Questa condizione, nota come vestibulite nasale, è un'infiammazione molto comune che si risolve con le giuste cure.
Vediamo come riconoscerne i sintomi, scoprirne le cause e i trattamenti più efficaci. Ma soprattutto facciamo chiarezza sui rischi reali delle complicanze.
Cos’è la vestibulite nasale?
La vestibulite nasale è un'infiammazione del vestibolo nasale spesso di origine batterica, che colpisce una zona specifica del naso chiamata vestibolo nasale.
Il vestibolo nasale è la prima parte delle cavità nasali, l'area che si trova subito dopo l'apertura delle narici. Questa zona è rivestita da pelle e contiene peli che agiscono come un primo filtro contro polvere, polline e altre particelle che respiriamo ogni giorno.
Proprio perché è la porta d'ingresso delle vie aeree, è anche un'area esposta a piccole lesioni e irritazioni. Una sorta di "brufolo doloroso" o "crosticina nel naso" rientrano in questa diagnosi.
I sintomi di infezioni alla narice da non sottovalutare
Nella maggior parte dei casi, la vestibulite nasale si manifesta con sintomi localizzati e gestibili. Questi segnali indicano che l'infezione è presente ma circoscritta:
- arrossamento e gonfiore: si possono manifestare arrossamenti o leggeri gonfiori all'interno della narice o, a volte, anche sulla pelle esterna circostante;
- dolore e sensibilità: la zona interessata diventa dolente o sensibile al tatto. Il dolore può accentuarsi quando si muove il naso, lo si soffia o semplicemente viene sfiorato;
- brufoli e pustole: molto comune la comparsa di una o più piccole protuberanze simili a brufoli alla base di un pelo nasale. Questa condizione specifica è nota come follicolite nasale;
- crosticine e secchezza: la formazione di piccole croste all'interno della narice è un sintomo molto frequente. Queste croste possono causare prurito e, se rimosse, possono provocare un lieve sanguinamento, alimentando un circolo vizioso di irritazione.
Quando l'infezione diventa più seria
È importante poter riconoscere i segnali che indicano un'evoluzione dell'infezione. Questi sintomi richiedono un consulto medico:
- foruncoli (bolle di pus): se il piccolo brufolo si trasforma in una lesione più grande, profonda e molto dolorosa, piena di pus, si tratta di foruncolo nasale, un'infezione che necessita di trattamento medico;
- diffusione dell'infezione: se l'arrossamento, il gonfiore o il dolore si estendono dalla narice alla punta del naso, alle guance o ad altre aree del viso, è un chiaro segno che l'infezione sta superando la barriera locale;
- sintomi sistemici: la comparsa di febbre, brividi o una sensazione generale di malessere e spossatezza indica che il corpo sta combattendo un'infezione più diffusa, che non è più solo un problema locale.
Quali sono le cause dell’infezione alla narice?
La vestibulite nasale non compare dal nulla, è quasi sempre il risultato di una combinazione di due fattori: la presenza di un batterio comune e una piccola "porta d'ingresso" che gli permette di attaccare.
Lo stafilococco aureo
Nella quasi totalità dei casi, il responsabile dell'infezione è un batterio chiamato Staphylococcus aureus. Questo microrganismo vive in modo del tutto innocuo sulla nostra pelle e anche all'interno del naso di molte persone sane.
Diventa un problema solo quando trova una via d'accesso per superare la barriera cutanea, come una piccola ferita o un'abrasione, e iniziare a moltiplicarsi, causando un'infezione.
Si tratta di un batterio naturalmente presente a livello cutaneo, per cui spesso un semplice tampone è sufficiente ad individuarlo; tuttavia, diventa problematico e capace di causare un’infezione solo se riesce a superare la barriera cutanea (ad esempio, mediante una ferita). La sua sola presenza, dunque, non rappresenta un rischio per la nostra salute.
I fattori scatenanti della vestibulite nasale
Le cause sono spesso legate a gesti quotidiani e abitudini apparentemente innocue:
- manipolazione del naso: questa è la causa più comune. L'abitudine di mettere le dita nel naso (rinotillexomania), soffiarsi il naso con eccessiva forza o frequenza, e soprattutto strappare i peli nasali, crea micro-lesioni perfette per l'ingresso dei batteri;
- fattori esterni e irritazioni: un piercing al naso, se non curato bene, può diventare un punto di ingresso per l'infezione. Allo stesso modo, una rinorrea cronica (naso che cola costantemente) dovuta ad allergie o infezioni virali, mantiene la pelle del vestibolo umida e irritata, rendendola più vulnerabile.
Condizioni predisponenti: quando il rischio di infezione alla narice aumenta
Alcune condizioni di salute possono rendere più suscettibili a sviluppare una vestibulite nasale, perché possono indebolire le difese immunitarie o alterare l'integrità della pelle:
- sistema immunitario compromesso: persone con un sistema immunitario indebolito, ad esempio a causa di condizioni come l'HIV o per l'assunzione di farmaci immunosoppressori, sono più a rischio;
- malattie sistemiche: il diabete è un fattore di rischio noto perché può compromettere la circolazione e la capacità del corpo di combattere le infezioni;
- terapie oncologiche: i pazienti sottoposti a specifiche terapie mirate per il trattamento di alcuni tipi di cancro possono avere un rischio maggiore di sviluppare vestibulite nasale come effetto collaterale.
