Un team di ricerca internazionale – che comprende gli scienziati statunitensi dell'istituto Pennington Biomedical dell'Università Statale della Louisiana, la Scuola di Medicina dell'Università di Yale, il Centro per l'immunoterapia e l'immunobiologia del cancro dell'Università di Kyoto (Giappone), il Dipartimento di Patologia e Immunologia dell'Università di Washington, l'Istituto di ricerca traslazionale per il metabolismo e il diabete “AdventHealth” – ha scoperto che eliminare l’amminoacido cisteina comporta un crollo del peso del 30% in una sola settimana in modelli murini (topi).
Scopriamo i dettagli di questa ricerca pubblicata su Nature Metabolism.
Il ruolo della cisteina
Il team di ricerca ha analizzato i campioni di tessuto adiposo di centinaia di persone che hanno seguito un regime di restrizione calorica per un anno, al fine di perdere peso, osservando un calo significativo della cisteina.
Si tratta di un amminoacido che il corpo umano produce autonomamente (e per questo definito “non essenziale”) connesso a importanti processi antiossidanti, disintossicanti, immunitari e a diverse funzioni metaboliche.
Per testare il ruolo di questo amminoacido nella perdita di peso, gli scienziati ne hanno bloccato la produzione nei topi di laboratorio, privandone l’assunzione attraverso una dieta ad hoc.
I modelli murini erano soggetti a obesità
Si ricorda, infatti, che la cisteina è presente in:
- pesce;
- latte e derivati;
- frutta secca;
- uova;
- legumi;
- carne.
Eliminare completamente la cisteina dalla propria alimentazione innesca una drammatica perdita di peso, pari al 30% in appena una settimana, che però risulta letale.
Attenzione a bloccarla del tutto
La cisteina, dunque, funge da vero e proprio interruttore metabolico, determinando una rapida conversione del grasso bianco in grasso bruno – che brucia calorie per produrne altre – e un significativo aumento del dispendio energetico e un calo dell'infiammazione metabolica.
Nonostante la perdita di peso innescata, non è immaginabile bloccare del tutto la cisteina in un'ipotetica cura dimagrante, anche in virtù delle altre importanti funzioni metaboliche di cui si è parlato prima.
Il team guidato dal Dr. Vishwa Deep Dixit, del Dipartimento di Patologia dell'ateneo di New Haven, però, evidenzia che in futuro la restrizione calorica potrebbe essere accompagnata da altri approcci basati sulla cisteina per ottenere una sana perdita di peso.
È ampiamente noto, infatti, che la restrizione calorica è associata alla perdita di peso, a un miglioramento della longevità e dei parametri di salute: ciò che era sconosciuto erano gli amminoacidi strettamente coinvolti in questo meccanismo metabolico e di termogenesi.
Secondo i co-autori dello studio, questi risultati suggeriscono future strategie di gestione del peso che potrebbero non basarsi solo sulla riduzione dell'apporto calorico, aprendo nuove strade terapeutiche per il trattamento dell'obesità. La cisteina è importante anche in altri processi metabolici ed è per questo che eventuali trattamenti basati sulla cisteina dovranno essere testati adeguatamente.
Fonti:
Nature Metabolism – Cysteine depletion triggers adipose tissue thermogenesis and weight loss