Quando ci si rompe una costola, può essere semplice convivere con il dolore durante il giorno e gestirlo con attenzione, ma la vera sfida si presenta durante la notte.
Come dormire con una costola rotta? E, soprattutto, esistono rimedi naturali che possono aiutare a sopportare meglio il dolore? Cerchiamo di capirne di più.
Perché un trauma costale fa così male?
Le costole sono elementi strutturali importantissimi all’interno del torace: proteggono cuore e polmoni, si muovono ad ogni respiro e sono collegate a muscoli e nervi.
Quando una costola si rompe o si incrina, ogni movimento del torace – anche il più lieve, come uno starnuto – può provocare fitte acute.
A differenza di altri tipi di frattura, in questo caso l'immobilizzazione non è possibile, quindi il dolore può essere persistente e diventare particolarmente fastidioso durante la notte.
In questa fase della giornata, infatti, il corpo cerca di rilassarsi, ma i movimenti involontari del sonno e la posizione supina rischiano di aggravare la sofferenza.
Le fratture costali guaribili senza complicanze impiegano in media 6 settimane, ma il dolore può durare più a lungo, specialmente in assenza di un buon riposo notturno.
Dormire con le costole rotta: le posizioni consigliate
Spesso, chi ha una costola rotta non riesce a dormire per il dolore e, non riposando, il corpo ne risente e la guarigione rallenta.
Il sonno profondo stimola infatti il rilascio di ormoni della crescita, fondamentali per la rigenerazione dei tessuti.
Ma qual è la posizione migliore per dormire con una costola rotta?
Vediamo le migliori.
Dormire sul lato opposto alla frattura
Se il dolore si concentra su un lato del torace, dormire sull’altro lato – quello non colpito – può ridurre la pressione sull’area lesionata.
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L’importante è sostenere bene il corpo con cuscini per evitare di ruotare involontariamente durante la notte.
Dormire semi-seduti
In alcuni casi, soprattutto nelle prime notti, dormire in posizione semi-reclinata può risultare più comodo.
Un letto reclinabile, una poltrona relax o un supporto con cuscini può tenere il busto sollevato, riducendo la compressione toracica e facilitando la respirazione.
Attenzione alla posizione supina
Dormire sulla schiena può essere tollerabile solo se si riesce a mantenere la parte superiore del corpo leggermente rialzata.
Tuttavia, per chi ha più di una costola rotta o soffre di tosse, questa posizione può aumentare la sensazione di peso sul torace.
Dolore da costola rotta: rimedi naturali
Il medico potrà prescrivere antinfiammatori o analgesici per il dolore acuto, ma esistono anche rimedi naturali che possono offrire sollievo, migliorando la qualità della vita quotidiana.
Impacchi freddi e caldi
Nelle prime 48 ore dall’infortunio, applicare impacchi freddi (ghiaccio avvolto in un panno) può aiutare a ridurre infiammazione e gonfiore.
In seguito, il calore può favorire la circolazione sanguigna e distendere la muscolatura toracica, spesso contratta per proteggere la zona dolorante.
Arnica montana
L’arnica è una pianta utilizzata tradizionalmente per ridurre gonfiore, lividi e dolori muscolari Può essere applicata in gel o crema direttamente sulla pelle (purché integra).
Alcuni studi ne hanno confermato l’efficacia come coadiuvante nella gestione del dolore muscoloscheletrico.
Integratori naturali: magnesio, curcumina, vitamina C
Alcuni integratori naturali possono aiutare l’organismo e la muscolatura a lavorare al meglio per il processo di assorbimento della frattura:
- magnesio: utile per rilassare la muscolatura e contrastare i crampi notturni;
- curcumina: principio attivo della curcuma, ha proprietà antinfiammatorie naturali;
- vitamina c: contribuisce alla sintesi del collagene, utile nella riparazione dei tessuti.
Attenzione però all’autoprescrizione: anche se naturali, questi integratori vanno assunti sotto consiglio medico, soprattutto se si stanno già assumendo farmaci.
Tisane calmanti e rilassanti
Dormire bene con una costola rotta richiede anche un rilassamento generale del corpo.
Tisane a base di camomilla, passiflora, valeriana o melissa possono favorire un sonno più profondo, riducendo la tensione.
Costola rotta: perché la respirazione è importante
Il dolore per una costola rotta porta spesso a respirare in modo superficiale per paura di peggiorare il fastidio, ma questo può essere controproducente.
La respirazione toracica incompleta può causare:
- congestione polmonare;
- tosse persistente;
- infezioni respiratorie.
Per questo motivo, è fondamentale dedicare qualche minuto al giorno a esercizi di respirazione controllata, ad esempio:
- inspirazioni lente e profonde
- espirazioni prolungate.
Eventualmente, è bene ricorrere al parere di un fisioterapista respiratorio.
Durante il giorno, posizionare un piccolo cuscino o un asciugamano piegato contro il petto mentre si tossisce o si ride può aiutare a contenere il movimento doloroso delle costole.
Quando preoccuparsi per le costole rotte
Anche se la maggior parte delle fratture costali guarisce senza complicanze, è bene monitorare alcuni sintomi:
- dolore che peggiora nel tempo;
- difficoltà respiratorie;
- febbre;
- sangue nella tosse;
- gonfiore anomalo o deformità del torace.
In presenza di questi segnali, è importante contattare immediatamente un medico: potrebbero indicare complicanze come pneumotorace o lesioni interne.
La fisioterapia nel recupero post costola rotta
Dopo la fase acuta, la fisioterapia può aiutare molti pazienti a:
- migliorare la postura;
- prevenire rigidità;
- allenare la respirazione diaframmatica.
Alcuni centri propongono anche tecniche di rilassamento muscolare progressivo e mobilizzazioni dolci.
Una buona fisioterapia respiratoria è fondamentale per prevenire complicanze nei pazienti con fratture costali, soprattutto nei soggetti anziani o con patologie polmonari pregresse.
Come detto, una costola rotta non è solo un osso rotto: è un'esperienza dolorosa e invalidante che impatta il riposto. Dormire diventa difficile, ogni gesto va misurato, e il dolore può incidere sull’umore. Non potendole poi ingessare, la gestione è più complicata rispetto ad altri tipi di fratture.
Scegliere la posizione giusta per dormire, adottare rimedi naturali validati, respirare in modo consapevole e affidarsi – quando necessario – a professionisti del respiro e del movimento, sono tutti tasselli di un percorso che porta alla guarigione.