Un nuovo progetto basato sull’intelligenza artificiale ha permesso di individuare una falla nel sistema sanitario: molte prescrizioni di esami diagnostici, come TAC e risonanze magnetiche, si sono rivelate non realmente necessarie.
In Puglia, uno studio condotto dall’Aress, l’Agenzia regionale per la salute, ha dimostrato che quasi la metà di queste richieste non è giustificata da motivi clinici reali.
Il progetto è stato presentato al Forum Logos & Téchne, organizzato dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO), a Siracusa.
TAC e risonanza magnetica: quasi una prescrizione su due è inappropriata
I risultati della ricerca forniscono un quadro netto delle criticità della diagnosi, offrendo un nuovo punto di partenza per ottimizzare l’impiego delle risorse sanitarie e limitare sprechi, ritardi e potenziali rischi per le persone.
L’analisi ha coinvolto oltre 17.000 prescrizioni mediche provenienti da ospedali e ASL delle province di Bari, Foggia e Lecce. Il progetto è basato su un sistema di intelligenza artificiale generativa, capace di valutare in tempo reale se un esame diagnostico prescritto sia davvero necessario.
Secondo i risultati, solo il 39% delle richieste analizzate rispettava i criteri di appropriatezza definiti dalle evidenze scientifiche. Il 43% delle prescrizioni è stato invece classificato come inappropriato, mentre il restante 18% è stato giudicato solo parzialmente utile.
I dati emersi, però, non colgono impreparati i ricercatori. Infatti, studi simili condotti a livello internazionale, in Italia, Spagna e Svezia, avevano già evidenziato tassi di inappropriatezza comparabili. L'importante novità, in questo nuovo progetto, risiede nella possibilità di rilevarli in modo rapido e automatizzato.
Meno radiazioni, meno attese, meno costi: i vantaggi dell’IA nel campo della prescrizione
I rischi legati a una prescrizione inappropriata non si limitano allo spreco di risorse. Come spiega Giovanni Migliore, presidente di FIASO e direttore generale dell’Aress, “prescrivere esami inutili significa esporre i pazienti a radiazioni non necessarie, allungare le liste d’attesa e creare un danno economico per l’intero sistema sanitario”.
Ogni esame che si rivela inutile, riduce il tempo e lo spazio ai soggetti che ne hanno davvero bisogno. In questo modo i tempi dovuti alle liste d'attesa, nonché una delle maggiori criticità nel sistema sanitario italiano, aumentano esponenzialmente, con la conseguenza di un aumentato rischio per la salute.
Allo stesso modo, anche il carico di lavoro per il personale sanitario aumenta in modo proporzionale, con effetti sull'efficienza in un ambito che richiede la massima concentrazione.
Inoltre, espone i pazienti a potenziali rischi, come nel caso delle radiazioni emesse dalle TAC.
L’uso dell’intelligenza artificiale, in questo contesto, non sostituisce il medico ma lo affianca, offrendo uno strumento oggettivo per migliorare la qualità delle decisioni cliniche.
Progetto Ares in Puglia: un modello da imitare
A spiegare nel dettaglio il funzionamento del sistema è Filippo Menolascina, professore ordinario di bioingegneria all’Università di Edimburgo nonché uno dei responsabili scientifici del progetto. “L’algoritmo è in grado di interpretare la prescrizione e valutarla in tempo reale, confrontandola con le linee guida cliniche." Sottolinea poi che "in questo modo è possibile fornire un feedback immediato al medico”.
Il sistema si è dimostrato affidabile ed efficace, tanto da essere già stato integrato nell’osservatorio regionale sull’intelligenza artificiale. Il prossimo passo sarà testarne la replicabilità in altre regioni italiane, con l’obiettivo di uniformare e migliorare la qualità dell’assistenza su tutto il territorio nazionale.
Questo studio, quindi, dimostra come l’intelligenza artificiale, quando usata con criterio, possa incarnare un alleato prezioso per una sanità ottimizzata, più efficiente, sicura e sostenibile.
Se il modello pugliese sarà adottato anche in altre realtà, l’impatto potrebbe essere significativo. La strada verso una sanità del futuro, più intelligente e consapevole potrebbe essere appena cominciata.