Diarrea estiva: perché succede e cosa fare quando il caldo altera l'equilibrio intestinale

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 30 Giugno, 2025

ragazza si tiene la pancia

Nei mesi estivi, il caldo, i cambiamenti nella dieta e il rischio di infezioni possono influire sull'equilibrio intestinale. Tra i disturbi più comuni, la diarrea estiva può avere diverse cause anche collegate fra loro.

A differenza di quella invernale, legata per lo più a virus respiratori o rotavirus, la diarrea in estate può avere origine da alimenti facilmente deperibili, disidratazione, contaminazioni batteriche, alterazioni della flora intestinale e patologie preesistenti.

L'incidenza aumenta nei periodi di caldo intenso, ancora di più in presenza di umidità elevata e cattiva conservazione degli alimenti, condizioni igieniche inadeguate, viaggi, cambiamenti alimentari o abbassamento delle difese immunitarie.

Vediamo perché il caldo può provocare diarrea, cosa fare e quando rivolgersi al medico.

Cause della diarrea estiva

La diarrea estiva è il risultato di più fattori, ambientali, alimentari e fisiologici che si intensificano con il caldo e l'umidità. Il sintomo della diarrea si manifesta come conseguenza di condizioni che colpiscono l'apparato gastrointestinale.

Alimenti contaminati dal caldo

Durante l'estate, il caldo facilita la presenza di batteri pericolosi nei cibi conservati male, esposti a temperature elevate o a cattive condizioni igieniche.
I microrganismi più coinvolti sono:

Il consumo di insalate contaminate, frutta non lavata, latticini lasciati fuori frigo o alimenti crudi può portare a gastroenteriti batteriche acute, con sintomi come nausea, diarrea, vomito, crampi addominali e febbre.

Uno studio pubblicato su PubMed ha documentato un forte aumento del rischio di diarrea infettiva correlata all'aumento delle temperature ambientali, con un rischio relativo fino a 1,42 nei giorni più caldi (Liang et al., 2021).

Disidratazione e alterazione della motilità intestinale

Il caldo estremo aumenta la sudorazione e il rischio di disidratazione, a maggior ragione se l'assunzione di liquidi non copre il fabbisogno necessario.
 
 In condizioni di disidratazione, l'intestino può reagire alterando la propria motilità e permeabilità, con la conseguente comparsa di diarrea.

Questa risposta è marcata nei soggetti con:

  • sindrome dell'intestino irritabile (IBS);
  • malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD);
  • terapie farmacologiche che influenzano il riassorbimento idrico intestinale.

Contaminazione dell'acqua

Durante l'estate, il rischio di acqua contaminata può aumentare per la presenza di piogge, scarichi fognari mal gestiti o uso di fonti non controllate.

Patogeni come Vibrio cholerae, Giardia e Cryptosporidium si diffondono attraverso:

  • acqua potabile non trattata;
  • piscine mal disinfettate;
  • contatto diretto con superfici o oggetti contaminati.

Secondo l'OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità, l'acqua è uno dei principali veicoli di trasmissione delle malattie intestinali nei periodi caldi, soprattutto nei paesi a clima temperato e tropicale.

Come avviene il contagio 

La diarrea estiva può diffondersi anche tramite:

  • contatto diretto con persone infette (es. tramite mani, asciugamani, superfici condivise);
  • insetti vettori, come mosche o scarafaggi, che trasportano batteri da rifiuti o feci agli alimenti.

Questi meccanismi di contagio spiegano l'aumento delle infezioni gastrointestinali anche in ambito domestico o turistico, specie in assenza di igiene accurata.

Chi è più a rischio di diarrea da caldo

La diarrea in estate può colpire chiunque, ma esistono persone più suscettibili per ragioni fisiologiche, patologiche o ambientali.

Il rischio non dipende solo dall'esposizione al caldo, ma anche dalla capacità dell'organismo di adattarsi e difendersi in condizioni sfavorevoli.

Bambini piccoli 

I neonati e i bambini sotto i cinque anni sono più esposti alla diarrea estiva, a causa di:

  • un sistema immunitario ancora immaturo;
  • maggiore esposizione a superfici contaminate (es. giochi, mani, oggetti);
  • un rischio più elevato di disidratazione rapida, che può aggravare una diarrea anche moderata.

Le infezioni gastrointestinali nei bambini tendono a manifestarsi con diarrea acuta, febbre e vomito, e richiedono un intervento pediatrico rapido.

Anziani

Anche gli anziani sono più esposti per motivi diversi:

  • ridotta percezione della sete e rischio di disidratazione;
  • comorbidità croniche (diabete, cardiopatie, insufficienza renale);
  • assunzione di farmaci che possono interferire con l'equilibrio idrico e intestinale.

Una diarrea da caldo in un soggetto anziano può alterare l'assorbimento dei farmaci, causare squilibri elettrolitici e aumentare il rischio di ricovero.

