Gli ascessi sul gluteo possono iniziare con un semplice fastidio, come un piccolo rigonfiamento sotto la pelle della natica, ma col passare dei giorni, diventano dolorosi, arrossati e caldi al tatto.
Non si tratta di una condizione grave di per sé, ma va comunque identificata nella sua natura e trattata con attenzione per evitare complicazioni e recidive: vediamo come si formano, come riconoscere e come curare gli ascessi sul gluteo.
Cos'è un ascesso gluteo
L'ascesso è un'infezione localizzata in una zona dei glutei, sotto la pelle, che si forma quando batteri, penetrati attraverso una piccola lesione o un poro ostruito, scatenano una reazione infiammatoria che il sistema immunitario contrasta con la produzione di pus.
Quest'ultimo resta intrappolato creando un rigonfiamento purulento e doloroso, a volte anche pulsante, creando l'ascesso, il quale può essere superficiale o più profondo; quando è più profondo, può anche coinvolgere i tessuti vicini.
Tipi di ascessi glutei
Gli ascessi che si formano nella regione glutea possono avere origini diverse.
Per comprenderli meglio partiamo dai casi più semplici e diffusi, fino ad arrivare alle forme più complesse o collegate ad aree anatomiche specifiche.
- gli ascessi cutanei più frequenti: si sviluppano a causa di un'infezione superficiale della pelle o del tessuto sottocutaneo, sono legati a foruncoli, peli incarniti o piccole ferite, da cui possono evolvere;
- l'ascesso intramuscolare si sviluppa più in profondità, all'interno del muscolo gluteo: può derivare, ad esempio, da un'iniezione intramuscolare non eseguita in modo corretto;
- l'ascesso pilonidale origina nella piega interglutea (zona sacrococcigea): la causa è la presenza di una cisti pilonidale infetta. Può diventare cronico se non trattato;
- gli ascessi perianali, invece, sono più complessi: originano da un'infezione delle ghiandole anali e si sviluppano vicino all'orifizio anale. Se trascurati, possono diventare fistole perianali, cioè piccoli canali patologici che si formano tra l'interno dell'ano e la pelle esterna, permettendo al pus o ad altri liquidi di uscire continuamente, saltando lo sfintere anale. In questo caso il materiale è sicuramente ricco di batteri e patogeni vari, rendendone la guarigione ancor più difficile.
Perché viene un ascesso al gluteo?
L'ascesso al gluteo può venire per cause diverse, ma tutte riconducibili a una proliferazione batterica favorita da condizioni locali o generali.
Le situazioni più frequenti che possono portare alla formazione di un ascesso gluteo sono:
- piccole ferite cutanee o abrasioni;
- peli incarniti o foruncoli infetti;
- sudorazione abbondante e scarsa igiene locale;
- punture d'insetto o iniezioni intramuscolari;
- immunodepressione o diabete, che riducono la difesa contro le infezioni;
- anche la pressione prolungata sulla zona (es. sedentarietà) può contribuire alla comparsa.
Come si manifesta: quali sono i sintomi
Il primo segnale è di solito un piccolo gonfiore localizzato, che nel giro di poche ore o giorni diventa dolente e caldo. La pelle sovrastante può arrossarsi e diventare tesa.
Tra gli altri sintomi:
- dolore pulsante nella zona interessata;
- gonfiore e arrossamento visibile;
- sensazione di calore al tatto;
- eventuale febbre, nei casi più estesi;
- secrezione purulenta se l'ascesso si rompe da solo.
Quando l'ascesso si "spacca" da solo, il sollievo è temporaneo: l'infezione può persistere nei tessuti e ripresentarsi.
Quanto può durare un ascesso gluteo?
I tempi di guarigione dipendono da vari fattori, tra cui la rapidità del trattamento e la profondità dell'ascesso.
Con un trattamento rapido e corretto è sufficiente una settimana per risolvere i sintomi, ma nei casi più complessi o profondi la guarigione può richiedere fino a 2-3 settimane.
Se non viene trattato, l'ascesso può peggiorare, ingrandirsi o causare complicanze come la cellulite infettiva o la formazione di fistole; ascessi mal gestiti o di maggiore entità possono ripresentarsi con più facilità.
