Detox dai social: funziona davvero o è solo un vantaggio temporaneo?

Alessandra Familari | Autrice e divulgatrice informazione sanitaria
A cura di Alessandra Familari
Autrice e divulgatrice informazione sanitaria

Data articolo – 26 Novembre, 2025

Una ragazza davanti ai social.

Smettere di usare i social per una sola settimana é realmente efficacie? 

Una pausa dall'uso dei social network può migliorare l’umore, attenuare l’ansia e favorire il sonno. A dirlo è uno studio pubblicato su JAMA Network Open, spesso citato come prova dell’efficacia della “disintossicazione digitale”. 

Risulta evidente che una pausa faccia bene, tuttavia sarebbe bene domandarsi se i benefici resistano nel tempo oppure svaniscano al ritorno alla vita online. 

La ricerca apre uno spiraglio promettente, ma invita anche a non scambiare una parentesi di sollievo per una cura definitiva.

Vediamo cosa dice davvero lo studio.

Detox dai social?  Facciamo chiarezza sullo studio

La ricerca ha coinvolto 373 giovani adulti con età media 21 anni. Nelle prime due settimane, i partecipanti hanno usato i social in modo abituale; nella terza, hanno ridotto drasticamente l’accesso alle piattaforme. Al termine della fase di “detox”, i ricercatori hanno rilevato una riduzione di alcuni sintomi.

Vediamo quali:

Un minor carico di notifiche e una riduzione del confronto sociale continuo risultano associati a un miglioramento misurabile del benessere mentale, con una diminuzione della tensione emotiva, una maggiore capacità di concentrazione e una percezione più stabile del proprio equilibrio psicologico.


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Un risultato coerente con ciò che sappiamo sugli effetti dello stress digitale sul sistema nervoso. Tuttavia, lo studio non ha valutato cosa accade settimane o mesi dopo il rientro online. Ed è proprio qui che nasce la domanda decisiva.

Detox dai social: effetto “reset” o cambiamento reale?

Una pausa di sette giorni agisce come un reset neuro-emotivo: il cervello riceve meno stimoli, si riduce l’iperattivazione, diminuisce la pressione sociale implicita. 

Ma il reset non equivale a una rieducazione. Il sollievo che ne deriva non garantisce che si sia imparato un modo nuovo – e sano – di usare le piattaforme.

Il rischio è confondere l’assenza temporanea dello stimolo con una trasformazione delle abitudini. In altri termini: il sistema “riposa”, ma non “impara”. Senza competenze di gestione del tempo digitale, l’assetto precedente tende a ripresentarsi.

L’illusione del detox

Vi é, inoltre, un pericolo più sottile: l’idea che basti “staccare” per stare bene. Il miglioramento rapido può alimentare un’illusione terapeutica: si sta meglio, dunque il problema è risolto. In realtà, la pausa agisce sui sintomi, non necessariamente sulla causa

In assenza di un lavoro più profondo sulla relazione con i social – aspettative, dipendenza da validazione, fuga dalla noia – la sospensione resta una parentesi, non una soluzione.

Il ritorno online e l’effetto rebound

Il tratto più delicato non è smettere, ma il momento in cui si ricomincia. In psicologia comportamentale è noto l’effetto rebound: dopo una privazione, il comportamento può tornare con intensità maggiore. Se il detox non è accompagnato da nuove regole d’uso, il rientro rischia di essere disordinato e compensatorio.

In pratica:

  • senza limiti chiari, il tempo online torna a dilatarsi;
  • senza consapevolezza, le stesse dinamiche riemergono;
  • senza continuità, il beneficio si dissolve.

Ma cosa insegna quindi il recente studio sugli effetti dell'uso dei social?

La ricerca non dice che i social “fanno male” in assoluto. Indica piuttosto che l’uso problematico incide sul benessere. Il valore del detox, allora, è soprattutto diagnostico: rivela quanto il corpo e la mente stessero soffrendo prima della pausa. Da qui può partire un cambiamento autentico, fatto di confini, tempi, priorità e alternative reali al tempo digitale.

Una settimana offline può aiutare, ma non basta a guarire una relazione squilibrata con la tecnologia. La vera sfida non è spegnere lo schermo per qualche giorno. È accenderlo in modo diverso, ogni giorno.


Fonti:

PubMed - Social Media Detox and Youth Mental Health



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