Con la diarrea in estate, se il corpo perde molti liquidi e sali non riesce a funzionare bene e si possono avvertire sintomi come debolezza, crampi, confusione, stanchezza o battito irregolare.

Persone con disturbi gastrointestinali cronici

Persone affette da alcune condizioni come: 

  • sindrome dell'intestino irritabile (IBS);
  • morbo di Crohn o colite ulcerosa (IBD);
  • celiachia non ben controllata;
  • intolleranze alimentari mal gestite.

possono essere più vulnerabili a riacutizzazioni durante l'estate.

Il caldo, la disidratazione e i cambiamenti alimentari (es. pasti freddi, fuori casa) possono scatenare episodi diarroici anche in assenza di infezione.

Alcuni studi osservano una maggiore frequenza di riacutizzazioni nei mesi estivi nei pazienti con IBD, anche se le cause precise restano multifattoriali.

Diarrea del viaggiatore 

Il caldo provoca diarrea in persone che viaggiano durante estate in zone tropicali, in paesi con condizioni igieniche diverse. In questi casi aumenta il rischio di esposizione a:

  • nuovi ceppi batterici o virali;
  • cambiamenti improvvisi nella dieta e nell’acqua;
  • uso di servizi igienici condivisi.

La cosiddetta "diarrea del viaggiatore" è una forma di diarrea estiva acuta, di norma con origine batterica, prevenibile in parte con misure igienico-alimentari. Prende il nome dal fatto che – spesso – ad esserne affetti sono turisti di ritorno da paesi con minor attenzione alle norme igieniche.

Diarrea e caldo: i sintomi  

La diarrea estiva si manifesta con evacuazioni frequenti e liquide, accompagnate da altri sintomi gastrointestinali.

L'intensità e la durata possono variare in base alla causa, all'età e allo stato generale di salute. Se le condizioni cliniche sono normali, i disturbi si risolvono da soli entro un paio di giorni.

I sintomi più frequenti sono:

  • feci molli o acquose, tre o più volte al giorno;
  • crampi addominali;
  • gonfiore e sensazione di urgenza intestinale;
  • nausea, talvolta associata a vomito;
  • astenia e senso di spossatezza;
  • perdita di appetito.

Sintomi da monitorare 

Alcuni sintomi devono essere subito condivisi con un medico per evitare che possano degenerare in una infezione severa, una disidratazione avanzata o una patologia sottostante:

  • presenza di sangue nelle feci;
  • febbre superiore a 38,5°C;
  • vomito persistente;
  • segni di disidratazione: sete intensa, secchezza della bocca, urine scarse e scure, vertigini;
  • diarrea che dura oltre 3 giorni senza miglioramento;
  • stato confusionale o alterazione del sensorio, soprattutto nei bambini e negli anziani.

In questi casi è fondamentale rivolgersi al medico per una diagnosi precisa ed evitare complicazioni.

Come prevenire la diarrea estiva

La prevenzione della diarrea col caldo si basa su alcuni fattori:

  • sicurezza alimentare;
  • idratazione adeguata;
  • igiene personale e ambientale.

Le misure preventive sono semplici, ma devono essere applicate anche durante viaggi e soggiorni fuori casa.

Conservazione degli alimenti

È opportuno osservare questi accorgimenti:

  • prestare attenzione a refrigerare in modo corretto tutti i cibi deperibili, mantenendo la catena del freddo sotto i 4°C;
  • evitare di lasciare a temperatura ambiente alimenti cucinati, latticini, carne o pesce;
  • non mescolare cibi crudi e cotti nel frigorifero, utilizzare contenitori separati e sigillati;
  • consumare solo frutta e verdura ben lavate e, se possibile, sbucciate;
  • riscaldare bene gli avanzi prima del consumo, portando l'interno a 75°C o più.

Bere acqua per idratarsi in modo corretto  

Le accortezze da non trascurare:

  • bere acqua potabile, possibilmente in bottiglia se si è fuori casa in paesi dove l'igiene non rispetta standard ottimali;
  • evitare il consumo di ghiaccio, se non si è certi della qualità dell'acqua;
  • aumentare l'introito di liquidi in presenza di sudorazione abbondante;
  • utilizzare soluzioni reidratanti in caso di sintomi iniziali o esposizione prolungata al caldo.

Igiene personale e ambientale

Anche in questo caso, ci sono norme preventive efficaci:

  • lavare sempre le mani con acqua e sapone prima di mangiare, cucinare o toccare alimenti;
  • disinfettare le superfici di cucina, i coltelli e i taglieri, soprattutto dopo il contatto con alimenti crudi;
  • evitare di toccarsi bocca, naso o occhi con le mani sporche;
  • adottare misure per allontanare insetti come mosche e scarafaggi;
  • evitare di consumare cibi di dubbia conservazione o non cotti come molluschi e carne (per prevenire il rischio di infezioni intestinali durante i mesi estivi).

Cosa prendere per la diarrea con il caldo?