Come si fa diagnosi dell'ascesso ai glutei
Il medico di base o il dermatologo possono capire se si tratta di un ascesso già durante la visita, osservando la zona interessata e toccando il rigonfiamento per valutarne caratteristiche come consistenza, calore e dolore.
Nel caso in cui fossero necessarie più informazioni, lo specialista può prescrivere un'ecografia dei tessuti molli, un esame permette di vedere quanto è profonda la raccolta di pus e se coinvolge altri tessuti.
Quando l'ascesso è grande, si ripresenta spesso o non migliora con le cure e il medico può prelevare un po' di pus per analizzarlo; questo serve a capire quale batterio lo ha causato e scegliere l'antibiotico più adatto.
Trattamenti per l'ascesso sul gluteo
La cura dipende da quanto è esteso e profondo l'ascesso: quando è molto gonfio e pieno di pus, la soluzione più praticata è fare una piccola incisione per far fuoriuscire il pus e ridurre l'infiammazione.
Questa operazione si chiama incisione e drenaggio, e si esegue in ambulatorio con un'anestesia locale, cioè una puntura che addormenta solo la zona da trattare.
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Dopo, la ferita viene medicata con garze sterili e, se necessario, si prescrive una terapia antibiotica.
Se l'ascesso è più piccolo o in fase iniziale, alcuni medici possono suggerire approcci meno invasivi, come:
- applicare impacchi caldi sulla zona per aiutare l’ascesso a "maturare" (aumentare la raccolta di pus) e a svuotarsi da solo;
- usare creme antibiotiche, sempre su indicazione del medico;
- mantenere la pelle ben pulita e asciutta per evitare ulteriori infezioni.
In qualche caso possono essere efficaci anche alcuni rimedi naturali, come camomilla o aloe vera, che possono aiutare a lenire la zona.
Quali sono i rimedi naturali più efficaci per l'ascesso gluteo?
Da premettere che l'ascesso si cura con trattamenti prescritti dal medico, e non con auto-gestione. Ciò detto, alcuni rimedi possono alleviarne i sintomi soprattutto nelle fasi iniziali.
Ecco qualche esempio:
- impacchi caldi: applicare un panno caldo e umido sulla zona favorisce la maturazione dell'ascesso e aiuta il drenaggio spontaneo del pus, agendo anche su dolore e infiammazione;
- propoli: utilizzata sotto forma di pomata o tintura, la propoli è un antibatterico naturale che può essere applicata localmente per disinfettare e favorire la guarigione;
- olio essenziale di tea tree: diluito in un olio vettore, può essere applicato sulla pelle per le sue proprietà antisettiche e antibatteriche:
- camomilla e bardana: la camomilla ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, mentre la bardana è utile per le sue proprietà astringenti e depurative.
Si può prevenire l'ascesso ai glutei?
Sì, l'ascesso sui glutei si può prevenire seguendo qualche accorgimento che diminuisce le probabilità che si sviluppi.
Ecco alcuni consigli utili:
- curare l'igiene personale, in particolare nella zona glutea;
- indossare abiti comodi e traspiranti, evitando capi troppo aderenti o sintetici;
- evitare di schiacciare brufoli, foruncoli o peli incarniti;
- tenere sotto controllo eventuali malattie croniche, come il diabete;
- consultare un medico appena compaiono sintomi sospetti, per intervenire con rapidità.
FAQ – Domande frequenti sugli ascessi sui glutei
Vediamo alcuni dubbi frequenti su questa condizione:
Quali sono le cause di un ascesso vicino all'ano?
Un ascesso vicino all'ano (perianale) può essere causato da infezioni delle ghiandole anali, lesioni della mucosa anale, infezioni cutanee o malattie come il morbo di Crohn.
Come si riassorbe un ascesso?
Gli ascessi superficiali di piccole dimensioni possono riassorbirsi da soli, ma nella maggior parte dei casi è necessario il drenaggio chirurgico per evitare che insorgano complicazioni.
Quale antibiotico prendere per ascesso gluteo?
La scelta dell'antibiotico dipende dalla gravità dell'infezione e dal tipo di batteri coinvolti; si utilizzano antibiotici ad ampio spettro come amoxicillina/clavulanato o clindamicina, sempre e solo su prescrizione medica.