Kit per screening al tumore colon-retto in farmacia: ritiro e consegna più facili

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 30 Settembre, 2025

La mano del medico nei guanti medici tiene una provetta per un campione di feci per lo screening del cancro al colon

La partecipazione al programma di screening gratuito per la prevenzione del tumore al colon retto è stata semplificata: la Regione Toscana comunica che il kit diagnostico potrà essere ritirato e riconsegnato anche presso le farmacie convenzionate, in aggiunta ai presidi sanitari territoriali già operativi.

Scopriamo di più in questo approfondimento.

Screening colon-retto: in cosa consiste

Per la prevenzione il Ministero della Salute raccomanda un controllo biennale importantissimo: la ricerca del sangue occulto nelle feci (SOF) per persone tra i 50 e i 69 anni. È bene sapere che alcune regioni hanno ampliato questo screening includendo anche la fascia fino ai 74 anni.

Per conoscere con esattezza le indicazioni della proprio area di residenza si può consultare la pagina specifica sugli screening oncologici in ogni regione.

L'esame del sangue occulto nelle feci (o FIT, dall'inglese Fecal Immunochemical Test), infatti, è un test semplice che ha un ruolo cruciale nella prevenzione; funziona così: si analizza un minuscolo campione di feci alla ricerca di tracce di sangue non visibili a occhio nudo, che potrebbero indicare il sanguinamento di un polipo o di una lesione.

Cosa succede se il risultato è positivo? In media, su 100 persone, circa 5 risultano positive. È fondamentale sapere che un risultato positivo non è una diagnosi: il sangue può provenire da cause innocue come le emorroidi o piccole lesioni da stitichezza.

Certo, il test non è infallibile: un polipo o una lesione potrebbero esistere ma non sanguinare il giorno dell'esame; è per questo che la regolarità dello screening è la chiave.

La buona notizia è che le tecniche moderne hanno reso il SOF (Sangue Occulto Fecale) ancora più efficace e molto più facile da eseguire: i test più recenti, infatti, non solo hanno una maggiore capacità diagnostica, ma permettono di raccogliere il campione senza bisogno di seguire diete o restrizioni alimentari.

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Occorre sottolineare che la ricerca del sangue occulto nelle feci è controindicata in presenza di una storia clinica pregressa di malattie infiammatorie croniche, quali morbo di Crohn o colite ulcerosa.

I soggetti affetti da tali patologie che non siano già in carico a centri di riferimento devono consultare il proprio medico curante: si tratta di un consulto che è fondamentale per l'indirizzo verso il protocollo di monitoraggio e prevenzione più idoneo al loro quadro clinico.

L’iniziativa delle farmacie toscane

La prevenzione contro il tumore al colon retto diventa molto più accessibile: d’ora in poi il kit per lo screening gratuito non sarà più limitato ai presidi sanitari, che spesso impongono orari rigidi, ma si potrà anche ritirare e riconsegnare nelle farmacie convenzionate, riconoscibili da un logo specifico.

Una semplificazione, già attiva in alcune aree urbane e ora estesa ovunque, che è un passo cruciale per l'Assessorato al diritto alla salute della Toscana, il quale mira ad aumentare drasticamente le adesioni.

Storicamente, infatti, lo screening del colon retto è purtroppo sempre stato quello con la partecipazione più bassa: dunque, l'obiettivo è invertire la rotta: orari più flessibili, la riduzione delle distanze e il supporto del consiglio diretto del farmacista sono le nuove leve per convincere i cittadini.

La Giunta regionale ha recentemente approvato il protocollo d'intesa che, in collaborazione con Aziende sanitarie, Ispro e organizzazioni delle farmacie, darà il via a questa sperimentazione entro la fine dell'anno.

L'estensione dello screening si inserisce nel contesto della "farmacia dei servizi", una strategia che mira a valorizzare le 1300 farmacie presenti su tutto il territorio toscano.


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Come sottolineano il Presidente e l'Assessore, questa mossa ribadisce il valore strategico delle farmacie, non più solo punti vendita ma importanti presidi sanitari.

L'impegno della Giunta regionale si concentra proprio su questo fronte: potenziare la prevenzione, considerata vitale non solo per il benessere dei singoli, ma anche per garantire la sostenibilità a lungo termine del Servizio Sanitario Regionale.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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