Batteri Vibrio in aumento nei mari europei: l’Ecdc avverte, rischio da ostriche crude

Alessandra Familari | Editor

Ultimo aggiornamento – 14 Luglio, 2025

Tre ostriche crude.

Con il giungere dell’estate e l’innalzamento delle temperature della superficie marina, torna sotto i riflettori il pericolo della proliferazione dei batteri Vibrio nei mari europei. A lanciare l’allerta è l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che invita alla cautela, in particolare nel consumo di frutti di mare crudi o poco cotti, con particolare attenzione alle ostriche.

Ma cosa sono i batteri Vibrio? vediamo le implicazioni per la salute e le zone a rischio.

Batteri Vibrio: cosa sono e dove si trovano

I batteri Vibrio sono microrganismi naturalmente presenti nelle acque salmastre, specialmente laddove si mescolano acque dolci e salate. Le condizioni di alta temperatura e bassa salinità rappresentano l’ambiente ideale per la loro proliferazione, rendendo le zone costiere particolarmente esposte durante la stagione calda.

Ad oggi, le aree che risultano essere più colpite sono il Mar Baltico, il Mare del Nord e alcune zone costiere e lagunari chiuse. 

Tuttavia, l’Ecdc avverte che il fenomeno potrebbe espandersi progressivamente ad altre aree costiere del continente a causa dei cambiamenti climatici in atto e l’aumento delle forti ondate di calore marine.

Infezioni da Vibrio: implicazioni per la salute e raccomandazioni dall'Ecdc  

Quali sono i sintomi causati da questo batterio? L’infezione causata dai batteri, nota come vibriosi, può assumere diverse forme, da diarrea acquosa a gravi infezioni cutanee, fino a complicanze sistemiche come setticemia o necrosi dei tessuti. I soggetti più vulnerabili sono le persone con sistema immunitario compromesso, anziani e pazienti con patologie epatiche croniche.

La trasmissione può avvenire tramite due principali vie:

  • consumo di molluschi crudi o poco cotti, come ostriche contaminate;
  • contatto di ferite aperte con acqua di mare infetta.

Sebbene i casi di vibriosi siano considerati rari, i dati mostrano una crescente incidenza in concomitanza con estati particolarmente calde. Un caso emblematico è quello dell’estate 2018, in cui si sono registrati 445 casi nell’area europea, più del triplo rispetto alla media annua di 126 nei tre anni precedenti.

Per ridurre il rischio di infezione, l’Ecdc raccomanda alcune precauzioni fondamentali:

  • evitare il consumo di molluschi crudi, soprattutto durante i mesi più caldi;
  • coprire con cerotti impermeabili le ferite prima di fare il bagno in mare;
  • risciacquare immediatamente con acqua dolce le zone del corpo venute accidentalmente a contatto con l’acqua marina;
  • consultare tempestivamente un medico in caso di sintomi sospetti.

Infine, l’Ecdc sottolinea l’importanza, per i Paesi europei più esposti, di rafforzare i sistemi di sorveglianza sanitaria in virtù di una diagnosi precoce dei casi, che oggi si rivelano essere ancora sottostimati.

Il quadro appena tratteggiato mostra come il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici stiano modificando in modo radicale l’ecosistema marino, con ripercussioni dirette sulla salute umana. In questo contesto, la consapevolezza e l'informazione si rendono strumenti necessari che aprono alla via della risoluzione attraverso prevenzione e tempestività. Queste incarnano le armi principali per contrastare le conseguenze del surriscaldamento, tra cui l’emergere delle infezioni legate all’ambiente.

L’aumento della temperatura dei mari, dunque, non comporta meri rischi ecologici, ma anche minacce sanitarie che si mostrano qui in tutta la loro concretezza. Il rischio della mancata adozione di misure preventive risiede nell'aumento di possibilità che le infezioni diventino sempre più frequenti. 

In questo scenario, la collaborazione tra enti sanitari, comunità scientifica e cittadini  si rende essenziale per contenere l’impatto dei  batteri Vibrio sulla salute:  adottare abitudini responsabili, come consapevolezza, corretta preparazione dei frutti di mare, e protezione delle ferite durante il bagno in mare, rappresenta un piccolo ma decisivo gesto di tutela sanitaria individuale e collettiva.

Alessandra Familari | Editor
Scritto da Alessandra Familari | Editor

Durante il percorso di studi in Lettere moderne ho avuto occasione di partecipare a diverse realtà editoriali che mi hanno introdotta nel mondo della scrittura web. Dopo tre anni di esperienza nel giornalismo, con particolare focus sulla sociologia e la psicologia sociale, ho cominciato a occuparmi di articoli sul benessere.

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Alessandra Familari | Editor
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