Ecografia transrettale: preparazione, informazioni utili e consigli pratici

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 22 Settembre, 2025

ecografo

L’ecografia transrettale è uno strumento diagnostico preciso, affidabile e, soprattutto, non invasivo come potrebbe sembrare: in ambito urologico e andrologico, è una risorsa preziosa per studiare prostata, vescicole seminali e canale rettale.

Prepararsi a questo esame non è complicato, ma ci sono alcuni passaggi da seguire con attenzione. Scopriamoli insieme.

Ecografia prostatica transrettale: a cosa serve davvero

L’ecografia transrettale (detta anche ecografia prostatica transrettale) viene utilizzata soprattutto per lo studio della prostata e delle strutture vicine.

È indicata, ad esempio, per valutare l'ingrossamento prostatico (ipertrofia), per indagare la presenza di noduli sospetti, per guidare eventuali biopsie oppure per comprendere meglio le cause di infertilità maschile – in particolare in caso di ostruzione delle vie seminali.

A differenza della classica ecografia sovrapubica, che osserva la prostata dall’esterno tramite la parete addominale, quella transrettale consente una visione ravvicinata, più dettagliata, grazie alla sonda introdotta nel retto.

Dal punto di vista pratico, l’ecografia transrettale dura in media 10/15 minuti. Il paziente si sdraia sul fianco sinistro, con le ginocchia piegate verso l’addome: è una posizione che facilita l’introduzione della sonda ecografica, di forma sottile e allungata, rivestita da un involucro monouso e lubrificata per ridurre al minimo il fastidio.

L'esame di ecografia rettale non è doloroso, ma può risultare fastidioso soprattutto per chi è particolarmente teso.

Riguardo alla preparazione per ecografia transrettale, il segreto è rilassarsi: sembra un consiglio banale, ma permette di ridurre sensibilmente l’invasività percepita.

Nessuna manovra traumatica, nessuna pressione eccessiva: il medico guida la sonda con delicatezza, osservando in tempo reale le immagini trasmesse sul monitor.

Ecografia transrettale prostatica: preparazione e cosa sapere

La preparazione per ecografia transrettale prostatica è semplice, ma va seguita con cura per garantire una buona riuscita dell’esame.

Un intestino pulito è essenziale per permettere alla sonda di trasmettere immagini chiare e leggibili.

Il disagio emotivo legato all’ecografia transrettale è comprensibile, soprattutto per i pazienti alla prima esperienza. Ma è importante distinguere tra ciò che ci immaginiamo e ciò che realmente accade. È un atto medico, al pari di una visita cardiologica o di una colonscopia.

Spesso, il fastidio maggiore non è fisico, ma psicologico. Parlare apertamente con il medico, fare domande, esprimere i propri dubbi, può aiutare a ridimensionare la tensione. Chi lavora in questo campo lo sa bene: creare un clima di fiducia è parte integrante dell’esame.

Ecco i passaggi principali da tenere a mente prima di un’ecografia transrettale della prostata.

Pulizia intestinale

La regola d’oro è: il retto deve essere il più possibile libero da feci. Questo non solo migliora la qualità dell’immagine, ma rende l’esame più confortevole.

Di solito, viene consigliato di eseguire un piccolo clistere (microclisma) la sera prima e/o circa due ore prima dell’appuntamento.

Si tratta di prodotti da banco, semplici da usare, acquistabili in farmacia senza prescrizione. Alcune strutture potrebbero consigliare un lassativo leggero il giorno precedente, ma non sempre è necessario.

Alimentazione leggera

Nelle 24 ore precedenti, meglio evitare cibi che possono fermentare o gonfiare, come legumi, latticini, verdure crude e bevande gassate.

Via libera a pasti leggeri, a base di riso, carne bianca, pesce, patate. Il giorno dell’esame non serve essere a digiuno, a meno che non sia espressamente richiesto dalla struttura.

Farmaci in corso e patologie preesistenti

È sempre opportuno informare il medico di eventuali patologie intestinali (come emorroidi infiammate, ragadi o infiammazioni rettali), così come dei farmaci in uso, specialmente se si assumono anticoagulanti o antiaggreganti.

In alcuni casi, se l’ecografia è associata a una biopsia prostatica, sarà necessario interromperli per qualche giorno, sotto supervisione medica.

Ecografia prostatica rettale: cosa aspettarsi dopo l’esame

Nella maggior parte dei casi, si può tornare subito alle proprie attività. L’esame non lascia segni, non provoca dolore e non richiede tempi di recupero. Alcuni pazienti riferiscono un leggero senso di urgenza rettale o un po’ di aria nella pancia, ma si tratta di fastidi passeggeri che si risolvono nel giro di poco tempo.

Se l’ecografia è stata eseguita in associazione a una biopsia, potrebbero verificarsi lievi perdite di sangue nelle urine, nello sperma o nelle feci nei giorni successivi. Anche in questo caso, nulla di allarmante: il medico fornirà tutte le indicazioni necessarie.

Preparazione per ecografia prostatica transrettale: quando è indicata e perché non va rimandata

L’ecografia transrettale viene prescritta in diverse situazioni, tra cui:

  • aumento del PSA (antigene prostatico specifico) nel sangue;
  • difficoltà urinarie o minzione frequente notturna;
  • infertilità maschile da causa ostruttiva;
  • sospetto clinico di prostatite cronica o ascessi;
  • monitoraggio dell’ipertrofia prostatica benigna;
  • guida ecografica per prelievo bioptico.

Evitare l’esame per timore o pudore può significare rimandare una diagnosi importante.

In molti casi, una semplice ecografia può fare chiarezza su sintomi poco specifici o mettere in evidenza alterazioni da approfondire.

Domande frequenti (FAQ)

L’ecografia transrettale è dolorosa?

No, non è dolorosa. Può risultare fastidiosa, ma il livello di disagio dipende molto dalla capacità di rilassarsi e dal rapporto di fiducia con l’operatore.

È necessaria la presenza di un accompagnatore?

No, non è indispensabile. L’esame è ambulatoriale e non richiede sedazione. Tuttavia, se si è molto ansiosi, può essere rassicurante farsi accompagnare.

Possono farla anche le donne?

Sì, anche se più raramente. Nelle donne, l’ecografia transrettale può essere indicata per valutare tumori rettali o sospetti pelvici quando l’ecografia transvaginale non è praticabile.

È un esame sicuro?

Assolutamente sì. Non comporta rischi, non espone a radiazioni e può essere ripetuto nel tempo senza effetti collaterali.

Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?

Nelle 24 ore successive l’esame è meglio evitare sforzi intensi e astenersi per due o tre giorni dall’attività sessuale.

Per il resto, dopo l’indagine si può riprendere la propria vita normale, avendo cura di ricominciare la terapia anticoagulante o fluidificante (se interrotta) dopo tre giorni dal test o quando non si osservano più perdite di sangue.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Christian Raddato
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