La rabbia nelle donne si attenua dopo i 50 anni: i risultati di un nuovo studio sulla menopausa

Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello

Ultimo aggiornamento – 26 Agosto, 2025

Donna di mezza età con i capelli bianchi e corti seduta sul divano con gli occhiali in mano che guarda fuori dalla finestra

Sono stati fatti molti studi sulla depressione che le donne provano durante la transizione alla menopausa e la menopausa precoce, ma ci sono poche ricerche su altre emozioni intense, come la rabbia, che le donne in perimenopausa possono sperimentare.

Approfondiamo l’argomento.

Il rapporto tra rabbia e salute femminile

La rabbia è un sentimento di antagonismo verso qualcuno o qualcosa, spesso accompagnato da una forte inclinazione a provarlo ed esprimerlo in modo incontrollato; è diversa dall'ostilità, che invece è un'emozione che provoca paura e può essere descritta come uno stato di costante prontezza al conflitto.

Dagli anni '80 la ricerca ha esplorato il nesso tra la rabbia e la salute femminile, concentrandosi in particolare sulle malattie cardiache.

Numerosi studi hanno dimostrato che una maggiore predisposizione alla rabbia (la cosiddetta "rabbia di tratto") può portare a un aumento della pressione sanguigna ed evidenziato che le donne con livelli di rabbia più elevati tendono a sviluppare aterosclerosi (l'ispessimento delle pareti delle arterie) dieci anni più tardi.

Inoltre, la rabbia è stata anche associata alla depressione: infatti, le donne che hanno difficoltà a gestire la rabbia sono più a rischio di sviluppare sintomi depressivi più gravi durante la transizione alla menopausa, un effetto sembra essere ancora più pronunciato nelle donne che utilizzano la terapia ormonale.

Lo studio con il focus sulla menopausa

Uno studio pubblicato sulla rivista a cura di The Menopause Society, che si impegna a supportare gli operatori sanitari e a fornire loro strumenti e risorse per migliorare la salute delle donne durante la transizione alla menopausa e oltre, ha analizzato come le donne gestiscono la rabbia con l'avanzare dell'età.

Mentre gli studi precedenti si concentravano su specifici collegamenti, questa analisi ha voluto esaminare l'evoluzione della rabbia durante la transizione alla menopausa, con l'obiettivo di capire come l'invecchiamento e le varie fasi riproduttive influenzano il modo in cui le donne vivono e manifestano la rabbia.

I ricercatori hanno esaminato i dati di 501 donne, focalizzandosi su un gruppo di 271, per capire il legame tra età, fase riproduttiva e la gestione della rabbia: le partecipanti, con un'età media di 41,6 anni, erano donne istruite, sposate e con un lavoro, con cicli mestruali ancora attivi.

I risultati hanno rivelato un dato interessante: più le donne invecchiano, più i sentimenti di rabbia aumentano; allo stesso tempo, però, la loro espressione della rabbia diminuisce. In altre parole, le donne tendono a provare più rabbia man mano che invecchiano, ma imparano a controllarla e a reprimerla meglio.

undefined

La rabbia ha raggiunto il suo picco durante la tarda fase riproduttiva, per poi diminuire in intensità e aggressività con l'avvicinarsi della menopausa; l'unica forma di rabbia che non è stata influenzata dall'età è stata quella "repressa", ovvero i sentimenti di rabbia che le donne tengono nascosti e non esprimono.

Monica Christmas, direttrice associata della Menopause Society, sottolinea l'importanza di affrontare gli aspetti di salute mentale legati alla menopausa: "L'aspetto della salute mentale legato alla transizione della menopausa può avere un impatto significativo sulla vita personale e professionale di una donna. Questo aspetto della perimenopausa non è sempre stato riconosciuto e gestito. È ampiamente riconosciuto che le fluttuazioni delle concentrazioni ormonali sieriche durante il periodo postpartum, così come le fluttuazioni mensili nelle donne in età riproduttiva corrispondenti al ciclo mestruale e durante la perimenopausa, possono provocare gravi sbalzi d'umore associati a rabbia e ostilità.”


Potrebbe interessarti anche:


Dunque, educare le donne sui possibili sbalzi d'umore durante questo periodo e imparare a gestirli può migliorare notevolmente la loro qualità di vita e il benessere generale.

I ricercatori evidenziano la necessità di ulteriori indagini sul legame tra rabbia e invecchiamento nelle donne, specialmente in relazione ai possibili rischi per la salute, dato che la repressione a lungo termine della rabbia è stata collegata a problemi cardiovascolari, come l'aumento della pressione sanguigna.

Fonti:

  • Menopause - Anger, aging, and reproductive aging: observations from the Seattle Midlife Women’s Health Study;
  • Psychosomatic Medicine - Are Hostility and Anxiety Associated With Carotid Atherosclerosis in Healthy Postmenopausal Women?
Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello
Scritto da Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello

Arianna Bordi è una professionista dell'informazione con un forte impegno nella divulgazione di tematiche legate alla salute psico-fisica, al benessere cognitivo e sociale, agli strumenti di prevenzione. Racconta le nuove evidenze che emergono dalla ricerca scientifica, con un focus in particolare su salute femminile, igiene del sonno, salute del cervello, psicologia, relazioni, dispositivi medici innovativi e nutrizione. In un contesto editoriale saturo e dispersivo, il suo lavoro si distingue per l’autorevolezza e l’attenzione alle fonti di riferimento: offre risposte aggiornate e rilevanti, strumenti indispensabili per orientarsi con cognizione di causa nel complesso universo di salute e benessere. La sua abilità di spaziare su tematiche afferenti all’ambito scientifico con autorevolezza, tra salute mentale, medicina di genere e neurologia, le conferisce una credibilità trasversale, conquistando un pubblico eterogeneo: da chi intraprende percorsi personali a professionisti del settore sanitario e preventivo. Arianna Bordi, dunque, utilizza la divulgazione per ancorare la salute nella vita di tutti i giorni, rendendola una decisione informata e a portata di mano.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Due scienziate di laboratorio lavorano insieme con impegno e meticolosità, concentrandosi sulla ricerca e sugli esperimenti chimici, per far progredire la conoscenza scientifica.
Sangue mestruale: un nuovo strumento diagnostico?

Il sangue mestruale è un opportunità trascurata per la salute femminile: scopri perché i ricercatori lo definiscono una fonte preziosa di informazioni e un futuro strumento diagnostico.

Una dottoressa di ostetricia e ginecologia parla con una giovane paziente incinta durante una visita in una clinica. Un medico esperto in camice fornisce consigli medici nell'ambulatorio dell'ospedale.
Oltre il dolore: il percorso della gravidanza con la vulvodinia

Vulvodinia: quanto impatta sul concepimento, la gravidanza e il parto? Le dottoresse De Vanna e Vescio ci aiutano a rispondere ad alcune preoccupazioni comuni.