Le complicanze più comuni della vestibulite nasale
Se non curata, la vestibulite facciale può portare ad alcune complicanze.
Cellulite facciale
La complicanza più comune, ma anche rara, della vestibulite nasale è la cellulite infettiva, che non ha nulla a che fare con l'inestetismo cutaneo. Si tratta di un'infezione batterica che si diffonde al di sotto della superficie della pelle, raggiungendo i tessuti più profondi.
I segni della cellulite facciale sono chiari e visibili: l'arrossamento, il gonfiore e il dolore si estendono progressivamente dalla narice alla punta del naso e alle guance. La pelle in quell'area appare tesa, lucida e calda al tatto.
È una condizione seria che richiede un trattamento antibiotico immediato (per via orale o endovenosa), ma è curabile e risponde bene alle terapie iniziate in tempo.
Trombosi del Seno Cavernoso (TSC)
Questa è la complicanza più grave ma, fortunatamente, anche la più rara in assoluto. È un'evenienza eccezionale, ma è fondamentale conoscerne i sintomi per poter agire subito.
La TSC si verifica quando i batteri di un'infezione facciale riescono a raggiungere il seno cavernoso e provocano la formazione di un coagulo di sangue (trombo) al suo interno.
I sintomi della trombosi del seno cavernoso sono specifici e intensi:
- mal di testa forte e improvviso: un mal di testa lancinante, diverso da qualsiasi altro provato prima, specialmente se localizzato dietro o intorno agli occhi;
- febbre alta che non risponde ai comuni antipiretici;
- problemi di vista: comparsa improvvisa di visione doppia (diplopia) o visione offuscata;
- alterazioni oculari evidenti: gonfiore di una o entrambe le palpebre, e soprattutto protrusione anomala di uno o entrambi gli occhi (esoftalmo);
- paralisi dei movimenti oculari: incapacità di muovere l'occhio in una o più direzioni (oftalmoplegia) o una palpebra che appare cadente (ptosi);
- alterazione dello stato di coscienza: confusione mentale, sonnolenza o difficoltà a rimanere svegli.
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Come curare un'infezione alla narice?
Come trattare la vestibulite nasale? Il percorso di trattamento per la vestibulite nasale è graduale e dipende dalla gravità dell'infezione. Ma si possono adottare dalle semplici cure in casa fino a terapie mediche mirate.
Per le forme più lievi di vestibulite nasale
Per le forme più lievi caratterizzate solo da un leggero arrossamento e fastidio, alcuni rimedi casalinghi possono essere sufficienti per risolvere il problema o alleviare i sintomi in attesa di un consulto medico:
- impacchi caldi e umidi: applicare un panno pulito imbevuto di acqua calda sulla zona interessata per 15-20 minuti, più volte al giorno, può aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione. Il calore favorisce anche il drenaggio spontaneo di eventuali piccole pustole;
- igiene e pulizia delicata: evitare di toccare, schiacciare o grattare l'area infetta. Per rimuovere delicatamente le croste, si possono utilizzare soluzioni saline (acqua fisiologica), che ammorbidiscono le secrezioni senza traumatizzare la pelle.
Le terapie farmacologiche per l'infezione alla narice
Se i rimedi casalinghi non sono sufficienti o se i sintomi sono più marcati (come la presenza di pustole o dolore più intenso), è necessario rivolgersi a un medico per ricevere una eventuale terapia specifica:
- antibiotici topici: il trattamento di prima linea è l'applicazione di un unguento antibiotico all'interno della narice. Tra i principi attivi più utilizzati ci sono la Mupirocina, la Bacitracina o la Neomicina. L'unguento va applicato due o tre volte al giorno per un periodo che va dai 5 ai 14 giorni. È fondamentale completare l'intero ciclo di terapia, anche se i sintomi migliorano prima, per eradicare l'infezione e prevenire lo sviluppo di resistenze batteriche;
- antibiotici orali: per infezioni più severe, come in presenza di un foruncolo di grandi dimensioni o se l'infezione mostra segni di diffusione, il medico prescriverà un ciclo di antibiotici da assumere per via orale. Questi farmaci agiscono a livello sistemico contro lo Staphylococcus aureus.
In entrambi i casi, è sempre bene non affidarsi al “faidate”, bensì è raccomandabile sottoporsi ad una valutazione medica, per ricevere la prescrizione del farmaco più appropriato.
L'intervento al foruncolo nasale
Più raramente, un foruncolo nasale può diventare più grande, doloroso e non rispondere alla terapia antibiotica. In questi casi, potrebbe essere necessario un piccolo intervento chirurgico per incidere e drenare il pus accumulato. Questa procedura porta a un sollievo quasi immediato dal dolore.