I rimedi in caso di caldo e diarrea devono puntare a prevenire la disidratazione e al recupero della normale funzione intestinale:

  • reidratazione, la priorità assoluta è reintegrare i liquidi e gli elettroliti persi: bere acqua a piccoli sorsi frequenti;
  • utilizzare soluzioni reidratanti orali disponibili in farmacia o preparabili in casa (con acqua, sale e zucchero in proporzioni corrette).

Evitare bibite zuccherate, alcolici e caffè, che possono peggiorare la disidratazione.

Cosa mangiare

Non è necessario sospendere completamente l'alimentazione.

Ecco come regolarsi:

  • preferire pasti leggeri, privi di grassi e facilmente digeribili;
  • mangiare riso, patate lesse, carote cotte, banana, mela grattugiata e cracker secchi;
  • evitare latticini, cibi speziati, fritti e alimenti ad alto contenuto di fibra insolubile durante la fase acuta.

Quali farmaci prendere per la diarrea estiva

Gli antidiarroici da banco (es. loperamide) possono essere utilizzati solo su consiglio medico e in assenza di febbre o sangue nelle feci. Utilizzarli a sproposito può peggiorare il quadro, ed è spesso preferibile non impiegarli affatto – preferendo terapie più adeguate come fermenti lattici/probiotici.

Gli antibiotici non sono indicati nei casi lievi o non infettivi, e devono essere prescritti solo dopo una diagnosi specifica.

Nei casi di diarrea associata a malattie croniche intestinali, il trattamento va adattato al quadro di base e alle indicazioni dello specialista.

Quando rivolgersi al medico

Si consiglia di rivolgersi al medico se la diarrea persiste oltre 72 ore, ma non solo. Anche in presenza di questi segnali:

  • comparsa di sangue nelle feci o febbre alta;
  • segni di disidratazione avanzata (bocca secca, debolezza, urine scure);
  • se la persona è più a rischio: neonati, bambini, anziani, pazienti immunodepressi o con patologie croniche.

FAQ –  Domande frequenti sulla diarrea estiva

Perché il caldo può causare diarrea?

Il caldo può favorire la diarrea per diversi motivi. Le alte temperature aumentano il rischio di contaminazione degli alimenti e dell'acqua, facilitano la proliferazione dei batteri, possono causare disidratazione che altera la funzione intestinale. Chi soffre di disturbi gastrointestinali può essere più sensibile agli effetti del caldo sul tratto digerente.

La diarrea estiva è sempre causata da un'infezione?

No. Oltre alle infezioni batteriche o virali, la dissenteria in estate può essere provocata da disidratazione, stress termico, cambiamenti nella dieta o riacutizzazione di patologie intestinali preesistenti. In alcuni casi, non è presente alcun patogeno identificabile.

Qual è la differenza tra diarrea da caldo e colpo di calore?

Il colpo di calore è una condizione acuta e grave legata alla termoregolazione che si manifesta con febbre alta e alterazione della coscienza. La diarrea estiva, invece, è un sintomo gastrointestinale che può insorgere anche in assenza di ipertermia, legata a fattori alimentari, infettivi o idrici.

Cosa fare se un bambino ha diarrea in estate?

È fondamentale prevenire la disidratazione dando da bere liquidi a piccoli sorsi e alimenti leggeri. Se compaiono febbre, eccessiva stanchezza e debolezza, rifiuto dei liquidi o segni di disidratazione, occorre contattare il pediatra o recarsi al pronto soccorso.

I fermenti lattici aiutano in caso di diarrea estiva?

I probiotici possono favorire il ripristino dell'equilibrio della flora intestinale dopo un'infezione o l'uso di antibiotici. Possono essere utili anche nella prevenzione della diarrea del viaggiatore, ma vanno assunti in modo mirato, non come sostituto dell'idratazione.

Quanto dura di solito la diarrea estiva?

Nella maggior parte dei casi, la diarrea estiva si risolve in 1–3 giorni. Se dura più di 72 ore, peggiora o si associa ad altri sintomi più gravi, è opportuno eseguire accertamenti per escludere cause più serie, specie se non è responsiva al trattamento.

Il caldo favorisce la proliferazione di batteri negli alimenti?

Sì. Temperature tra 15°C e 40°C accelerano la crescita di batteri come Salmonella, E. coli e Campylobacter negli alimenti, a maggior ragione se mal conservati. Ad esempio, carne o latticini lasciati a temperatura ambiente possono sviluppare milioni di batteri in poche ore, aumentando il rischio di intossicazioni alimentari con diarrea.

La disidratazione da caldo influisce sull'intestino?

La sudorazione eccessiva riduce i liquidi corporei, compromettendo l'assorbimento di acqua ed elettroliti a livello intestinale. Questo squilibrio idroelettrolitico (es. carenza di sodio o potassio) può alterare la motilità intestinale, portando a feci liquide (diarrea).

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
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