Aerofobia: riconoscerla per sconfiggerla

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Ezia Campise

Data articolo – 06 Luglio, 2012

Indice del contenuto

L’aerofobia, ovvero la paura di volare è un disturbo d’ansia molto frequente tra i viaggiatori, e singolarmente colpisce anche coloro i quali non hanno mai volato, incidendo nella scelta dei viaggi e dei mezzi di trasporto.

I sintomi dell’aerofobia sono molto vasti, e possono presentarsi con intensità che sfiorano il disagio al terrore che paralizza ed impedisce alla persona di salire sull’aereo. In particolare:

La paura di volare può declinarsi in tre modi diversi ma che possono verificarsi anche contemporaneamente:

  • paure riguardanti il velivolo, cioè che l’aereo possa essere soggetto ad avarie e quindi in pericolo di precipitare, che possa incendiarsi o che potrebbe avere dei cedimenti strutturali
  • paure che derivano da agenti esterni, come le classiche turbolenze, i fulmini o grossi stormi di uccelli, la paura che all’interno del velivolo si verifichino problemi legati ad attentati terroristici
  • paure strettamente legate alla persona, ad esempio di avere un attacco di panico e di non riuscire a gestirlo, o di aver bisogno di cure mediche, la paura di impazzire.

L’aerofobia, come tutte le fobie ha radici molto profonde, ed è purtroppo impossibile fare un’analisi delle cause della fobia valide per tutti.

Il consiglio è quello di affidarsi ad un esperto, ma se la paura coglie di sorpresa poco prima d’imbarcarsi?

È bene:

  • accettare la paura, non riufiutandola, ma riconoscendola, e lasciandola entrare dentro di se
  • continuare ad agire nonostante l’ansia, procedere con la routine: rallentare, se lo si ritiene necessario, ma continuare ad andare avanti

I sintomi che si avvertono, come una forte tachicardia, nonostante siano molto fastidiosi non sono mai pericolosi per la salute, non bisogna temere conseguenze per la salute.

Ricordare sempre che l’ansia è un’esperienza di durata molto breve, le risposte fisiologiche in condizioni di paura durano solo poche decine di secondi.

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