: raise”: aumentare le tasse sul tabacco.

Il Dr Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale della World Health Organization, fa sapere che il pacchetto di misure "MPOWER fornisce ai paesi strategie comprovate ed economicamente vantaggiose per ridurre il consumo di tabacco.” Aggiunge, inoltre, che “i risultati parlano da soli: milioni di vite salvate, tassi di fumo in calo e un cambiamento nell'atteggiamento dell'opinione pubblica nei confronti del controllo del tabacco".

Si registra dunque un miglioramento relativo alla riduzione del tabacco, evidenziato dai dati del report. Ma rimane ancora marcata e significativa la disparità tra gli stati riguardo l’applicazione delle misure.

Misure applicate: forte disallineamento tra gli stati

Dal documento, si legge che sono 40 gli stati che non applicano alcuna misura in linea con gli standard rilasciati; superiore a 30 il numero di stati che ancora consentono la vendita di sigarette prive di avvertenze sanitarie obbligatorie, già invece introdotte da 110 Paesi. 

Nel 2007 i paesi che le hanno introdotte erano solo 9, pertanto ci troviamo comunque di fronte a un avanzamento.

Riguardo il piano fiscale, sono solo 3 gli Stati che negli ultimi tre anni hanno aumentato le accise sul tabacco in linea con le raccomandazioni Oms. 

Mentre sulle sigarette elettroniche, seppure siano ora 133 i Paesi che hanno adottato regolamentazioni specifiche, rimangono oltre 60 quelli che ancora non hanno introdotto norme adeguate.

Nel report viene segnalato una tendenza di rallentamento relativa alle campagne mediatiche contro il tabacco. È infatti da 2022 che ben 110 Paesi non ne hanno avviata alcuna. 

Cosa rivela quindi, il nuovo rapporto 2025 sul controllo del tabacco? 

I risultati mostrano l’efficacia delle misure ideate, e la loro capacità di mitigare i tassi di mortalità del tabacco. Si rivela dunque necessaria una maggiore coesione tra gli Stati del mondo.

Alessandra Familari | Editor
Scritto da Alessandra Familari | Editor

Durante il percorso di studi in Lettere moderne ho avuto occasione di partecipare a diverse realtà editoriali che mi hanno introdotta nel mondo della scrittura web. Dopo tre anni di esperienza nel giornalismo, con particolare focus sulla sociologia e la psicologia sociale, ho cominciato a occuparmi di articoli sul benessere.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Alessandra Familari | Editor
Alessandra Familari | Editor
in Salute

13 articoli pubblicati

Contenuti correlati