Cos'è la polmonite bilaterale, la malattia che ha colpito Papa Francesco

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano
A cura di Mattia Zamboni
Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Ultimo aggiornamento – 19 Febbraio, 2025

Un medico tiene in mano una radiografia ai polmoni

Papa Francesco è ricoverato da giorni per una polmonite bilaterale evoluta da una bronchite, ma l’ultimo bollettino medico ha confermato il peggioramento del quadro clinico: l'infezione polimicrobica si è sviluppata su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, complicando il trattamento.

Per questo motivo, il Papa è stato sottoposto a una terapia cortisonica e antibiotica per gestire l’infezione e i sintomi respiratori.

Ma vediamo, nel dettaglio, in cosa consiste questo disturbo.

Polmonite bilaterale: i sintomi

La polmonite bilaterale è una condizione che va ad infiammare il tessuto interstiziale di entrambi i polmoni – ovvero dove ci sono gli alveoli, piccoli tubicini che trasportano l’aria inalata ai polmoni – causando un aumento di liquido che va a complicare la respirazione e lo scambio tra aria e sangue.

I sintomi della polmonite possono sopraggiungere all'improvviso, nell'arco di 24/48 ore, oppure presentarsi più lentamente nel corso dei giorni.

Questi possono essere:

  • febbre;
  • perdita di appetito;
  • battito del cuore accelerato;
  • tosse;
  • sudorazione e brividi;
  • dolore al petto (che peggiorano con la respirazione e per lo sforzo di tossire).

Una sintomatologia più rara, ma comunque verificabile, è l’emottisi – ovvero l’emissione di sangue nella tosse.

Le complicazioni della polmonite bilaterale possono essere:

  • ascesso polmonare: si può trovare in persone con altre gravi condizioni o con storia di alcolismo;
  • pleurite: avviene quando si infiamma la pleura (la membrana che riveste il polmone e la parete interna del torace);
  • setticemia: si verifica quando i batteri responsabili della polmonite riescono a passare nel sangue, causando un'infezione grave generalizzata a tutto l'organismo.

La diagnosi della polmonite bilaterale

Solitamente, per diagnosticare la polmonite bilaterale, si utilizzano esami strumentali come:

  • ecografia toracica;
  • radiografia del torace;
  • tac.

In molti casi, può anche solo bastare la valutazione completa dei sintomi del paziente e la visita con auscultazione – e non sempre sono necessari esami del sangue. 

Le cause e la terapia della polmonite bilaterale

La polmonite bilaterale può facilmente insorgere in neonati, anziani, fumatori e persone con asma, fibrosi cistica e malattie cardiache, renali o epatiche.

Si tratta di un disturbo infettivo causato da diversi agenti patogeni – ma il batterio più comune è lo Streptococcus pneumoniae, conosciuto anche come Pneumococco (ma ci sono anche l'Haemophilus influenzae, lo Staphylococcus aureus e la Legionella pneumophila).

Il trattamento più indicato per questo tipo di polmoniti la terapia con antibiotici prescritti dal medico (se il disturbo non è grave, si può anche curare in casa sotto il controllo del medico di base).

Il ricovero ospedaliero, invece, può essere consigliabile per le persone considerate a rischio, dal momento che la polmonite potrebbe portare a gravi complicazioni.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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