Il bypass gastrico può ridurre il tumore del colon: la scoperta in uno studio

Alessandra Familari | Editor

Ultimo aggiornamento – 02 Luglio, 2025

Un medico tiene in mano un modello di intestino

Il l bypass gastrico potrebbe ridurre il rischio di tumore del colon-retto. Lo rivela uno studio dell’Università di Friburgo, guidato dalla ricercatrice Rebecca Kesselring. Si tratta di una scoperta che potrebbe ampliare le prospettive terapeutiche nella lotta al tumore intestinale.

Vediamo lo studio e i sorprendenti risultati che sono emersi.

Tumore intestinale e bypass gastrico: lo studio su modello animale

La ricerca è stata condotta su modello murino, nonché un sistema sperimentale strutturato basato sul topo, spesso con caratteristiche precise, creato per riprodurre una malattia o una condizione umana in modo controllato.

Per comprendere il legame tra bypass gastrico e tumore del colon, i ricercatori hanno condotto uno studio su topi da laboratorio, alimentati con una dieta ad alto contenuto di grassi fino a ottenere un aumento medio del 50% del peso corporeo. Un terzo di questi è stato sottoposto a bypass gastrico, un altro terzo a intervento fittizio, e il restante a un regime dietetico ipocalorico per simulare la perdita di peso senza chirurgia.

Dopo sei settimane di calo ponderale, tutti i topi hanno ricevuto un impianto di cellule tumorali del colon. 

Al termine dell’osservazione, i tumori nei topi operati risultavano più piccoli di circa due terzi rispetto agli altri gruppi. Inoltre, soltanto un topo su venti tra quelli con bypass presentava metastasi al fegato, contro la maggioranza degli altri gruppi.

Nei topi obesi con tumore colorettale, l’intervento di bypass gastrico di tipo Roux-en-Y (RYGB) ha portato a una marcata riduzione della crescita tumorale primaria e delle metastasi epatiche, indipendentemente dalla perdita di peso.

Bypass gastrico: oltre la perdita di peso

“Dato che entrambi i gruppi fittizi avevano livelli tumorali simili ma pesi diversi, la perdita di peso in sé non spiegava il rischio ridotto di cancro: c’era qualcos’altro riguardo all’intervento di bypass”, ha comunicato Kesselring.

Infatti, l’effetto dipenderebbe, non tanto dalla perdita di peso, quanto da un cambiamento nella composizione degli acidi biliari e nell’ambiente intestinale. Questo fattore apre alla possibilità di strategie terapeutiche alternative alla chirurgia. 

Il bypass gastrico è un intervento impiegato nel trattamento dell’obesità grave che mira a ridurre l’assorbimento delle calorie e indurre senso di sazietà precoce.

L’intervento consiste nella creazione di una piccola tasca gastrica collegata direttamente all’intestino tenue, escludendo gran parte dello stomaco e il duodeno. Sebbene l’obiettivo finale sia quello di un controllo del peso, le modifiche al tratto digerente influiscono anche sul metabolismo e sul microbiota intestinale.

Tra le principali conseguenze della procedura vi è la variazione del percorso degli acidi biliari, sostanze prodotte dal fegato per la digestione dei grassi, che possono influenzare l’ambiente intestinale e la proliferazione cellulare.

La scoperta: il ruolo degli acidi biliari nella protezione tumorale

I tumori si erano mostrati ugualmente aggressivi nei topi che avevano perso peso senza intervento. Pertanto, i ricercatori hanno ipotizzato che il fattore protettivo non fosse strettamente legato al dimagrimento, ma a modifiche nel metabolismo degli acidi biliari. Dopo l’intervento, infatti, questi acidi entrano in contatto con una diversa flora intestinale, che ne altera la composizione.

Le analisi hanno confermato che i topi con bypass avevano livelli ridotti di acidi biliari primari nel colon e nel sangue. Alcune di queste molecole, in concentrazioni elevate, sono associate a fenomeni infiammatori e cancerogeni. La loro diminuzione potrebbe dunque spiegare la riduzione del rischio tumorale osservato.

I risultati dello studio, dunque, suggeriscono che il bypass gastrico eserciti un’azione protettiva indiretta sul colon attraverso la modifica del profilo metabolico intestinale. 

In futuro, questa scoperta potrebbe incarnare la via per sviluppare trattamenti farmacologici in grado di riprodurre i medesimi effetti, aggirando la necessità di ricorrere a un intervento chirurgico.

Alla luce dell’aumento dei casi di tumore del colon-retto anche tra i giovani adulti è possibile considerare i risultati emersi dallo studio tedesco una fonte preziosa per il futuro.

Alessandra Familari | Editor
Scritto da Alessandra Familari | Editor

Durante il percorso di studi in Lettere moderne ho avuto occasione di partecipare a diverse realtà editoriali che mi hanno introdotta nel mondo della scrittura web. Dopo tre anni di esperienza nel giornalismo, con particolare focus sulla sociologia e la psicologia sociale, ho cominciato a occuparmi di articoli sul benessere.

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Alessandra Familari | Editor
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