Il consumo quotidiano di noci potrebbe avere un effetto protettivo sul colon? Sì, grazie all’azione del microbiota intestinale. A suggerirlo é uno studio clinico pubblicato sulla rivista Nutrients e condotto da un gruppo di ricercatori statunitensi.
La ricerca ha analizzato come l’assunzione regolare di noci influisca sull’infiammazione sistemica e sul microambiente intestinale nei soggetti a rischio di tumore del colon.
Vediamo cosa hanno mostrato i risultati sui benefici delle noci.
Quanti grammi di noci al giorno per ottenere benefici sul colon? Lo studio
Che le noci facciano bene, é risaputo. Ma questa nuova ricerca ha mostrato effetti particolarmente interessanti. Scopriamo quali e quanti grammi di noci mangiare per trarre questi sorprendenti benefici!
I ricercatori hanno coinvolto 39 adulti di età compresa tra 50 e 65 anni, tutti con una storia di polipi intestinali, considerati un possibile fattore di rischio per lo sviluppo del carcinoma del colon.
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Per tre settimane i partecipanti hanno seguito un intervento dietetico che prevedeva il consumo quotidiano di 56 grammi di noci (circa una piccola manciata).
Durante e dopo il periodo di osservazione, sono stati analizzati i biomarcatori infiammatori nel sangue e nelle urine, oltre alla composizione del microbiota intestinale. I risultati hanno rivelato una correlazione significativa tra il metabolismo dei polifenoli delle noci e una riduzione dei marker infiammatori sistemici.
Ma, nello specifico, a cosa é attributito l'effetto positivo?
L’effetto benefico è stato attribuito a una sostanza chiamata urolitina A, un metabolita prodotto quando il microbiota intestinale scompone gli ellagitannini, polifenoli presenti nelle noci, nel melograno e in altri frutti rossi.
Nei soggetti in cui la concentrazione urinaria di urolitina A era più elevata, i ricercatori hanno osservato:
- una riduzione significativa delle molecole solubili di adesione cellulare (sICAM-1);
- livelli più bassi del recettore sIL-6R e del fattore PDGF;
- una diminuzione di altri mediatori pro-infiammatori, come MCP-1.
In altre parole, il consumo di noci ha favorito la produzione di un composto naturale in grado di attenuare l’infiammazione sistemica e locale, migliorando il “clima” biologico del colon.
Cosa rivela il nuovo studio sulle noci: microbiota e risposta individuale
Un aspetto emerso dallo studio da considerarsi estremamente interessante riguarda la variabilità individuale. Cosa significa?
Non tutti, infatti, producono urolitina A con la stessa efficienza: la capacità di sintetizzarla dipende dalla composizione specifica del microbiota intestinale, definita come metabotipo. Ciò significa che le persone con un microbiota più “attivo” nella produzione di urolitine possono trarre benefici maggiori dal consumo di noci.
Questa scoperta apre la strada a nuove strategie di nutrizione personalizzata, in cui la risposta ai cibi funzionali – come le noci – potrebbe essere ottimizzata in base al profilo batterico individuale.
Gli autori dello studio sottolineano che i risultati non devono essere interpretati come una “cura naturale” per prevenire il carcinoma del colon, ma come una strategia nutrizionale promettente per modulare l’infiammazione e favorire la salute intestinale.
Integrare una porzione moderata di noci nella dieta quotidiana, all’interno di un regime equilibrato e ricco di fibre, potrebbe rappresentare un gesto semplice con importanti benefici preventivi.
In attesa di ulteriori ricerche su campioni più ampi e periodi di osservazione più lunghi, il messaggio è chiaro: anche piccoli cambiamenti nella dieta possono contribuire a un benessere profondo, che parte dall’intestino e si estende a tutto l’organismo.
Fonti:
PubMed - Systemic Inflammation and the Inflammatory Context of the Colonic Microenvironment Are Improved by Urolithin A